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LIGHTING 11 - MAGGIO 2016

XV

IMAGE SENSOR

Ciascun dispositivo è disponibile

in configurazione monocroma-

tica, a colori ed estesa al vicino

infrarosso (NIR), e consente di

progettare un totale di 27 foto-

camere diverse partendo solo da

2 PCB. Questi dispositivi suppor-

tano anche progetti di fotocame-

ra con fattore di forma piccolo

basati sulle configurazioni di

package LCC 48-84 e µPGA a

355 pin.

I sensori di immagine PYTHON

sono anche ideati per offrire lar-

ghezze di banda molto elevate

– con 4,8,16 o 32 canali LVDS,

ciascuno dei quali opera a 720

MHz, che assicurano fino al doppio della velocità di un canale USB 3.1

singolo o delle connessioni 10 GigE. E dato che l’ispezione ad alta veloci-

tà richiede anche la cattura delle immagini con tecnica stop motion, tutti

i dispositivi PYTHON sono progettati con uno schema di pixel efficiente

in modalità global shutter. Quando viene applicato, questo alto livello di

standardizzazione consente di sviluppare in modo efficiente una grande

famiglia di fotocamere.

Per molti progettisti di fotocamere, una delle prime problematiche da af-

frontare nella scelta di un sensore di immagine è il posizionamento delle

tecnologie CCD e CMOS. Ma proprio come non esiste una “taglia adatta

per tutte le esigenze” per i sensori di visione, non c’è neanche “un’unica

tecnologia adatta per tutte le situazioni”.

Per molti anni, la tecnologia CCD è stata vista come la scelta migliore per

applicazioni esigenti come l’ispezione, la sorveglianza di alta fascia, i sistemi

medicali e i sistemi di elaborazione delle immagini per scopi scientifici,

per via della qualità elevata e dell’uniformità delle immagini disponibili con

questa piattaforma.

Anche se l’alta velocità, i bassi consumi e la flessibilità di elaborazione

dei sensori di immagine CMOS rimaneva interessante, le loro prestazioni

complessive li relegavano ad applicazioni di classe consumer in grossi

volumi quali gli smartphone e le webcam.

Con il continuo miglioramento della qualità delle immagini dei sensori di

immagine CMOS, questa tecnologia ha iniziato a competere con i CCD per

l’uso in applicazioni esigenti, tanto che oggi i sensori di immagine CMOS

sono spesso l’opzione preferita per molte applicazioni industriali. Malgrado

questa evoluzione tuttavia, la tecnologia CCD rimane preferita in alcune

applicazioni grazie all’alta qualità di elaborazione delle immagini offerta da

tale tecnologia. Ciò rende ancora più importante un’adeguata comprensione

dei requisiti dell’applicazione finale, perché aiuta a definire non solo il sensore

ma anche la migliore tecnologia sottostante – CCD o CMOS – da usare.

CCD vs CMOS