EON
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n
.
596
-
aprile
2016
4
I
l mercatodei chipaccusa il colpo
del rallentamento dell’economia
europea. Secondo uno studio di
Semiconductor Equipment and
Materials International (SEMI), il
mercato globale dei semicondut-
tori crescerà nel 2016 di appena
0,3%. Detta in valore, il giro d’af-
fari del comparto raggiungerà i
341 miliardi di dollari, una cifra
che subisce la contrazione del
mercato europeo (-1,6%). Tutta-
via non si può fare di tutta l’erba
un fascio, come ricorda la stessa
SEMI; esistono infatti differenze
sensibili nelle diverse categorie
di chip e le prospettive cambia-
no che si parli di DRAM, Flash,
MPU, MCU, analog IC, discrete,
optoelectronici o sensori. Secon-
do i dati di SEMI, infatti, gli opto-
elettronici sono il segmento che
è cresciuto di più nel corso del
2015 registrando un incremento
di 11,3%. Inoltre le vendite sono
salite anche per i sensori che
hanno registrato un +3,7% con
un giro d’affari da 8,8 miliardi,
per le NAND flash memory (28,8
miliardi di dollari con una cresci-
ta del 2,2%) e gli analogici (45,2
miliardi di dollari con un aumento
dell’1,9%). Per il 2016, secondo
SEMI, a guidare la performan-
ce positiva dei chip saranno i
sensori, con un miglioramento
delle vendite del 3,6%. Saran-
no seguiti da micro-IC (3,6%),
logic (+3,5%) e optoelettronici
(3.2%). Con ogni probabilità, re-
gistreranno una battuta d’arresto
le memory (-7,9%) e i discrete
semiconductor (-2,7%). Tuttavia
secondo ABI Research, saranno
i biometrici ad avere le migliori
prospettive negli anni a venire. Il
centro di analisi londinese ritiene
infatti che il segmento potrebbe
raddoppiare di valore nel giro
di sei anni. Per gli studiosi della
City, il mercato globale per tec-
nologie e applicazioni biome-
triche passerà dai 13,7 miliardi
del 2015 ai 30 miliardi del 2021.
Alla base di tanto ottimismo c’è
la convinzione che la domanda
aumenterà in maniera decisa
perché trainata dalla consumer
electronics (e in particolare da-
gli smartphone) ma anche dalla
crescente domanda di strumenti
di sorveglianza sempre più uti-
lizzati, sia nei luoghi pubblici,
sia nelle abitazioni private. Na-
turalmente si tratta solo di stime
e non si può non notare che le
più grandi società di ricerca non
sono in accordo sulle prospettive
del 2016. Se, infatti, SEMI e SIA
stimano che i semiconduttori ri-
usciranno comunque a chiudere
l’anno in miglioramento, Semico
Research e Trendforce, preve-
dono che il 2016 si chiuderà con
una domanda di chip in flessio-
ne. Segno insomma di una forte
volatilità sul mercato che persino
gli esperti non riescono perfetta-
mente ad inquadrare.
P
er il secondo anno conse-
cutivo il gruppo guidato da
Roberto Siagri ha chiuso il
bilancio con una perdita a li-
vello di risultato netto finale.
L’ultima riga del conto econo-
mico del 2015 ha, infatti, mo-
strato un rosso di 6,2 milioni
di euro che si confronta con il
risultato negativo di 8,9 milio-
ni dell’esercizio precedente.
A livello di fatturato, il gruppo
di Amaro è, invece, riuscito a
invertire la tendenza negativa
iniziata nel 2010, portando a
casa nello scorso esercizio
un aumento del fatturato del
2,6% su base annua. Un ri-
sultato raggiunto grazie al
contributo delle due divisioni
in cui è ancora presente, cioè
quella dei NanoPc e quella
dei Computer ad alta perfor-
mance, ma anche del busi-
ness “sicurezza sorveglianza
& traffico” che è stato ceduto
lo scorso 29 febbraio. Ancora
una volta gli Stati Uniti, che
hanno assorbito il 41% delle
vendite di Eurotech, hanno
mostrato una buona crescita,
anche grazie all’ampliamen-
to dell’offerta. Le attività del
gruppo italiano in Giappone,
pari al 34% delle vendite
totali, pur subendo la frena-
ta delle esportazioni delle
grandi aziende nipponiche,
hanno sviluppato delle buone
opportunità, mentre in Euro-
pa (18% delle vendite totali)
si è dovuto fronteggiare la
stagnazione della domanda.
I deboli risultati della gestio-
ne operativa, evidenziano
che
Eurotechè dotata di una
struttura organizzativa predi-
sposta per sostenere volumi
di fatturato ben più elevati
rispetto a quelli raggiunti ne-
gli ultimi anni. E infatti, nono-
stante la riduzione dei costi
di produzione e di acquisto
dei componenti registrata
nel 2015, l’Ebitda rimane
negativo per 950mila euro,
anche se in netto migliora-
mento rispetto ai 3,6 milioni
di rosso del 2014. Il manage-
ment comunque ritiene che
non appena la domanda del
mercato ripartirà, Eurotech
sarà pronta a cogliere tutte
le opportunità che si presen-
teranno. Mai come nel primo
trimestre del 2016, il gruppo
guidato da Siagri ha annun-
ciato accordi, collaborazioni,
premi, tutto nell’ottica della
creazione di un ecosistema
attorno all’offerta di hardwa-
re, software e servizi, in parti-
colare nel settore industriale.
Nel frattempo, il titolo Euro-
tech soffre a piazza Affari,
dato che nei primi tre mesi
dell’anno in corso ha lascia-
to sul terreno circa un quinto
del proprio valore. Senza di-
menticare che i giudizi dei tre
analisti che seguono il grup-
po hi-tech sono improntati
alla cautela.
Ancora in rosso
i conti 2015 di
Eurotech
I chip accusano il colpo
della crisi
Il bilancio dello
scorso esercizio si
è chiuso di nuovo
in perdita, già a
livello di margine
operativo lordo, a
causa soprattutto
di una struttura
sovradimensionata
al fatturato
generato. Pesa
la debolezza
del mercato di
riferimento in
Giappone ed
Europa mentre
crescono le
vendite in Usa.
Il titolo soffre a
piazza Affari
Per l’associazione
SEMI il 2016 si
chiuderà con il
segno positivo.
Ma altre case
di ricerca non
concordano. Resta
forte la volatilità
e crescono
soprattutto alcuni
settori come i
sensori e i chip
biometrici legati a
doppio filo con la
sicurezza
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ROBERTO SIAGRI
,
presidente e Ceo di
Eurotech
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tech
&
finanza