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-
aprile
2016
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Il frutto della collaborazione, per
u-blox, si traduce in THEO-P1,
un compatto modulo transcei-
ver embedded ‘automotive-gra-
de’ studiato per facilitare lo svi-
luppo di elettronica per i sistemi
di comunicazione V2X. Il dispo-
sitivo, dichiara u-blox, indirizza
sia le attrezzature da installare
all’interno del veicolo (OBU - on
board unit), sia quelle delle in-
frastrutture stradali (RSU - road
side unit); fornisce prestazioni
comprovate ed è basato su link
radio a 5,9 GHz. Questa fre-
quenza corrisponde allo stan-
dard Wireless LAN (WLAN)
IEEE 802.11p, una tecnologia
Wi-Fi per comunicazioni wire-
less short-range bidirezionali.
THEO-P1 e ritenuto da u-blox
il modulo 802.11p più evoluto
al mondo, ed è progettato per
operare con i veicoli fino a ve-
locità di 250 km/h ed entro un
raggio di mille metri. Cohda Wi-
reless, secondo le dichiarazioni
ufficiali, continuerà ad offrire i
prodotti OBU e RSU MK5 nei
test e nelle implementazioni
V2X di basso-medio volume,
ma in futuro queste saranno
basate sul modulo THEO-P1.
Sempre in merito alle soluzioni
wireless per auto, ma con par-
ticolare riferimento alle TCU
(telematics control unit), l’of-
ferta di u-blox è improntata su
due linee fondamentali: una è
quella che segue l’approccio
tradizionale verso la connettivi-
tà in auto, e prevede lo svilup-
po di blocchi dedicati per ogni
singola funzione (connettività,
navigazione, safety); blocchi
che poi vengono, ciascuno, ot-
timizzati per costi e prestazio-
ni e rappresentano nella loro
area il ‘best-of-breed’. Questo
approccio consente di rendere
il sistema scalabile per mercati
e requisiti applicativi differenti,
di soddisfare diversi livelli di
safety, e di mantenere i costi a
livelli minimi, quando il veicolo
si deve produrre in numerose
varianti.
L’altra linea progettuale risulta
invece più integrata e prevede
la realizzazione di TCU in cui
l’unità centrale riunisce al pro-
prio interno tutti i dispositivi RF,
condividendo le funzionalità
all’interno del veicolo. Questo
tipo di approccio risulta conve-
niente, ad esempio, quando la
TCU deve essere un elemento
standard in tutti gli automez-
zi che compongono una flotta
aziendale.
L
e automobili ‘connesse’, che in
tv, quotidianamente, popolano
ogni campagna promozionale
sulle nuove vetture, promettono
di rappresentare solo l’inizio di
un trend tecnologico graduale,
che tende verso lo sviluppo e la
commercializzazione di veicoli
a guida autonoma, le cosiddet-
te ‘autonomous cars’. In questo
spazio, la società svizzera
u- bloxsi pone da tempo, con soli-
de competenze nelle tecnologie
di comunicazione radiomobile,
nelle tecnologie radio a corto
raggio e nelle tecnologie di po-
sizionamento basate su satelli-
te. Con un’offerta costituita da
chip e moduli per la tecnologia
wireless, a cui affianca servizi di
supporto, u-blox ha un modello
di business ‘fabless’ fondato sul-
la commercializzazione di pro-
dotti COTS (commercial of-the-
shelf) e possiede diversi centri
R&D concentrati in Europa.
Gli ultimi annunci
Tra i prodotti lanciati più di re-
cente sul mercato, u-blox lo
scorso febbraio ha introdotto
il modulo NEO-M8U, la cui di-
sponibilità è prevista a par-
tire dal secondo trimestre di
quest’anno (da aprile è previsto
il rilascio di campioni del chip,
con una produzione in volumi
in programma da maggio). Su
NEO-M8U - un dispositivo che,
utilizzando la tecnologia UDR
(Untethered Dead Reckoning),
permette di migliorare la preci-
sione dei ricevitori GNSS (glo-
bal navigation satellite system)
- Elettronica Plus ha già dedica-
to ampio spazio online
( http:// elettronica-plus.it/u-blox-inno- va-i-sistemi-di-posizionamento- per-auto_81885/ ).
Oltre a tale annuncio, va però
citata un’altra importante attività
di sviluppo tecnologico in cam-
po automotive.A ottobre dell’an-
no scorso risale infatti la notizia
della ulteriore collaborazione di
u-blox con Cohda Wireless, so-
cietà fornitrice di soluzioni nel
comparto C-ITS (cooperative
intelligent transport systems)
ed oggi totalmente focalizzata
sul mercato V2X (vehicle-to-
everything) e sulla tecnologia
per la ’connected car’. In so-
stanza CohdaWireless e u-blox
hanno concordato una licenza
d’uso del più recente modulo
V2X (MK5) di Cohda Wireless.
Al contempo, i prodotti potranno
far leva sulla forza di u-blox nel-
la produzione di qualità e nella
fornitura globale di componenti
automotive per il posiziona-
mento e le comunicazioni. Ciò
permetterà di rispondere alla
domanda, in rapida crescita, di
moduli V2X per i programmi di
sviluppo iniziale, dispiegamen-
to e collaudo dell’infrastruttura.
Dopo aver sviluppato il modulo
MK5, Cohda Wireless, ha spie-
gato il Ceo della società Paul
Gray, ha deciso di dare in licen-
za il progetto a u-blox, in modo
da potersi focalizzare sull’IP
software.
Dall’auto connessa
all’auto autonoma
Con l’introduzione del modulo
NEO-M8U, la società svizzera
u-blox ha portato le prestazioni
della tecnologia GNSS a nuovi
livelli. Ma gli orizzonti di
mercato si estendono anche
verso le soluzioni per abilitare
la tecnologia V2X
G
iorgio
F
usari
Il modulo NEO-
M8U di u-blox
[Fonte: u-blox]
L’approccio
tradizionale
nella
connettività
automotive
[Fonte: u-blox]
L’approccio
basato su TCU
[Fonte: u-blox]
T
ecnologie