EON
EWS
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- NOVEMBRE 2017
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5G: le sfide da affrontare
Secondo
David Ryan di Macom
: “Il 5G si
fonderà su tre pilastri: banda larga estre-
ma; comunicazioni critiche a bassa latenza;
un numero elevatissimo di connessioni /
comunicazioni tra macchine di tipo mas-
sivo. Esistono alcuni temi comuni e questi
tre aspetti che sono in fase di definizione
negli standard, tra cui la necessità di una
maggiore efficienza energetica, la neces-
sità di una maggiore flessibilità nella rete
e la necessità di un uso più efficiente del-
le preziose risorse dello spettro. Mentre si
cerca di affrontare queste sfide tecnologi-
che in un puzzle multidimensionale, rima-
ne la necessità di gestire i costi delle ap-
parecchiature e, in ultima analisi, fornire
un vantaggio economico di riduzione del
costo per bit dell’utente. Tuttavia, MACOM
ha la tecnologia e i prodotti per aiutare a
risolvere queste sfide. Da un lato, la nostra
tecnologia GaN su silicio offre soluzioni
ad alta efficienza e alte prestazioni abbi-
nate a una struttura di costi competitiva
e dall’altro quello che prevede l’adozione
della tecnologia fotonica offriamo i col-
legamenti ottici ad alta velocità che con-
sentiranno di implementare reti flessibili,
fornendo soluzioni scalabili fino a 400G su
una singola fibra”.
“Dal punto di vista tecnologico – dice
Pa-
olo Campoli di Cisco
– le sfide più impor-
tanti e delicate poste dal
5G sono tre: semplifica-
zione, Edge Computing e
automazione. Se la pri-
ma è probabilmente la
più intuitiva, le altre due
meritano di essere appro-
fondite. Quando parliamo
di Edge Computing par-
liamo della necessità di
portare l’intelligenza ai
bordi della rete, per fa-
vorire prospettive come
quelle delle auto a guida
autonoma che dovranno
avere una rete capace di
lavorare a ridosso del ter-
minale. Mentre l’automa-
zione sarà una necessità
e una conseguenza delle
reti super-veloci, che con-
sentiranno una creazione
più rapida e fluida dei
servizi. Motivo per cui le
infrastrutture dovranno essere ottimizzate
per tutti i tipi radio ed essere dei fattori
abilitanti. In generale, il 5G indurrà una
rivisitazione di tutto l’ecosistema, spostan-
do il valore dalla pura connettività mobile
a una piattaforma che consenta di creare
soluzioni e use case orientati all’industria.
E questo provocherà una maggiore vicinan-
za fra i fornitori di soluzioni 5G e i player
che operano nell’automotive, nella filiera
agroalimentare o nella sicurezza. Se il 5G
sarà un’importante evoluzione della rete
mobile trainata dalla crescita degli oggetti
connessi, nel frattempo, ci sono domande
legittime che devono ancora essere risol-
te. Ci sono standard e ostacoli normativi
che dovranno essere affrontati per molte
applicazioni dell’ “Internet Of Things” (IOT),
a partire dalle tempistiche sull’effettiva di-
sponibilità delle reti a standard 5G, il tutto
mentre si conferma urgente la richiesta
e la necessità di una connettività mobile
davvero onnipresente e affidabile. Ultimo,
ma non ultimo, un elevato livello di cyber-
security non è una facoltà, bensì un obbli-
go. L’Internet of Things porterà in Rete una
quantità gigantesca di oggetti IP che, per
la loro natura di essere sempre connessi,
potranno essere dei bersagli o addirittura
essi stessi sorgenti di attacchi. Più connet-
tiamo “cose” e “smart objects”, più dob-
biamo dedicare attenzione alla sicurezza.
Ma bisogna farlo in fase di progettazione
delle reti e analizzando sintomi e segnali
ai bordi della rete, identificando i prodromi
di potenziali attacchi massicci e rendendo
la rete automaticamente protetta”.
Le sfide, secondo Italtel
: “ Nell’evoluzione
verso il 5G – dice Giorgio Angiolini di Italtel
– insieme alla moltiplicazione della veloci-
tà di punta per un fattore 10 (quindi fino a
alcuni Gigabit al secondo), alla riduzione di
un fattore 10 della latenza (ossia del tempo
di ritardo alla trasmissione delle informa-
zioni pari a pochi millisecondi), allo sviluppo
di una copertura molto capillare anche nel-
le aree dove non necessariamente saranno
presenti smartphones tramite la moltiplica-
zione di un fattore 10 delle attuali antenne,
le reti 5G nasceranno con la capacità di ge-
stire “strati” diversi di rete ossia i “5G Net-
work Slices”. Ciascuno di questi strati ha un
profilo specifico per determinate esigenze.
Semplificando molto, potremo avere uno
“Strato Best Effort” dedicato, come oggi,
all’accesso universale a Internet tramite
un determinato insieme di APPs potremo
avere uno “Strato Video ad Alta Definizio-
ne” dove la rete offre prestazioni molto
superiori allo strato Best Effort, e potremo
avere uno “Strato Dati e Transazioni a Bas-
sa Latenza” dove il tempo di ritardo nella
fruizione delle informazioni è molto ridotto.
R
EPORT