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EON

EWS

n

.

608

-

MAGGIO

2017

11

mini assoluti Cybercrime e

Cyber Warfare hanno fatto

registrare il numero di at-

tacchi più elevato degli ul-

timi 6 anni.

La maggior crescita per-

centuale di attacchi gra-

vi nel 2016 è avvenuta

nel settore della sanità

(+102%), nella Grande

Distribuzione Organizzata

(+70%) e in ambito Banking

/Finance (+64%). Seguono

le Infrastrutture Critiche,

dove gli attacchi gravi sono

aumentati del 15% rispetto

allo scorso anno.

A livello geografico, nel

secondo semestre 2016

sono cresciuti gli attacchi

verso realtà basate in Eu-

ropa (dal 13% al 16%) e

in Asia (dal 15% al 16%),

mentre sembrano diminu-

ite leggermente le vittime

negli Stati Uniti.

La categoria di organiz-

zazioni target identificata

come “Multinational” è ri-

masta tuttavia sostanzial-

mente stabile (11%), con-

fermando la tendenza a

colpire bersagli sempre più

importanti, di natura trans-

nazionale.

Per quanto riguarda le tec-

niche di attacco, il 32% de-

gli attacchi viene sferrato

con tecniche sconosciute,

in aumento del 45% rispet-

to al 2015, principalmente

a causa della scarsità di

informazioni precise in me-

rito tra le fonti di pubblico

dominio. A preoccupare

maggiormente gli esper-

ti del Clusit, tuttavia, è la

crescita a quattro cifre

(+1.166%) degli attacchi

compiuti con tecniche di

Phishing /Social Enginee-

ring, ovvero mirati a “colpi-

re la mente” delle vittime,

inducendole a fare passi

falsi che poi rendono pos-

sibile l’attacco informatico

vero e proprio. Ma cresce

anche il “Malware” comune

(+116%) – tra cui vi sono i

cosiddetti “Ransomware” –

non più solo per compiere

attacchi di piccola entità,

tipicamente realizzati da

cyber criminali poco sofi-

sticati, dediti a generare

i propri “margini” su gran-

dissimi numeri, ma anche

contro bersagli importanti

e con impatti significativi.

In aumento anche gli at-

tacchi compiuti con DDoS

(+13%) e l’utilizzo di vulne-

rabilità “0-day”, (+ 333%,

anche se in questo caso il

numero di incidenti noti è

molto limitato).

A livello globale, la somma

delle tecniche di attacco

più banali (SQLi, DDoS,

Vulnerabilità note, phi-

shing, malware “semplice”)

rappresenta il 56% del to-

tale: questo dato è uno dei

più allarmanti, secondo gli

esperti del Clusit, poiché

rende evidente la facilità di

azione dei cybercriminali e

la possibilità di compiere

attacchi con mezzi esigui e

a costi contenuti.

Cosa aspettarsi nel 2017?

Secondo il report 2016 di

Check Point Software

Technologies

,

azienda

specializzata in cybersi-

curezza, le minacce più

insidiose per le imprese ar-

riveranno dai ransomware.

Gli esperti hanno stimato

l’esistenza di circa 12 mi-

lioni di nuovi malware. Un

numero enorme che impo-

ne una pronta reazione di

difesa, come ad esempio

l’adozione di tecniche di

sandboxing, che signifi-

ca delimitare le aree più

esposte dell’azienda con

una sorta di recinti di sab-

bia, nei quali le minacce si

arenino.

Sempre secondo Check

Point, è anche molto pro-

babile che i data center

aziendali basati sul cloud

siano presi di mira con

maggiore frequenza.

Sicurezza informatica

e industria

Internet delle Cose, Mobile

e Social, Cloud e Big Data

sono vettori di grande am-

plificazione degli attacchi

informatici odierni. Anche

un cellulare aziendale usa-

to per accedere in moda-

lità wi-fi non protetta a siti

di interesse privato dell’u-

tilizzatore può trasformarsi

in un vettore di attacchi e

causare guai seri a tutto il

spedale, a fronte del bloc-

co del sistema informativo

e quindi delle attività clini-

che, causato dalla cifratura

dei propri dati (strutturati e

non strutturati), a pagare

un riscatto di 17.000 USD

per ottenere dai criminali la

chiave di decifratura.

Attacchi simili contro in-

frastrutture ospedaliere si

sono verificati frequente-

mente nel 2016, sia in USA

sia altrove, considerato

che dal punto di vista degli

attaccanti si tratta di strut-

ture poco protette, facili da

colpire e allo stesso tempo

critiche, propense a paga-

re cifre anche relativamen-

te ingenti per ripristinare

velocemente la propria

operatività.

Le cifre del crimine

informatico

Secondo le ultime previ-

sioni di

IDC

, entro il 2019

il 60% delle grandi multina-

zionali con interessi e sedi

in Europa subirà importanti

attacchi informatici finaliz-

zati soprattutto all’interru-

zione della distribuzione

di beni materiali e imma-

teriali. Questo significa, in

concreto, che la maggior

parte delle aziende euro-

pee (considerando tutti gli

attori delle supply chain

coinvolte) sarà sotto conti-

nui e sofisticati cyberattac-

chi. Sempre entro il 2019,

l’80% dei clienti abbondo-

nerà un servizio aziendale

dopo essere stato esposto

a una violazione dei dati.

Secondo il Rapporto CLU-

SIT,

nel 2016 a livello

mondiale gli attacchi gra-

vi compiuti per finalità di

cybercrime sono aumen-

tati del 9,8%, mentre sono

cresciuti a tre cifre quelli

riferibili ad attività di Cyber

Warfare – la “guerra delle

informazioni” (+117%). Ap-

paiono invece in lieve calo

gli attacchi con finalità di

“Cyber Espionage” (-8%) e

Hacktivism (-23%). In ter-

continua a pag.12

Fig. 2 – I settori

economici più

colpiti

(Fonte:

IBM X-Force Threat

Intelligence Index 2017)

Fig. 3 – Le

industrie

manifatturiere

più attaccate

(Fonte: Security trends

in the manufacturing

industry, IBM)

R

EPORT