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n
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-
giugno
2016
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L’
economia cinese rallenta
ma tali eventi non sembra-
no cambiare il dinamismo
dell’industria cinese.
Secondo le ricerche di
Yole
Développement
, dal crollo
del mercato azionario nel
mese di agosto, lo scenario
industriale in Cina si è mo-
dificato: numerose aziende
hanno sofferto e alcune di
loro sono addirittura scom-
parse. Eppure, l’industria
dell’elettronica di potenza
in Cina sta andando bene,
anche perché questo ambi-
to è strettamente legato ad
alcuni dei dieci settori chiave
sostenuti dal governo cinese.
Si tratta delle apparecchiatu-
re di potenza per le energie
rinnovabili,
immagazzina-
mento di energia, smartgrid,
dispositivi ad alta potenza e
veicoli elettrici (NEV). Il go-
verno cinese è sempre sta-
to favorevole allo sviluppo
del settore dell’elettronica di
potenza, che considera un
mercato molto promettente.
E le installazioni da parte
dei player internazionali non
sembrano interrompersi.
Ad esempio, lo scorso otto-
bre
Infineon Technologies
ha annunciato la creazione
del suo secondo stabilimen-
to di Wuxi. Allo stesso tempo,
General Electric
e
Mitsubi-
shi Electric
hanno confer-
mato il loro impegno in Cina.
Due settori, le ferrovie e la
rete elettrica, sono controlla-
te dal governo cinese e sono
strategiche per l’economia
cinese. Il governo cinese
ha pertanto istituito aziende
statali per portare avanti un
grande programma di inve-
stimenti per il potenziamen-
to delle linee ferroviarie tradi-
zionali e lo sviluppo di nuove
linee per l’alta velocità e della
metropolitana. Secondo uno
studio della società di analisi
Yole Développement (Status
of the Chinese Power Elec-
tronics Industry 2015) gli
investimenti nel mercato in-
verter per applicazioni ferro-
viarie sono stati di 1,793 mi-
liardi di dollari nel 2014 e ci
si aspettava raggiungessero
2,4 miliardi nel 2015.
Produrre in loco
La Cina vuole che i suoi treni
vengano prodotti in Cina ma
vuole anche vincere com-
messe all’estero. Sempre
secondo gli analisti di Yole,
questo porterà a un grande
business per gli inverter. La
distanza tra i centri di pro-
duzione in Cina e le località
dove vi sono le risorse natu-
rali ha trainato la domanda
per il trasporto di energia
elettrica a lunga distanza e
aumentato il numero di pro-
getti ad altissima tensione
(UHV). Yole Développement
ha identificato circa dodi-
ci progetti UHV nel 2014 e
secondo il governo cinese,
il paese dovrebbe iniziare i
lavori su 27 progetti entro il
2020. inizialmente, le impre-
se straniere, tra cui Siemens
e ABB detenevano circa
l’85% di questo mercato.
Dopo il 2007, a causa della
politica del governo cinese
che ha imposto oltre il 70%
di fornitura da parte di attori
locali, le imprese straniere
hanno perso quote di merca-
to. Ma l’attività delle aziende
cinesi non si è fermata lì. I
player cinesi sono alla ricer-
ca di nuove opportunità di
business per espandere le
loro attività in tutto il mondo.
Dove vi sono margini com-
petitivi? Secondo gli analisti
i veicoli elettrici NEV, le tur-
bine eoliche e gli inverter per
impianti fotovoltaici sono dei
segmenti che – pur influen-
zati dalla politica del gover-
no – sono meno controllati
rispetto alle tratte ferroviarie
e al mercato delle smartgrid.
Di conseguenza, gli analisti
di Yole si aspettano che la
catena di approvvigionamen-
to potrebbe essere rimodel-
lata, in particolare nel settore
dei veicoli elettrici NEV che
costituiscono uno dei mer-
cati più promettenti in Cina.
Il mercato inverter destinato
ai NEV dovrebbe crescere
a un tasso CAGR del 37%
tra il 2014 e il 2020. La Cina
ha adottato una strategia
completamente diversa con
il mercato dei veicoli NEV ri-
spetto al tradizionale settore
automobilistico. Alcuni anni
fa, il governo cinese ha ri-
dotto il loro prezzo di vendita
con i sussidi, nel tentativo di
far crescere i volumi. In pa-
rallelo, il 30% di tutti gli ac-
quisti di veicoli da parte delle
istituzioni cinesi tra il 2014 e
il 2016 dovrà essere elettrico
NEV.
La Cina ha poi cercato for-
temente di attrarre talenti
nel campo dell’elettronica
di potenza dall’estero. Ad
esempio, alcune aziende
sono state avviate da esperti
cinesi che hanno studiato o
lavorato in Giappone, negli
Stati Uniti o in Europa. Con
il suo “made in China”, il go-
verno cinese ha costretto
le aziende, in particolare le
società estere, a collaborare
con gli attori locali e avviare
la produzione in loco. Il suo
obiettivo era quello di svilup-
pare l’industria locale e di
mantenere la tecnologia e il
konw-how all’interno del pa-
ese. Tra i numerosi esempi,
ABB
che collabora con 39
aziende,
Siemens
con oltre
76 joint venture e una socie-
tà interamente controllata.
Questo approccio è stato
applicato anche alla ricerca
e alla formazione.
A
ntonella
P
ellegrini
Nonostante le recenti sfide
economiche, le prospettive per
la Cina sono positive nel settore
dell’elettronica di potenza
Elettronica di potenza
,
buone le prospettive in Cina
Termostati intelligenti nelle case: + 81% in
Nord America ed Europa
Secondo un nuovo rapporto di
Berg Insight
, in
Nord America e in Europa il numero di case
dotate di un termostato intelligente è cre-
sciuto dell’81% raggiungendo la cifra di 5,8
milioni nel 2015. Il mercato nordamericano
ha registrato una crescita del 78% nel nume-
ro di termostati smart installati, per un totale
di 4,5 milioni. In Europa, il numero totale di
abitazioni con un termostato intelligente è
cresciuto del 90% anno su anno fino a 1,4
milioni. Berg Insight prevede che il numero
di case con termostati intelligenti in Europa
e in Nord America crescerà a un tasso CAGR
del 54,5% nel corso dei prossimi cinque anni,
per raggiungere 51,1 milioni nel 2020.
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