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LIGHTING 11 - MAGGIO 2016

XIII

QD-LED

za luminosa dei LED bianchi o blu ma offrono una banda

di emissione stretta che può essere sintonizzata finemente

su qualsiasi lunghezza d’onda e qualunque temperatura di

colore consentendo una versatilità applicativa ineguaglia-

bile con le attuali tecnologie. Dato che tutti i colori sono

generati da diodi blu o bianchi a elevata luminosità senza

la sovrapposizione di filtri che inevitabilmente abbassano la

densità di luce e la qualità cromatica soprattutto sul rosso

ma anche sulle tonalità gialle, arancioni e viola, ecco che i

pannelli di LED a punti quantici dimostrano una qualità

visiva notevolmente superiore rispetto agli attuali display

mentre per la loro fabbricazione si accontentano degli stes-

si impianti già in uso senza alcun investimento aggiuntivo.

Per di più, rispetto agli attuali LED, i QD-LED sono molto

robusti e più facilmente integrabili sullo stesso die di silicio

al fianco di altri sottosistemi di controllo o misura. Recen-

temente sono stati sviluppati anche nella configurazione

come QDP, Quantum Dots Photodetectors, dove avviene

il processo della fotorivelazione selettiva ed è prevedibile

che presto potranno vedersi anche le prime applicazioni

di questo tipo.

Qualche pioniere nei QD-LED

Il

Fraunhofer Institute for Applied Polymer Research

ha

approfondito l’argomento e ha scoperto che il fosfuro di

indio (InP) può egregiamente sostituire il seleniuro di

cadmio (CdSe) che è stato inizialmente preferito per le

nano palline perché più adattabile agli attuali processi di

fabbricazione, malgrado si sappia da tempo che si tratta di

una sostanza altamente inquinante e bandita da anni dal-

la Commissione Europea. Con l’InP le nano palline sono

leggermente più grandi ma convertono la frequenza dei

fotoni altrettanto efficacemente e per di più costano meno

rispetto al cadmio. I costruttori possono quindi risparmiare

sui costi e nel contempo migliorare la sostenibilità ambien-

tale dei display e dei televisori pur garantendo un’elevatis-

sima qualità di visualizzazione. Al momento i ricercatori

tedeschi hanno ultimato la messa a punto della tecnologia

che consente la fabbricazione dei QD-LED all’InP sui nastri

adatti ai grandi volumi produttivi ed è presumibile che pre-

sto questi QD-LED diventeranno leader per qualsiasi tipo

di display e saranno determinanti soprattutto sul mercato

consumer.

Nanoco Technologies

ha recentemente battezzato la sua

nuova divisione CFQDQuantumDot che d’ora in poi dedi-

ca allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazio-

ne dei LED Cadmium Free Quantum Dot che i ricercatori

inglesi hanno concepito proprio per togliere i metalli pe-

santi e soprattutto il cadmio dai LED a punti quantici affin-

ché possano soddisfare le normative ambientali più severe

come ad esempio la nota RoHS europea del 2011. I Deep-

Red CFQDNanoco hanno i punti quantici realizzati con un

composto molecolare brevettato e garantito come assoluta-

mente “verde” e perciò possono essere installati dappertut-

to e per esempio nei polimeri, sui tessuti e persino dentro

i liquidi senza alcun timore di tossicità. Vengono fabbricati

per volumi su appositi film da 1 kg e hanno un’emissione

luminosa con temperatura di colore regolabile da 2200 a

6500 K e un aspetto naturale molto vicino alla luce solare

tanto da essere consigliati nell’illuminazione delle serre per

la coltivazione intensiva perché è dimostrato che favorisco-

no la trasformazione della clorofilla negli ortaggi.

QD Vision

è stata

fondata da due profes-

sori del MIT che hanno

sviluppato i QD-LED

introducendo la tecno-

logia “Color IQ” che

semplifica il processo di

fabbricazione eliminan-

do la fase di mescola

dei punti quantici nel

semiconduttore base

del LED. In pratica,

il processo ideato dai

ricercatori QD Vision

consiste nel fare due

strati di LED con il pri-

mo di luce bianca o blu

che serve a dare l’illu-

minazione base e poi

un secondo un po’ più

sottile fatto con lo stes-

so semiconduttore del

primo ma integrante al suo interno i punti quantici che

consentono di colorare le immagini. Questo approccio fa

diminuire drasticamente i costi per la fabbricazione delle

matrici di QD-LED senza penalizzarne le prestazioni ed è

perciò ideale per i televisori orientati al mercato consumer.

Il primo a sposare questa tecnologia è stato il costruttore

cinese TCL che ha già dei televisori in linea di produzione

ma si sono interessati anche altri costruttori fra cui AOC,

Philips e Sony ed è probabile che presto realizzeranno an-

che loro delle linee produttive simili. Il primo in commer-

cio per TCL è il Quantum Dot TV H9700 disponibile nei

formati da 55” e 65”.

Fig. 3 – Il primo televisore ci-

nese TCL H9700 con la tec-

nologia Color IQ sviluppata

da QD Vision che consiste

nel sovrapporre due strati

di semiconduttore con i LED

bianchi nel primo e i punti

quantici nel secondo

Fig. 2 – I CFQD Quantum Dot LED di Nanoco sono

privi di metalli pesanti e offrono un’emissione lu-

minosa naturale che risulta più efficace nell’in-

durre l’assorbimento della clorofilla da parte delle

piante