EON
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aprile
2016
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spetto al dover continuamen-
te collegare un cavo ed eli-
mina il disagio e la spesa di
dover sostituire quelli ormai
consumati. Infine – e su que-
sto non possiamo che essere
tutti d’accordo – è semplice-
mente e irresistibilmente alla
moda.
Così, considerati gli indubbi
vantaggi della ricarica senza
fili, la domanda sorge spon-
tanea: qual è il motivo per cui
questa caratteristica che pia-
ce tanto alla gente non viene
fornita praticamente in ogni
nuovo prodotto elettronico?
Perché questa funzionalità
non viene adottata in modo
più rapido, più ampio e più
capillare?
Fino ad ora, la ricarica senza
fili (al momento parliamo so-
prattutto di induzione magne-
tica, anche se la tecnologia
basata sulla risonanza ma-
gnetica non è una prospetti-
va troppo remota) è rimasta
per lo più appannaggio delle
aziende più grandi e impor-
tanti, le cosiddette “Tier 1” –
ossia i marchi riconosciuti a
livello internazionale, come
quelli citati precedentemen-
te. Esiste una semplice spie-
gazione per questo fenome-
no: trasmettere e ricevere
potenza in assenza di cavi di
collegamento è una questio-
ne decisamente complessa.
Richiede, infatti, una com-
petenza ingegneristica di cui
molte aziende semplicemen-
te non dispongono al pro-
prio interno perché non ne
hanno mai avuto bisogno. In
secondo luogo, le aziende di
semiconduttori che, invece,
possiedono tale competen-
za e la necessaria esperien-
za – come IDT e pochi altri
concorrenti – hanno dedicato
le proprie risorse per suppor-
tare i clienti principali, ossia
quelli con i volumi più elevati,
nei loro progetti personaliz-
zati.
A riprova di ciò, abbiamo ri-
cevuto richieste e registrato
un certo interesse sull’argo-
mento da parte di una gran-
de varietà di aziende e per
uno spettro ancora più ampio
di applicazioni differenti. E
abbiamo dovuto rispondere
con un rifiuto, dicendo che,
purtroppo, non potevano for-
nire loro l’aiuto richiesto. Al-
meno fino ad ora.
Lo scorso agosto,
IDTha
presentato i kit di ricarica
senza fili da 5W destinati al
grande pubblico. Abbiamo
così reso la ricarica senza
fili alla portata di tutti, svilup-
pando schede preconfigu-
rate sia per il trasmettitore,
sia per il ricevitore, che gli
ingegneri possono integrare
facilmente nei loro progetti
esistenti per realizzare, in
poche ore di lavoro, un proto-
tipo funzionante. Tale facilità
di impiego, che rende questi
prodotti di immediato utilizzo,
ha ridotto significativamente
gli ostacoli alla loro adozio-
ne; non è più necessario che
i gruppi di progettazione ab-
biano maturato internamente
una competenza sulla ricari-
ca senza fili, poiché la par-
te più onerosa del lavoro di
sviluppo è già stata svolta da
IDT.
Oltre all’hardware, è disponi-
bile anche un’ampia gamma
di materiale di supporto: vi-
deo didattici, manuali utente,
linee guida su come calibra-
re il sistema di rilevamento di
corpi estranei (FOD: Foreign
Object Detection), istruzioni
e moduli di esempio per il
disegno delle schede, sche-
mi elettrici, distinte base di
B
isogna aspettare più di cen-
to anni da quando Tesla, fuo-
ri dai suoi laboratori di New
York, accese per la prima
volta le lampade elettriche
senza utilizzare cavi di col-
legamento, perché l’alimen-
tazione senza fili faccia final-
mente il proprio ingresso nel
mercato dei beni di consumo,
e affinché trovino spazio, su-
gli scaffali dei negozi, anche
prodotti elettronici in grado
di ricaricarsi senza richiede-
re fili o cavi di alcun genere.
All’inizio dello scorso anno,
infatti, gli analisti hanno defi-
nito il 2015 come l’”Anno del-
la ricarica senza fili”.
E, per molti versi, il 2015 si è
rivelato davvero tale. Questa
funzionalità emergente è sta-
ta integrata in alcuni prodotti
di punta nelle rispettive cate-
gorie, quali: gli smartphone
di Samsung, LG e di altre
marche, e dispositivi indos-
sabili come l’orologio Apple
Watch prodotto da Apple. La
capacità di effettuare una ri-
carica senza fili è stata inte-
grata anche in prodotti meno
scontati, come, ad esempio,
nei trasmettitori inseriti in al-
cuni mobili e lampade IKEA,
oppure in un modello di mo-
nitor Samsung. Il motivo è
chiaro? La ricarica senza
fili offre vantaggi evidenti: è
decisamente più comoda ri-
Il futuro della
ricarica senza fili
Le tappe fondamentali nello sviluppo dell’alimentazione senza fili sono state
poche e lontane l’una dall’altra. Il primo evento significativo risale al 1831,
quando Michael Faraday scoprì il fenomeno dell’induzione elettromagnetica
e un secondo momento importante si registrò verso la fine del 1800, quando
Nikola Tesla iniziò a condurre dei test sulla trasmissione di potenza tramite
accoppiamento induttivo o capacitivo. Da allora, non avvenne più nulla per
tutto il XX secolo
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