MEDICAL 3 - ottobre 2013
V
MERCATI/ATTUALITÀ
Medical
Queste necessità stanno però generando dei trend molto interessanti
e utili per le aziende. Per esempio, la tendenza nella cura dei pazienti
si sta spostando dall’assistenza presso strutture specializzate come
gli ospedali, alla diagnosi e cura direttamente presso i pazienti, con il
relativo risparmio in termini di infrastrutture.
Fra i sette principali Paesi dell’Europa Occidentale ci sono tuttavia
delle sostanziali differenze che condizionano il mercato dei device
medicali, diversità legate anche al tipo di sistema sanitario presente.
Per esempio in Italia il sistema sanitario, simile per certi versi a quello
del Regno Unito, appare condizionato dai diversi problemi economici
che affliggono il Paese, e quindi molti si aspettano delle sostanziali
modifiche in futuro. Un trend plausibile è quello del progressivo decen-
tramento dei servizi medici, ma gli analisti indicano anche che ci po-
trebbe essere un maggiore coinvolgimento del settore privato. Uno dei
problemi più rilevanti per i produttori di device medicali sembra essere
quello dei ritardi nei pagamenti, mentre dal punto di vista dell’utenza
uno degli appunti più comunemente sollevati riguarda invece i tempi
di attesa. La parte normativa, come per
esempio il Patto per la Salute, appare
comunque in grado di condizionare no-
tevolmente il mercato dei device medi-
cali per l’immediato futuro.
In Germania, invece, il settore sanitario
ha avuto una notevole tenuta grazie
alla forte economia del Paese. Un feno-
meno interessante che si può tuttavia
notare è il prolungamento del ciclo di
sostituzione dei dispositivi medicali. In
pratica i responsabili acquisti delle va-
rie strutture pubbliche hanno deciso di
conservare per un tempo maggiore le
apparecchiature esistenti. La Germania
comunque ha messo in atto da anni delle politiche per gestire gli effetti
dell’invecchiamento medio della popolazione e ci sono state delle mo-
difiche sostanziali nel 2012 destinate a un migliore sfruttamento delle
risorse a disposizione e a fornire ai pazienti un trattamento il più vicino
possibile al loro domicilio per ridurre il carico sugli ospedali. Sono sta-
te introdotte, inoltre, delle nuove procedure per la valutazione di nuovi
metodi di diagnosi e trattamento che utilizzano tecnologie innovative.
In Francia uno dei temi più importanti è la razionalizzazione dei servizi
sanitari e nel recente passato sono state introdotte diverse misure
tese a controllare la spesa per i dispositivi medicali, così come è acca-
duto per quelli farmaceutici. Uno dei trend in atto vede lo spostamento
di risorse per strutture come cliniche, ambulatori e la casa. La Francia,
inoltre, ha espressamente preso di mira i device medicali per il con-
tenimento dei costi.
Per la Spagna gli analisti non prevedono particolari miglioramenti della
situazione nel breve termine, viste soprattutto le prospettive econo-
miche che impongono una austerità decisamente pesante. A questo
va aggiunto che diverse regioni della Spagna hanno già accumulato
ingenti debiti verso i produttori di dispositivi medicali, elemento che si
aggiunge ai ritardi nei pagamenti già visti per altri Paesi. Anche per la
Spagna i cicli di sostituzione dei prodotti medicali tendono a essere
lunghi.
Il Regno Unito ha una radicata tradizione relativa al suo sistema sani-
tario nazionale, aspetto che contribuisce a bloccare eventuali tagli di
questo settore anche nei periodi di crisi economica. Questo non evita
però che ci possano essere dei cambiamenti per aumentare la traspa-
renza e ridurre i prezzi pagati dalle aziende ospedaliere. I produttori di
dispositivi medicali, secondo gli analisti, saranno maggiormente coin-
volti nella dimostrazione della validità dei rispettivi prodotti invece che
nel determinarne i prezzi e quindi gli oneri per gli utenti.
La crisi economica ha colpito pesantemente anche l’Irlanda e questo
ha condizionato anche la spesa relativa al settore sanitario. Questo
Paese è però anche particolarmente attento, secondo gli analisti, a
proteggere il suo settore produttivo di dispositivi medicali che costitu-
isce quasi sul 10% del totale delle esportazioni e rappresentano una
parte importante della sua economia.
La Svizzera, infine, è in una situazione particolare. Questo Paese
infatti è rimasto fuori da molti problemi legati all’Euro e ha una
solida economia. Il settore dei dispositivi medicali impiega ol-
tre 40.000 addetti e sono coinvolte in questo mercato oltre 500
aziende. Una parte consistente dei guadagni viene inoltre reinve-
stito in ricerca e sviluppo. Malgrado i Governi tendano a proteg-
gere questo settore, le autorità di questo Paese non sembrano
disposte però a pagare più del dovuto i prodotti sanitari, che de-
vono comunque dimostrare la loro efficacia in termini di benefici.
In generale, dal punto di vista dei trend europei, gli analisti pre-
vedono che, malgrado la crisi economica che ha contribuito al
rallentamento, fattori come per esempio l’invecchiamento della
popolazione e la crescita delle malattie croniche saranno dei dri-
ver particolarmente efficaci e assicureranno la redditività com-
merciale a questo settore.