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EON

EWS

n

.

611

- SETTEMBRE 2017

22

que molto più conveniente

utilizzare manovalanza a

basso costo).

L’intelligenza artificiale si è

rivelata utile in molti campi

per trovare soluzioni e rea-

lizzare lavori che gli esseri

umani non sono in grado

di fare. Stephen Hawking,

fisico di fama mondiale, in

un articolo su The Guar-

dian avverte che l’intelli-

genza artificiale e l’aumen-

to dell’automazione stanno

decimando i posti di lavoro.

E non solo i lavori manuali

(non sarebbe una novità)

ma anche quelli general-

mente svolti da persone

provenienti da quella che

è definita la classe media;

e dunque, peggiorando la

disuguaglianza sociale e

rischiando notevoli scon-

volgimenti politici. Il fisico

afferma che “l’automa-

zione delle fabbriche ha

già decimato i lavori nella

produzione tradizionale, e

l’aumento dell’intelligenza

artificiale è probabile che

estenda questa distruzio-

ne di lavoro nelle classi

medie, lasciando posto a

ruoli creativi o di vigilanza

e controllo”.

Adattarsi

ai cambiamenti

Come sarà il futuro in un

mondo dove l’intelligenza

artificiale e la robotica sa-

ranno attori protagonisti?

Abbiamo avuto in passato

rivoluzioni economiche e

industriali, ma la rivoluzio-

ne che porterà l’intelligenza

artificiale è piuttosto diver-

sa. Tutto lo scenario sta per

cambiare e dobbiamo capi-

re come ci si adatterà.

Certamente, nuovi posti di

lavoro saranno disponibili

laddove è richiesta creati-

vità (le macchine non sem-

brano essere ancora così

sofisticate e complesse),

ma tali posti non compen-

seranno la scomparsa di

altri ruoli come la contabili-

tà, o anche la diagnostica,

che sta prendendo sempre

più piede, con gran par-

te delle mansioni che sa-

ranno svolte dai robot. E

presto non sarà neanche

più necessaria la

p r og r ammaz i o -

ne, perché con la

Machine Learning

le macchine auto-

app r ende r anno

come migliorarsi,

anziché impararlo

dall’uomo.

Brynjolfsson e McA-

fee, autori di “In

gara con le Macchi-

ne. La tecnologia

aiuta il lavoro?” han-

no provato a indica-

re una via d’uscita.

In estrema sintesi,

consiste “nel lavora-

re con le macchine

innovando le or-

ganizzazioni, inve-

stendo nel capitale

umano attraverso

la scuola e la forma-

zione continua”.

A

NTONELLA

P

ELLEGRINI

N

el corso del secolo scor-

so, i rapidi progressi tecno-

logici hanno portato molti

cambiamenti nella socie-

tà. Alcuni lavori sono stati

completamente eliminati e

molti ruoli che richiedeva-

no forza lavoro sono stati

automatizzati. Sembra che

questa tendenza sarà an-

cor più accentuata rispetto

al passato per i progressi

nell’intelligenza artificiale.

Le macchine con intelli-

genza sono in grado di

apprendere, ragionare sui

problemi e risolverli. Inol-

tre, la possibilità di avere a

disposizione sistemi intel-

ligenti, funzionanti giorno

e notte, a costi minimi di

runtime, ma soprattutto l’e-

norme diminuzione del loro

costo rispetto al passato,

sono tutti fattori che rendo-

no fattibile e conveniente il

loro utilizzo in sostituzione

agli esseri umani. Oltre a

ciò, possono eseguire gli

stessi compiti con maggio-

re precisione e massima

efficienza (fino a qualche

anno fa tali sistemi erano

costosissimi ed era dun-

L’intelligenza artificiale

e il mondo del lavoro

L’intelligenza artificiale è una minaccia per l’occupazione? Secondo gli

esperti porterà certamente a perdite di lavoro, ma vi saranno anche importanti

benefici per tutti, sia dal punto di vista lavorativo sia nella vita di tutti i

giorni. Come sopravvivere ai cambiamenti? Con lo studio, la preparazione,

l’aggiornamento continuo per creare nuove forme di occupazione

A

TTUALITÀ