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EON

ews

n

.

596

-

aprile

2016

22

spetto al dover continuamen-

te collegare un cavo ed eli-

mina il disagio e la spesa di

dover sostituire quelli ormai

consumati. Infine – e su que-

sto non possiamo che essere

tutti d’accordo – è semplice-

mente e irresistibilmente alla

moda.

Così, considerati gli indubbi

vantaggi della ricarica senza

fili, la domanda sorge spon-

tanea: qual è il motivo per cui

questa caratteristica che pia-

ce tanto alla gente non viene

fornita praticamente in ogni

nuovo prodotto elettronico?

Perché questa funzionalità

non viene adottata in modo

più rapido, più ampio e più

capillare?

Fino ad ora, la ricarica senza

fili (al momento parliamo so-

prattutto di induzione magne-

tica, anche se la tecnologia

basata sulla risonanza ma-

gnetica non è una prospetti-

va troppo remota) è rimasta

per lo più appannaggio delle

aziende più grandi e impor-

tanti, le cosiddette “Tier 1” –

ossia i marchi riconosciuti a

livello internazionale, come

quelli citati precedentemen-

te. Esiste una semplice spie-

gazione per questo fenome-

no: trasmettere e ricevere

potenza in assenza di cavi di

collegamento è una questio-

ne decisamente complessa.

Richiede, infatti, una com-

petenza ingegneristica di cui

molte aziende semplicemen-

te non dispongono al pro-

prio interno perché non ne

hanno mai avuto bisogno. In

secondo luogo, le aziende di

semiconduttori che, invece,

possiedono tale competen-

za e la necessaria esperien-

za – come IDT e pochi altri

concorrenti – hanno dedicato

le proprie risorse per suppor-

tare i clienti principali, ossia

quelli con i volumi più elevati,

nei loro progetti personaliz-

zati.

A riprova di ciò, abbiamo ri-

cevuto richieste e registrato

un certo interesse sull’argo-

mento da parte di una gran-

de varietà di aziende e per

uno spettro ancora più ampio

di applicazioni differenti. E

abbiamo dovuto rispondere

con un rifiuto, dicendo che,

purtroppo, non potevano for-

nire loro l’aiuto richiesto. Al-

meno fino ad ora.

Lo scorso agosto,

IDT

ha

presentato i kit di ricarica

senza fili da 5W destinati al

grande pubblico. Abbiamo

così reso la ricarica senza

fili alla portata di tutti, svilup-

pando schede preconfigu-

rate sia per il trasmettitore,

sia per il ricevitore, che gli

ingegneri possono integrare

facilmente nei loro progetti

esistenti per realizzare, in

poche ore di lavoro, un proto-

tipo funzionante. Tale facilità

di impiego, che rende questi

prodotti di immediato utilizzo,

ha ridotto significativamente

gli ostacoli alla loro adozio-

ne; non è più necessario che

i gruppi di progettazione ab-

biano maturato internamente

una competenza sulla ricari-

ca senza fili, poiché la par-

te più onerosa del lavoro di

sviluppo è già stata svolta da

IDT.

Oltre all’hardware, è disponi-

bile anche un’ampia gamma

di materiale di supporto: vi-

deo didattici, manuali utente,

linee guida su come calibra-

re il sistema di rilevamento di

corpi estranei (FOD: Foreign

Object Detection), istruzioni

e moduli di esempio per il

disegno delle schede, sche-

mi elettrici, distinte base di

B

isogna aspettare più di cen-

to anni da quando Tesla, fuo-

ri dai suoi laboratori di New

York, accese per la prima

volta le lampade elettriche

senza utilizzare cavi di col-

legamento, perché l’alimen-

tazione senza fili faccia final-

mente il proprio ingresso nel

mercato dei beni di consumo,

e affinché trovino spazio, su-

gli scaffali dei negozi, anche

prodotti elettronici in grado

di ricaricarsi senza richiede-

re fili o cavi di alcun genere.

All’inizio dello scorso anno,

infatti, gli analisti hanno defi-

nito il 2015 come l’”Anno del-

la ricarica senza fili”.

E, per molti versi, il 2015 si è

rivelato davvero tale. Questa

funzionalità emergente è sta-

ta integrata in alcuni prodotti

di punta nelle rispettive cate-

gorie, quali: gli smartphone

di Samsung, LG e di altre

marche, e dispositivi indos-

sabili come l’orologio Apple

Watch prodotto da Apple. La

capacità di effettuare una ri-

carica senza fili è stata inte-

grata anche in prodotti meno

scontati, come, ad esempio,

nei trasmettitori inseriti in al-

cuni mobili e lampade IKEA,

oppure in un modello di mo-

nitor Samsung. Il motivo è

chiaro? La ricarica senza

fili offre vantaggi evidenti: è

decisamente più comoda ri-

Il futuro della

ricarica senza fili

Le tappe fondamentali nello sviluppo dell’alimentazione senza fili sono state

poche e lontane l’una dall’altra. Il primo evento significativo risale al 1831,

quando Michael Faraday scoprì il fenomeno dell’induzione elettromagnetica

e un secondo momento importante si registrò verso la fine del 1800, quando

Nikola Tesla iniziò a condurre dei test sulla trasmissione di potenza tramite

accoppiamento induttivo o capacitivo. Da allora, non avvenne più nulla per

tutto il XX secolo

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