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EWS
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SETTEMBRE
2016
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Gli sforzi uniti di tutti gli sta-
keholder delineano un ap-
proccio all’Iran come part-
ner economico strategico.
La nostra presenza nel Pae-
se si sta arricchendo a livel-
lo istituzionale con la pros-
sima apertura delle sedi di
Sace e Simest e con l’am-
pliamento dell’ufficio ICE di
Teheran.
Valerio De Molli, ammini-
stratore delegato di
The
European House-Ambro-
setti
, nel corso della prima
edizione del Summit Italia-
Iran promossa dalla stessa
The European House-Am-
brosetti, tenutosi lo scorso
17 maggio a Teheran, ha
affermato che l’Italia po-
trebbe incrementare di 2
miliardi di dollari le proprie
esportazioni verso l’Iran en-
tro il 2020. L’esperto italiano
ha ricordato che in questo
momento l’economia irania-
na corre al ritmo del 4% e
che, secondo le stime, po-
trebbe raggiungere l’8%.
“Da qui al 2022 -ha spie-
gato ancora- l’Iran dovreb-
be riuscire a raggiungere
la quota di 30-50 miliardi di
dollari di investimenti stra-
nieri annui”. Secondo De
Molli, le esportazioni dell’I-
ran in Italia potrebbero au-
mentare invece di altri 5,6
miliardi di dollari da qui al
2020, “e non solo nel set-
tore petrolifero”, ha sottoli-
neato. Come dimostrazione
della grande volontà, da
parte dell’Italia, di incenti-
vare gli scambi con l’Iran,
De Molli ha citato le garan-
zie offerte da SACE per un
valore di 4,8 miliardi di euro
per gli investimenti in Iran.
Tra gli altri dati interessanti
presentati da De Molli vi è
anche la possibilità di in-
vestire per un valore di 10
miliardi di dollari nelle fonti
di energia rinnovabili.
Le opportunità
per settore
Alcuni importanti accordi
sono stati già raggiunti e fir-
mati in occasione della mis-
sione di sistema. Sono state
infatti sottoscritte 14 intese
bilaterali tra associazioni e
imprese italiane e contro-
parti iraniane nell’ambito
delle infrastrutture, energia,
agroindustria, telecomuni-
cazioni, tecnologie dell’in-
formazione e della comu-
nicazione, trasporti e città
intelligenti. Gli importi degli
accordi variano dai 20 milio-
ni di dollari ai 5 miliardi.
Molto innovativo è l’accor-
do che riguarda lo sviluppo
di sei smart city. Anche qui
la tecnologia italiana elet-
tronica ed elettrotecnica ha
molto da offrire. Infatti, dopo
la prima missione del 2015,
ANIE aveva stimato un po-
tenziale di nuove esporta-
zioni per i settori
associati di oltre
1 miliardo di euro.
Telecomunica-
zioni
Nell’ambito delle
t e l e c omu n i c a -
zioni si apre uno
scenario molto
ampio di possibi-
li collaborazioni,
soprattutto vista
la giovane età
della popolazio-
ne: il 60% degli
oltre 81milioni di
abitanti ha infatti meno di
30 anni. E infatti la penetra-
zione mobile viene valutata
superiore al 120% e le con-
nessioni domestiche in ban-
da larga riguarderebbero il
65% delle abitazioni.
Settore energetico
Per quanto riguarda il set-
tore energetico, la scheda
paese di ANIE, aggiornata
ad aprile 2016, osserva che
esso “occupa storicamente
un ruolo chiave nell’econo-
mia dell’Iran, che dispone di
ingenti risorse di idrocarbu-
ri (pari al 10%
delle riserve
mondiali di petrolio e al 15%
di quelle di gas naturale).
L’Iran è il quarto detentore
di riserve petrolifere a livello
mondiale e il secondo di gas
naturale, producendo circa
3,5 milioni di barili al giorno
di petrolio e oltre 5,5 trilioni
di piedi cubi di gas naturale.
L’Iran è uno dei Paesi più
energivori rispetto alla me-
dia internazionale. Nel pe-
riodo più recente le autorità
locali hanno annunciato in-
vestimenti pari a 250 milioni
di dollari
per la costruzione
di 35 nuovi impianti di ge-
nerazione, in risposta alla
crescente domanda ener-
getica. Guardando ai con-
sumi finali, circa il 35% sul
totale è ascrivibile al setto-
re industriale e oltre il 30%
all’ambito residenziale. Oc-
corre rilevare che in Iran il
sistema infrastrutturale nel
settore energetico è in molti
casi ormai datato e necessi-
ta di ampi interventi di riqua-
lificazione e di ammoderna-
mento.
Con riferimento al mix di ge-
nerazione prevalgono le fon-
ti tradizionali, in particolare
termoelettrico e idroelettrico.
Il primo impianto nucleare
del Paese è divenuto opera-
tivo a Bushehr a fine 2013.
Il Governo ha annunciato
la costruzione nei prossimi
anni di nuovi impianti nucle-
al livello medio precedente
alle sanzioni, con un incre-
mento di 1,5 miliardi di euro.
In particolare, il potenziale
è pari a 900 milioni di Euro
per la tecnologia (meccani-
ca, elettrotecnica, automoti-
ve), 400 milioni di euro per
i beni di consumo del Made
in Italy e di più di 200 milioni
di euro per le infrastrutture”.
La missione di sistema ha
coinvolto circa 60 imprese,
le associazioni di categoria
dell’industria e del credito, le
strutture pubbliche di soste-
gno all’internazionalizzazio-
ne, Cassa Depositi e Presti-
ti, Sace e Simest.
“La novità più importante di
questa missione - ha osser-
vato Scalfarotto - è il serrato
lavoro fatto dal punto di vista
dei rapporti finanziari. Le si-
tuazioni di stallo e il blocco
dei pagamenti determinati
dal regime sanzionatorio si
vanno progressivamente
risolvendo, garantendo co-
sì fino a 4 miliardi di finan-
ziamenti all’export, in una
logica di complementarietà
con il sistema degli inter-
mediari creditizi. A questo si
aggiungono altri quattro mi-
liardi di garanzie Sace che
metteranno le imprese nella
condizione di programmare
i loro investimenti e le loro
attività in Iran in un quadro
di maggiori certezze”.
continua a pag.12
Iran: PIL per settori economici
[Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati SCI]
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