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EON

EWS

n

.

607

-

APRILE

2017

23

Oltre i limiti

dei sistemi attuali

Il cambio radicale di paradigma

riguarda l’architettura con cui è

concepita la piattaforma. Gli at-

tuali sistemi avanzati di assisten-

za alla guida (ADAS) e i sistemi

di guida autonoma (AD) si basa-

no su un’architettura di elabora-

zione distribuita, in cui i dati ven-

gono analizzati e ‘metabolizzati’

alla periferia, in ogni nodo della

rete del veicolo. Qui, sistemi ra-

dar, LIDAR (light detection and

ranging), telecamere e altri sen-

sori distribuiti nell’auto agiscono

in maniera indipendente, cia-

scuno filtrando ed elaborando

i flussi di dati, che vengono poi

trasmessi a differenti applicazio-

ni o moduli di fusione. Negli anni

però lo sviluppo dell’elettronica

in auto, e la continua integra-

zione di nuove funzionalità, ha

portato alla proliferazione di mol-

teplici sensori e dispositivi ECU

(electronic control unit), distribui-

ti e connessi a differenti reti loca-

li (CAN, LIN, Ethernet, FlexRay,

MOST) all’interno del veicolo.

Tale architettura di elaborazione

distribuita, spiega Kashi, porta

S

i chiama DRS360 e rappresen-

ta l’ultima novità introdotta nel

settore automobilistico da

Men-

tor Automotive

, una divisione

di

Mentor Graphics

. Questa

piattaforma potrebbe rivoluzio-

nare gli attuali sistemi avanzati

di assistenza alla guida (ADAS

– advanced driver assistance

systems) e i sistemi di guida

autonoma (AD – automated dri-

ving), semplificando, innovando

la progettazione, e soddisfando

i requisiti richiesti dalle soluzioni

per veicoli di Livello 5. Questi

ultimi, secondo la tassonomia

fornita da SAE International,

sono quelli più evoluti, in grado

di raggiungere la completa auto-

nomia, eliminando totalmente la

necessità d’intervento umano in

qualunque condizione di guida.

La casa di Wilsonville ha an-

nunciato ufficialmente ai primi di

aprile la disponibilità di DRS360.

Secondo quanto dichiarato dal

presidente del recentemente

formato Automotive Strategy

Board, Andreas Erich Geiger,

“la piattaforma DRS360 di Men-

tor Automotive costituisce un

approccio altamente differen-

ziato e radicalmente innovativo

alla guida autonoma, da parte di

un’azienda con decenni di espe-

rienza nell’aiutare gli ingegneri a

creare con successo alcuni dei

più sofisticati sistemi mai svi-

luppati”. Ma innovativo in cosa?

Un’intervista con Amin Kashi,

direttore ADAS & AD di Mentor

Graphics, aiuta a comprende-

re quali caratteristiche rendono

DRS360 differente rispetto alle

piattaforme convenzionali.

all’insorgere di problemi di costi,

complessità e latenza del siste-

ma, che aumentano con l’au-

mentare del livello di automa-

zione (1-5). Infatti, più cresce la

complessità, più crescono costi

e consumi di energia, mentre la

latenza nella trasmissione di dati

critici per la safety può arrivare

a livelli inaccettabili. Senza poi

contare la perdita di dati poten-

zialmente utili, che può verificar-

si nei nodi periferici della rete

interna dell’auto.

Centralizzare

la fusione dei dati

Applicando un approccio de-

nominato ‘centralized raw data

fusion’, e in grado di fondere,

direttamente a livello centrale, i

dati grezzi provenienti dai diffe-

renti sensori, DRS360 permette

di eliminare colli di bottiglia e

latenze causati dalle attività di

pre-elaborazione di dati parziali

nei microcontrollori dei nodi pe-

riferici della rete del veicolo. In

aggiunta, questa architettura,

ritiene Mentor, ha la capacità di

fornire maggior supporto a futuri

avanzamenti nell’elaborazione

e negli algoritmi di intelligenza

artificiale.

Il processo di fusione avviene

in tempo reale in un modulo di

elaborazione centralizzato, che

raccoglie i dati attraverso un’ar-

chitettura di trasporto studiata

per minimizzare i bus fisici e le

interfacce hardware, e ridurre ul-

teriormente la latenza. Il vantag-

gio è anche che, grazie a questa

architettura, tutti i dati grezzi dei

sensori sono sempre resi dispo-

nibili al sistema, e ciò consente

agli algoritmi di apprendimento

automatico per la guida autono-

ma di utilizzare un modello con

la massima risoluzione possibile

dell’ambiente circostante in cui

si trova il veicolo, dunque unmo-

dello adatto a prendere decisioni

più rapide, e con maggior effi-

cienza di elaborazione, rispetto

alle soluzioni ADAS convenzio-

nali. Inoltre, i dati grezzi diretta-

mente connessi alla piattaforma

vengono elaborati solo quando

è necessario e per l’area di vei-

colo interessata, riducendo in tal

modo il carico della CPU e sup-

portando la guida autonoma di

Livello 5 con consumi di energia

contenuti sotto i 100 watt.

Progettata e collaudata per

l’implementazione in sistemi

‘automotive grade’ conformi alle

specifiche ISO 26262 ASIL D,

DRS360, attraverso questo ap-

proccio centralizzato, promette

di risolvere gli inconvenienti di

scalabilità delle architetture di-

stribuite convenzionali, proble-

mi che emergono via via che il

grado di automazione aumenta

verso il Livello 5. DRS360 parte

già come sistema ottimizzato

per la guida totalmente autono-

ma (Level 5), e mantiene tutta-

via la capacità di scalare verso

il basso, adattandosi anche a

livelli inferiori di automazione,

come 4, 3 o 2.

G

IORGIO

F

USARI

La piattaforma DRS360 punta da

subito a soddisfare i requisiti

di riduzione della latenza,

precisione di rilevamento ed

efficienza, richiesti dai veicoli

a guida autonoma di Livello 5

Mentor Graphics

abilita

l’auto totalmente

autonoma

La piattaforma

di guida

autonoma

DRS360

L’architettura

centralizzata di

DRS360

T

ECNOLOGIE