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EON

ews

n

.

596

-

aprile

2016

25

Il frutto della collaborazione, per

u-blox, si traduce in THEO-P1,

un compatto modulo transcei-

ver embedded ‘automotive-gra-

de’ studiato per facilitare lo svi-

luppo di elettronica per i sistemi

di comunicazione V2X. Il dispo-

sitivo, dichiara u-blox, indirizza

sia le attrezzature da installare

all’interno del veicolo (OBU - on

board unit), sia quelle delle in-

frastrutture stradali (RSU - road

side unit); fornisce prestazioni

comprovate ed è basato su link

radio a 5,9 GHz. Questa fre-

quenza corrisponde allo stan-

dard Wireless LAN (WLAN)

IEEE 802.11p, una tecnologia

Wi-Fi per comunicazioni wire-

less short-range bidirezionali.

THEO-P1 e ritenuto da u-blox

il modulo 802.11p più evoluto

al mondo, ed è progettato per

operare con i veicoli fino a ve-

locità di 250 km/h ed entro un

raggio di mille metri. Cohda Wi-

reless, secondo le dichiarazioni

ufficiali, continuerà ad offrire i

prodotti OBU e RSU MK5 nei

test e nelle implementazioni

V2X di basso-medio volume,

ma in futuro queste saranno

basate sul modulo THEO-P1.

Sempre in merito alle soluzioni

wireless per auto, ma con par-

ticolare riferimento alle TCU

(telematics control unit), l’of-

ferta di u-blox è improntata su

due linee fondamentali: una è

quella che segue l’approccio

tradizionale verso la connettivi-

tà in auto, e prevede lo svilup-

po di blocchi dedicati per ogni

singola funzione (connettività,

navigazione, safety); blocchi

che poi vengono, ciascuno, ot-

timizzati per costi e prestazio-

ni e rappresentano nella loro

area il ‘best-of-breed’. Questo

approccio consente di rendere

il sistema scalabile per mercati

e requisiti applicativi differenti,

di soddisfare diversi livelli di

safety, e di mantenere i costi a

livelli minimi, quando il veicolo

si deve produrre in numerose

varianti.

L’altra linea progettuale risulta

invece più integrata e prevede

la realizzazione di TCU in cui

l’unità centrale riunisce al pro-

prio interno tutti i dispositivi RF,

condividendo le funzionalità

all’interno del veicolo. Questo

tipo di approccio risulta conve-

niente, ad esempio, quando la

TCU deve essere un elemento

standard in tutti gli automez-

zi che compongono una flotta

aziendale.

L

e automobili ‘connesse’, che in

tv, quotidianamente, popolano

ogni campagna promozionale

sulle nuove vetture, promettono

di rappresentare solo l’inizio di

un trend tecnologico graduale,

che tende verso lo sviluppo e la

commercializzazione di veicoli

a guida autonoma, le cosiddet-

te ‘autonomous cars’. In questo

spazio, la società svizzera

u- blox

si pone da tempo, con soli-

de competenze nelle tecnologie

di comunicazione radiomobile,

nelle tecnologie radio a corto

raggio e nelle tecnologie di po-

sizionamento basate su satelli-

te. Con un’offerta costituita da

chip e moduli per la tecnologia

wireless, a cui affianca servizi di

supporto, u-blox ha un modello

di business ‘fabless’ fondato sul-

la commercializzazione di pro-

dotti COTS (commercial of-the-

shelf) e possiede diversi centri

R&D concentrati in Europa.

Gli ultimi annunci

Tra i prodotti lanciati più di re-

cente sul mercato, u-blox lo

scorso febbraio ha introdotto

il modulo NEO-M8U, la cui di-

sponibilità è prevista a par-

tire dal secondo trimestre di

quest’anno (da aprile è previsto

il rilascio di campioni del chip,

con una produzione in volumi

in programma da maggio). Su

NEO-M8U - un dispositivo che,

utilizzando la tecnologia UDR

(Untethered Dead Reckoning),

permette di migliorare la preci-

sione dei ricevitori GNSS (glo-

bal navigation satellite system)

- Elettronica Plus ha già dedica-

to ampio spazio online

( http:// elettronica-plus.it/u-blox-inno- va-i-sistemi-di-posizionamento- per-auto_81885/ )

.

Oltre a tale annuncio, va però

citata un’altra importante attività

di sviluppo tecnologico in cam-

po automotive.A ottobre dell’an-

no scorso risale infatti la notizia

della ulteriore collaborazione di

u-blox con Cohda Wireless, so-

cietà fornitrice di soluzioni nel

comparto C-ITS (cooperative

intelligent transport systems)

ed oggi totalmente focalizzata

sul mercato V2X (vehicle-to-

everything) e sulla tecnologia

per la ’connected car’. In so-

stanza CohdaWireless e u-blox

hanno concordato una licenza

d’uso del più recente modulo

V2X (MK5) di Cohda Wireless.

Al contempo, i prodotti potranno

far leva sulla forza di u-blox nel-

la produzione di qualità e nella

fornitura globale di componenti

automotive per il posiziona-

mento e le comunicazioni. Ciò

permetterà di rispondere alla

domanda, in rapida crescita, di

moduli V2X per i programmi di

sviluppo iniziale, dispiegamen-

to e collaudo dell’infrastruttura.

Dopo aver sviluppato il modulo

MK5, Cohda Wireless, ha spie-

gato il Ceo della società Paul

Gray, ha deciso di dare in licen-

za il progetto a u-blox, in modo

da potersi focalizzare sull’IP

software.

Dall’auto connessa

all’auto autonoma

Con l’introduzione del modulo

NEO-M8U, la società svizzera

u-blox ha portato le prestazioni

della tecnologia GNSS a nuovi

livelli. Ma gli orizzonti di

mercato si estendono anche

verso le soluzioni per abilitare

la tecnologia V2X

G

iorgio

F

usari

Il modulo NEO-

M8U di u-blox

[Fonte: u-blox]

L’approccio

tradizionale

nella

connettività

automotive

[Fonte: u-blox]

L’approccio

basato su TCU

[Fonte: u-blox]

T

ecnologie