EON
EWS
n
.
616
- FEBBRAIO 2018
3
T
ERZA
P
AGINA
legge di Moore almeno fino al
raggiungimento del nodo dei 5
nm, in questa fase di transizio-
ne verso un’era post-Moore as-
sumono sempre più importan-
za i progressi nell’architettura
di processori e memorie, nello
stacking e packaging dei circu-
iti integrati e nell’ottimizzazione
di set di istruzioni e software.
La strada maestra verso i 5
nanometri sembra essere quel-
la dell’ultravioletto estremo: la
litografia EUV, in continuo svi-
luppo da due decenni oramai,
dovrebbe permette la realiz-
Per lungo tempo, i produttori
di circuiti integrati sono stati in
grado di incrementare espo-
nenzialmente le prestazioni
dei propri prodotti affinando i
processi per consentire una
più spinta miniaturizzazione dei
dispositivi a semiconduttore. Il
progresso tecnologico è stato
scandito con sostanziale rego-
larità dalle leggi esponenziali di
Moore (raddoppio della densità
dei transistor su chip ogni di-
ciotto mesi) e di Dennard (co-
stanza della potenza dissipata
con l’incremento di densità dei
dispositivi), ma con l’avvicinarsi
dei limiti fisici è stato necessario
ritoccare al ribasso i coefficien-
ti delle rispettive dipendenze
esponenziali. E se per la legge
di Moore si è passati prima a
un raddoppio della densità ogni
due-tre anni e successivamen-
te ogni quattro, per la legge
di Dennard si è praticamente
giunti ad un arresto una decina
di anni fa con la conseguente
emersione del fenomeno del
‘silicio oscuro’.
Alla dilatazione dei tempi ne-
cessari per passare da un nodo
all’altro si è inoltre andato asso-
ciando un incremento dei costi
tale da mettere in dubbio il ritor-
no degli investimenti se non per
le applicazioni più remunerative
e specialistiche.
E se da un lato la miniaturiz-
zazione dei dispositivi potrà
proseguire in osservanza della
zazione di sistemi a10 nm e 7
nm nel corso dei prossimi anni,
ma potrà rivelarsi determinan-
te per il passaggio a 5 nm solo
dopo che verranno risolti i pro-
blemi con i difetti nel photore-
sist per questo nodo. All’ultimo
Industry Strategy Symposium
tenuto da
SEMI
lo scorso gen-
naio,
ASML
ha reso noto di
aver consegnato dieci impian-
ti EUV nel 2017 e di doverne
consegnare almeno altri venti
nel corso di quest’anno, con
altri 70 previsti per il biennio
successivo. A partire da
Glo-
balFoundries
, i principali pro-
duttori di circuiti integrati han-
no investito nell’ultravioletto,
con
Samsung
e
TMSC
che
potrebbero usare l’EUV per
ridurre il numero di maschere
dei processi FinFET a 5 nm
previsti (forse troppo ottimisti-
camente) per la fine del 2019,
mentre Intel lo impiegherà per
migliorare il rendimento del
processo a 10 nm. Per far fron-
te al rallentamento del tasso di
miniaturizzazione dei dispositi-
vi, la progettazione dei sistemi
integrati si sta orientando verso
lo sviluppo di architetture spe-
cializzate per dominio di appli-
cazione. I grandi ‘consumatori’
di IC (
Apple, Amazon, Cisco,
...) dispongono oggi
delle risorse e delle infrastrut-
ture necessarie a una proget-
tazione in-house e non esitano
a produrre soluzioni dedicate
di intelligenza artificiale, net-
working, storage atte a risol-
vere problematiche specifiche
del proprio settore applicativo.
E così, dopo che il processore
general purpose ha soppian-
tato le architetture dedicate
degli albori del computing,
si sta ritornando a una era di
eterogeneità caratterizzata da
sviluppo verticale in aziende
che producono soluzioni ‘appli-
cation specific’ che vanno dal
chip al software applicativo.
Nel prossimo futuro ci potran-
no essere variazioni sul tema
FinFET, con il ricorso a struttu-
re di spiccata natura quantisti-
ca come i nanofili, e alla messa
a punto di nuove modalità di in-
terfacciamento tra processori e
memorie, ma guardando oltre,
prima di poter vedere un’altra
era di incrementi prestazionali
esponenziali come quella spe-
rimentata nella seconda metà
del secolo scorso, sarà neces-
sario un vero e proprio cambio
di paradigma nella tecnologia
dei dispositivi. Difficile, se non
impossibile, prevedere oggi se
tra vent’anni i settori più avan-
zati si baseranno su calcolatori
quantistici, spintronica o elet-
tronica molecolare, ma su un
punto pare esserci accordo:
sarà qualcosa di completa-
mente diverso dalla tecnologia
attuale.
Il rallentamento del tasso
di miniaturizzazione dei
dispositivi comporta nuove
sfide tecnologiche per i
produttori di circuiti integrati
M
ASSIMO
G
IUSSANI
Oltre Moore
e Dennard...