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EON

ews

n

.

598

-

giugno

2016

10

È

stata battezzata

Patent

Box

ed è stata introdotta con

la Legge di Stabilità 2015

(190/2014).

Lo strumento agevolativo

scelto è quello molto diret-

to ed efficace del regime fi-

scale opzionale agevolato.

Consiste nell’esenzione a fini

Ires e Irap di una quota dei

redditi derivanti dall’utilizzo

diretto, dalla concessione in

uso a terzi e dalla vendita

di beni immateriali: brevetti,

marchi, software coperto da

copyright, disegni, modelli e

know-how giuridicamente tu-

telabili.

Tale regime fiscale opzionale

ha una durata di cinque anni,

a partire dal periodo d’impo-

sta successivo a quello in

corso al 31 dicembre 2014.

Un’opportunità da non per-

dere e sulla quale attivarsi

immediatamente.

L’agevolazione si rivolge a

tutti tipi di imprese, dalle più

piccole alle multinazionali,

dalle italiane a quelle estere

con almeno una sede in terri-

torio nazionale, purché i beni

immateriali concorrano effet-

tivamente alla loro redditività.

I beneficiari dell’agevola-

zione fiscale devono essere

titolari del diritto allo sfrut-

tamento economico dei beni

immateriali e svolgere attività

di mantenimento, sviluppo e

accrescimento del valore dei

beni immateriali in modo di-

retto oppure attraverso con-

tratti di ricerca stipulati con

altri soggetti, società, univer-

sità, enti di ricerca.

Come s i calcola i l

contr ibuto dei beni

immateriali alla pro-

duzione del reddito?

Sono contemplate tre mo-

dalità. La prima prevede un

accordo, ‘procedura di ru-

ling’, con l’Agenzia delle En-

trate (è semplificata per le

PMI)). La seconda è relativa

all’utilizzo indiretto attraver-

so royalty; in questo caso, i

canoni derivanti dalla con-

cessione in uso del bene im-

materiale (al netto dei costi

ad esso collegati) corrispon-

dono al reddito agevolabile.

La terza modalità riguarda la

cessione a terzi dei beni im-

materiali; in questo caso, le

plusvalenze possono essere

totalmente detassate purché

il 90% del prezzo di vendita

sia reinvestito nello sviluppo

o nella manutenzione di altri

beni immateriali.

La percentuale di esclusione

dal reddito complessivo nel

caso di sfruttamento diretto

(quindi prima modalità) è del

30% nel 2015, del 40% nel

2016, e del 50% negli eser-

cizi 2017-2019.

Una volta che un’agevolazio-

ne sia stata concepita e nor-

mata, l’effettivo recepimento

da parte dei beneficiari non

è così scontato. Per questo

motivo

Federazione ANIE

ha aderito immediatamente

all’iniziativa ‘Patent Road’,

ospitando a Milano il 24 feb-

braio scorso una tappa del

roadshow “Patent Box: cosa

è e come funziona il nuovo

regime di tassazione agevo-

lata”.

L’iniziativa itinerante è orga-

nizzata da

Technetic

, socie-

tà nella quale confluiscono

le competenze fiscali e legali

sulla proprietà intellettuale

del

Gruppo Imperiali

e di

NovaFund

, e patrocinata

dal

Ministero dello Svilup-

po Economico

e dall’AIRI,

Associazione italiana per

la Ricerca industriale, per

illustrare la nuova misura.

“L’intervento del Governo

ha dato al Paese regole tra

le più avanzate in Europa e

le più vicine alla normativa

Ocse prevista per il 2020” af-

ferma Lucilla Lancioni vice-

presidente e amministratore

deledato di Technetic, “ora le

imprese italiane possono in-

vestire in ricerca e sviluppo

alla pari di altri Paesi euro-

pei: non occorre più andare

all’estero per fare ricerca

con riconoscimenti fiscali”.

Gli esperti parlano tuttavia

di una certa impermeabilità

del sistema produttivo alle

agevolazioni alla ricerca e

all’innovazione, soprattutto

nei settori considerati più

tradizionali, food, moda,

lusso; mentre è migliore

l’attitudine dei settori tecno-

logici, come dichiara Maria

Antonietta Portaluri, diretto-

re generale di Federazione

ANIE. “Da verifiche interne

ad ANIE

sappiamo che alcu-

ne aziende nostre associate

hanno già aderito al Patent

box al 31.12.2015, con il

primo click day, per poterne

beneficiare già dal 2015, ma

sappiamo anche che altre in-

tendono farlo per il prossimo

futuro e per questo stanno

studiando cosa prevede la

misura e quali vantaggi po-

trebbe portare.

La misura del Patent Box è

uno strumento fiscale – di-

rei uno strumento di politi-

ca industriale – per il quale

la stessa

Confindustria

si

è spesa molto, attraverso il

suo Comitato Fisco, sia per

il suo ottenimento sia perché

fossero emanate tutte le di-

sposizioni di attuazione. Alla

base di tutto il lavoro degli

ultimi mesi, sta il presuppo-

sto che nel futuro i beni co-

siddetti ‘intangibili’ potranno

costituire gli asset principali

delle aziende italiane ed eu-

ropee. Secondo i dati dell’E-

po, l’ufficio brevetti europeo

che si occupa di proprietà

industriale, l’Italia ha fatto

registrare, in netta contro-

tendenza con il recente pas-

sato

,

un aumento del 9% di

richieste nel 2015 rispetto

al 2014. Non siamo il solo

paese che cresce – fanno

bene infatti anche Spagna

(+3.8%)

,

Svizzera (+2,6) e

Uk (+5,7) – mentre sembra

in calo il nord Europa. Ger-

mania (-3,2%), Finlandia

(-8,3%), Danimarca (-2,7%)

osservano infatti delle con-

trazioni”.

Credito d’imposta per

Ricerca e Sviluppo:

rapido e semplice

Il nuovo credito d’imposta

per ricerca e sviluppo, alla

luce delle modifiche intro-

PMI, nuove opportunità

per agevolare ricerca e innovazione

Finalmente l’Italia si è dotata

di una forte legge di supporto

alle imprese che innovano

producendo o utilizzando beni

immateriali

F

rancesca

P

randi

Fonte

www.pmi.it

R

eport