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EON

EWS

n

.

606

-

MARZO

2017

17

ottimizzare i propri flussi di

lavoro, il sistema permette

infatti di effettuare l’esame

a gruppi di pazienti che in

precedenza erano ritenuti

inadatti alla risonanza ma-

gnetica a causa di proble-

mi quali aritmie cardiache,

l’eccesso di peso o proble-

mi di salute che impedisco-

no loro di sostenere attiva-

mente la scansione.

Condivisione sul cloud

Con l’introduzione di Ma-

gnetom Vida, Siemens He-

althineers espande le sue

applicazioni ‘Compressed

Sensing’, per scansioni

MRI fino a dieci volte più

veloci, in più regioni del

corpo. Consente poi la li-

bera respirazione durante

esami di cardiologia (anche

quando si utilizza un mezzo

di contrasto ). Il Compres-

sed Sensing Grasp-Vibe

permette di esaminare il

fegato in una scansione

completa con la semplice

pressione di tasto. Fino ad

oggi, l’imaging del fegato

dinamico richiedeva quat-

tro fasi con estenuanti fasi

in cui era necessario tratte-

nere il respiro. Oltre a ciò,

anche l’elaborazione delle

immagini del fegato dopo

l’esame è risultato signifi-

cativamente più veloce. La

velocità di scansione e di

utilizzo la rendono altresì

interessante dal punto di

vista dei costi.

Infine, al congresso Sie-

mens ha presentato Digital

Ecosystem, un ampliamen-

to della piattaforma già pre-

sentata nei mesi precedenti.

Digital Ecosystem crea un

archivio basato su cloud in

cui i clienti Siemens saran-

no in grado di trovare app

per molteplici campi di inte-

resse, siano esse sviluppate

da Siemens o altri sviluppa-

tori. Al momento sono circa

nove i partner di Siemens al

Digital Ecosystem, ma l’a-

zienda prevede di allargare

il giro ad altri partner.

L’

industria dell’auto si sta rapi-

damente orientando verso l’u-

tilizzo di software derivati dalla

telefonia mobile per soddisfa-

re le nuove aspettative degli

utenti. Man mano che il ritmo

di sviluppo del software auto-

mobilistico accelera, emergo-

no alcuni importanti problemi

di sicurezza e di protezione.

Lo sviluppo del software per

applicazioni automobilistiche è

basato da sempre su un patri-

monio di codice fondamentale

specializzato e relativamente

piccolo, gestito da team de-

dicati e relativamente piccoli,

che sono strettamente coinvolti

nello sviluppo e la manutenzio-

ne del codice stesso. Ora que-

sta situazione sta cambiando.

Una fruizione

sempre migliore

Il grande interesse generato

dai nuovi dispositivi automobi-

listici dalla grafica accattivante

– senza parlare del collega-

mento costante a contenuti

personali, social media e ser-

vizi geolocalizzati – sta intro-

ducendo negli autoveicoli una

grande quantità di programmi

open-source e di pacchetti

software di terze parti. Non

esiste altro modo per soddi-

sfare le richieste del mercato,

ma la presenza di una grande

quantità di codici nuovi e più

complessi rende il veicolo più

vulnerabile a pericoli come gli

errori di sistema e gli attac-

chi informatici. In molti casi,

questo tipo di codice non è

stato scritto per l’autoveicolo

e non ha superato le stesse

rigorose procedure di collaudo

normalmente richieste dal set-

tore dell’auto. Inoltre, il colle-

gamento a Internet e altri punti

di ingresso, come le porte

USB e le antenne Bluetooth,

utilizzati per personalizzare

l’esperienza di guida, espon-

gono agli attacchi degli hacker

un’area ancora maggiore.

In palio ci sono la sicurezza

dei viaggiatori e dei loro dati

personali. Idealmente, i si-

stemi critici dal punto di vista

della sicurezza (safety-critical)

dovrebbero essere fisicamen-

te separati dagli altri software.

Questo principio è stato intro-

dotto nell’industria avionica

per impedire guasti causati

dalle interferenze dei flussi di

dati o del codice. Nel settore

delle automobili, la separa-

zione fisica sta diventando

sempre meno pratica dal pun-

to di vista sia dei costi sia del

time-to-market. L’esigenza di

ridurre dimensioni e peso, che

richiede meno cavi e meno

componenti hardware, impo-

ne una più stretta integrazione

tra sistemi safety-critical e si-

stemi non-safety-critical.

La separazione logica, ad

esempio con l’uso di firewall,

sta diventando la norma. Oc-

corre però garantire un’ele-

vata garanzia dell’isolamento

logico tra detti sistemi, che può

essere difficile da ottenere. Il

sistema operativo INTEGRITY

di

Green Hills Software

e la

piattaforma INTEGRITY Multi-

visor permettono a un sistema

come Linux o Android di girare

nella propria partizione su un

processore multicore ad alte

prestazioni, isolato in modo

sicuro e protetto dalle altre

applicazioni safety-critical. Ciò

fornisce un modo efficace per

soddisfare i requisiti di sicurez-

za a bordo autoveicolo, come

le specifiche ISO 26262, non-

ché le esigenze del mercato

per i servizi connessi e le “rich

user experience” e cioè le in-

terfacce utente di nuova ge-

nerazione che gli utilizzatori si

aspettano di poter utilizzare in

un’auto moderna.

Più connessi, ossia più

vulnerabili

Le auto connesse di domani

presentano opportunità mai

viste per gli hacker. Si va dal

furto di dati al tentativo di com-

promettere importanti sottosi-

stemi come l’impianto frenan-

te e la chiusura centralizzata

fino al blocco del traffico, inter-

ferendo con le trasmissioni da

veicolo a veicolo e da veicolo

a infrastruttura (V2X).

Secondo una proposta di

legge americana, i principali

messaggi di sicurezza com-

prenderanno dati come la rot-

ta e la velocità del veicolo. Lo

scambio di questo tipo di infor-

mazioni tra i veicoli in fase di

avvicinamento a un incrocio

cieco, ad esempio, potrebbe

aiutare a evitare un elevato

numero di incidenti. D’altro

canto, questo genere di scam-

bio dati solleva questioni rela-

tive alla privacy. Impedire la

raccolta e gli usi impropri dei

dati è fondamentalmente una

problematica di tipo tecnico.

Green Hills Software e la sua

affiliata INTEGRITY Security

Services stanno lavorando

con l’industria dell’autoveico-

lo negli Stati Uniti, oltre che in

Europa e nel resto del mondo,

C

HRISTOPHER

S

MITH

Sviluppi e tendenze

nell’elettronica per auto

Le auto connesse di domani

presentano opportunità mai

viste per gli hacker

CHRISTOPHER

SMITH

,

vice president

marketing

di Green Hills

Software

christopher.

smith@ghs.

com

A

TTUALITÀ