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EON

EWS

n

.

613

- NOVEMBRE 2017

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5G: le sfide da affrontare

Secondo

David Ryan di Macom

: “Il 5G si

fonderà su tre pilastri: banda larga estre-

ma; comunicazioni critiche a bassa latenza;

un numero elevatissimo di connessioni /

comunicazioni tra macchine di tipo mas-

sivo. Esistono alcuni temi comuni e questi

tre aspetti che sono in fase di definizione

negli standard, tra cui la necessità di una

maggiore efficienza energetica, la neces-

sità di una maggiore flessibilità nella rete

e la necessità di un uso più efficiente del-

le preziose risorse dello spettro. Mentre si

cerca di affrontare queste sfide tecnologi-

che in un puzzle multidimensionale, rima-

ne la necessità di gestire i costi delle ap-

parecchiature e, in ultima analisi, fornire

un vantaggio economico di riduzione del

costo per bit dell’utente. Tuttavia, MACOM

ha la tecnologia e i prodotti per aiutare a

risolvere queste sfide. Da un lato, la nostra

tecnologia GaN su silicio offre soluzioni

ad alta efficienza e alte prestazioni abbi-

nate a una struttura di costi competitiva

e dall’altro quello che prevede l’adozione

della tecnologia fotonica offriamo i col-

legamenti ottici ad alta velocità che con-

sentiranno di implementare reti flessibili,

fornendo soluzioni scalabili fino a 400G su

una singola fibra”.

“Dal punto di vista tecnologico – dice

Pa-

olo Campoli di Cisco

– le sfide più impor-

tanti e delicate poste dal

5G sono tre: semplifica-

zione, Edge Computing e

automazione. Se la pri-

ma è probabilmente la

più intuitiva, le altre due

meritano di essere appro-

fondite. Quando parliamo

di Edge Computing par-

liamo della necessità di

portare l’intelligenza ai

bordi della rete, per fa-

vorire prospettive come

quelle delle auto a guida

autonoma che dovranno

avere una rete capace di

lavorare a ridosso del ter-

minale. Mentre l’automa-

zione sarà una necessità

e una conseguenza delle

reti super-veloci, che con-

sentiranno una creazione

più rapida e fluida dei

servizi. Motivo per cui le

infrastrutture dovranno essere ottimizzate

per tutti i tipi radio ed essere dei fattori

abilitanti. In generale, il 5G indurrà una

rivisitazione di tutto l’ecosistema, spostan-

do il valore dalla pura connettività mobile

a una piattaforma che consenta di creare

soluzioni e use case orientati all’industria.

E questo provocherà una maggiore vicinan-

za fra i fornitori di soluzioni 5G e i player

che operano nell’automotive, nella filiera

agroalimentare o nella sicurezza. Se il 5G

sarà un’importante evoluzione della rete

mobile trainata dalla crescita degli oggetti

connessi, nel frattempo, ci sono domande

legittime che devono ancora essere risol-

te. Ci sono standard e ostacoli normativi

che dovranno essere affrontati per molte

applicazioni dell’ “Internet Of Things” (IOT),

a partire dalle tempistiche sull’effettiva di-

sponibilità delle reti a standard 5G, il tutto

mentre si conferma urgente la richiesta

e la necessità di una connettività mobile

davvero onnipresente e affidabile. Ultimo,

ma non ultimo, un elevato livello di cyber-

security non è una facoltà, bensì un obbli-

go. L’Internet of Things porterà in Rete una

quantità gigantesca di oggetti IP che, per

la loro natura di essere sempre connessi,

potranno essere dei bersagli o addirittura

essi stessi sorgenti di attacchi. Più connet-

tiamo “cose” e “smart objects”, più dob-

biamo dedicare attenzione alla sicurezza.

Ma bisogna farlo in fase di progettazione

delle reti e analizzando sintomi e segnali

ai bordi della rete, identificando i prodromi

di potenziali attacchi massicci e rendendo

la rete automaticamente protetta”.

Le sfide, secondo Italtel

: “ Nell’evoluzione

verso il 5G – dice Giorgio Angiolini di Italtel

– insieme alla moltiplicazione della veloci-

tà di punta per un fattore 10 (quindi fino a

alcuni Gigabit al secondo), alla riduzione di

un fattore 10 della latenza (ossia del tempo

di ritardo alla trasmissione delle informa-

zioni pari a pochi millisecondi), allo sviluppo

di una copertura molto capillare anche nel-

le aree dove non necessariamente saranno

presenti smartphones tramite la moltiplica-

zione di un fattore 10 delle attuali antenne,

le reti 5G nasceranno con la capacità di ge-

stire “strati” diversi di rete ossia i “5G Net-

work Slices”. Ciascuno di questi strati ha un

profilo specifico per determinate esigenze.

Semplificando molto, potremo avere uno

“Strato Best Effort” dedicato, come oggi,

all’accesso universale a Internet tramite

un determinato insieme di APPs potremo

avere uno “Strato Video ad Alta Definizio-

ne” dove la rete offre prestazioni molto

superiori allo strato Best Effort, e potremo

avere uno “Strato Dati e Transazioni a Bas-

sa Latenza” dove il tempo di ritardo nella

fruizione delle informazioni è molto ridotto.

R

EPORT