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EON

EWS

n

.

607

-

APRILE

2017

21

di portata, pressochè in ogni

processo

manifatturiero.

Anche e sopratutto in quelli

che prima non erano possi-

bili da automatizzare con ro-

bot tradizionali, per esempio

a causa di vincoli di layout,

spazi segregati, e per tipolo-

gia di macchine (dimensioni

e peso in primis).

I robot UR sono leggeri, ri-

chiedono poco spazio per

l’installazione, possono es-

sere facilmente ricollocati in

una nuova area dell’azienda

per “seguire” le esigenze

produttive e sono veramen-

te facili da usare. In pochis-

simo tempo tutti gli operatori

di fabbrica, a prescindere

dalle loro competenze o

esperienze, riescono a farli

funzionare con efficacia.

Questo si traduce in appli-

cazioni nuove, o meglio in

applicazioni attivate in punti

del processo prima intoc-

cabili dall’automazione, o

realizzate con modalità in-

novative rispetto al passato.

Tutto questo si traduce in

produttività, in resa, in effi-

cienza.

Sono l’esperienza e la ma-

tematica a ratificare quanto

dico: il ROI medio delle no-

stre macchine è 195 giorni.

Ciò significa che dopo esse-

re state installate, queste si

ripagano velocemente gra-

zie alla produttività che indu-

cono ai processi e all’esito di

questa in termini di velocità

e time-to-market dei prodotti

dell’impresa che si è robotiz-

zata con Universal Robots.

Inoltre, installare un robot

UR significa, laddove pos-

sibile, risparmiare in ter-

mini di hardware (supporti

robot, barriere protettive e

così via), in spazio nel la-

yout produttivo, e anche in

consumo energetico. I robot

UR si collegano alla rete a

220V e consumano in me-

dia 200W: 1/10 di un norma-

lissimo asciugacapelli.

EONEWS:

Come sta an-

dando il mercato? E quali

sono le sue previsioni per

l’anno in corso?

COCCHI

:

Il mercato in ge-

nerale dei robot industriali è

in crescita. Le stime dell’IFR

– International Federation

of Robotics – parlano di 1.4

milioni di nuovi robot instal-

lati entro il 2019. E l’Europa,

con l’Italia al secondo posto

dopo la Germania, è tra le

aree di riferimento avendo,

per il 65% dei Paesi che

compongono l’unione, uno

dei tassi più alti di presenza

di robot ogni 10mila abitanti.

Andando nel dettaglio del

nostro Paese, le statistiche

e le proiezioni offerte sia da-

gli studi IFR sia dagli studi

italiani sono molto confor-

tanti per Universal Robots.

Il dato che accomuna questi

studi è che la robotica si sta

sempre più diffondendo in

applicazioni presso aziende

che fanno parte della così

detta General Industry. Inol-

tre sono proprio le PMI, ov-

vero la forma di impresa che

meglio rappresenta il nostro

tessuto imprenditoriale e

produttivo, ad assorbire più

automazione e robotica.

Per noi il quadro è perfetto:

i cobot UR sono intrinseca-

mente adatti alla General In-

dustry e alle PMI. Sono dun-

que molto fiducioso nella

crescita di Universal Robots,

anzi nel mantenimento della

crescita. Ricordo, infatti, che

i dati che sono stati diffusi

dalla nostra capogruppo,

Teradyne Inc., indicano una

crescita del 62% per Univer-

sal Robots dal 2015 al 2016.

Siamo sulla strada giusta.

Questo apre le porte al di-

venire partner tecnologico

per molte aziende e al eder

installati i nostri robot sia

in Italia sia all’estero dove

molti System Integrator

esportano quelle capacità e

quella creatività che tutto il

mondo, a ragione, ci invidia.

EONEWS:

Parliamo dei

prodotti di Universal Ro-

bot. A chi si rivolgono

principalmente, e quali

sono i principali campi di

applicazione?

COCCHI

:

I nostri robot col-

laborativi sono adatti a qua-

si tutte le applicazioni. Due

sole sono le discriminanti:

la portata al polso entro un

certo limite – i nostri robot

movimentano al massimo

10 Kg – e l’essenza collabo-

rativa che devono avere le

applicazioni.

È chiaro, dunque, che per

applicazioni dove i robot

devono combattere esclusi-

vamente con le lancette del

tempo ciclo, noi non siamo

la risposta giusta.

Per tutte le altre applicazio-

ni, in particolare quelle che

necessitano di flessibilità

operativa, facilità d’uso e

condivisione di spazi di la-

voro uomo-macchina, noi

siamo la miglior risposta

possibile sul mercato.

La meccanica leggera che

caratterizza i nostri robot

consente, d’altronde, sia

una gran flessibilità applica-

tiva sia un loro rapido spo-

stamento e ri-avviamento

in un altro spazio del layout

produttivo. Alcuni esempi?

Asservimenti

macchina,

assemblaggi, pick&place o

handling, etichettatura, sigil-

latura, avvitatura-serraggio,

controlli qualità, verniciatura

e tante altre ancora.

EONEWS:

Rispetto alla

concorrenza, e in partico-

lare ai produttori di robot

industriali

tradizionali,

quali sono i plus dei robot

Universal Robots?

COCCHI

:

Da qualunque

parte la si guardi, Universal

Robots è difficile da battere

per applicazioni collabora-

tive con payload fino a 10

kg: con UR si hanno rapidi

tempi di installazione e av-

viamento, estrema facilità

d’uso e gestione del cobot,

ampia flessibilità applicati-

va, e infine un rapido ritorno

dell’investimento.

In molti mi chiedono, allo-

ra, se stiamo lanciando una

sfida ai grandi costruttori. Io

penso di no. Non mi sen-

to un competitor degli altri

costruttori. Noi apriamo le

porte ad automazioni prima

impensabili a cui altri pro-

duttori, per le caratteristiche

delle loro macchine, non

possono aspirare.

Viceversa, offriamo “solo”

3 robot collaborativi e con

payload basso. Ciò significa

che per applicazioni che ri-

chiedono portate più alte o

destinate a lotti lunghi, con-

tinuativi noi, come dicevo,

non entriamo in gioco, se

non in certi casi.

UR e gli altri costruttori

giocano su campi diversi,

attigui, ma specifici. Noi,

però, abbiamo una missio-

ne chiara, portare l’automa-

zione dove prima non c’era:

nelle PMI, il nostro cliente

di elezione, e nelle grandi

imprese che ci chiamano

per soddisfare esigenze

specifiche negli ambiti,

ad esempio, automotive,

food&beverage, consumer

goods. Agli altri lasciamo la

“robotica as usual”.

EONEWS:

L’acquisto di

un robot è spesso per

un’azienda un investi-

mento importante. Può

spiegare ai nostri letto-

ri il valore aggiunto che

portano i vostri robot, in

termini di aumento della

produttività e generale

miglioramento di tutte le

fasi produttive?

COCCHI

:

I nostri robot pos-

sono operare, entro i 10 kg

ALESSIO

COCCHI

,

sales de-

velopment

manager Italy

di Universal

Robot

A

TTUALITÀ