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riferimento la sincronizzazione

degli investimenti negli organici

delle varie aree aziendali tra cui

l’adeguamento quantitativo e

qualitativo della struttura com-

merciale.

Anche questa necessita di fi-

gure professionali “chiave” e da

qui l’impiego di field application

engineer con lo scopo di affian-

care la struttura commerciale in

tutte le attività di pre-vendita e di

assistenza.

D:

Quali sono i settori appli-

cativi più promettenti?

R:Tra i settori applicativi più pro-

mettenti si farà sempre più spa-

zio la naturale estensione delle

moderne tecniche basate sul

Cloud Computing, l’IoT e i big

data, ovvero il Cognitive Com-

puting definito come l’insieme

dei sistemi informativi e appli-

cazioni che consentano di per-

cepire, comprendere e agire. Di

fatto il Cognitive Computing ci

proietterà verso quella che vie-

ne definita come Industry 4.0,

che rappresenta il passaggio

dal paradigma della produzione

centralizzata a quella decentra-

lizzata capovolgendo di fatto la

classica logica di produzione,

con macchinari e/o oggetti intel-

ligenti che comunicano e gesti-

scono in maniera indipendente i

processi interagendo con i mon-

di reali e virtuali.

D:

Quali sono i principali fat-

tori che distinguono la vostra

azienda rispetto ai concor-

renti?

R: Sicuramente i fattori che di-

stinguono in modo intangibile la

nostra realtà aziendale sono: il

nostro pensiero strategico, l’a-

dattabilità e la curiosità. È pro-

prio questa idea di difformità

che ci contraddistingue come

un’azienda protagonista della

trasformazione digitale da una

classica di tipo “follower”. Tutto

ciò ci permette di concentrar-

ci sulla crescita attraverso le

più moderne soluzioni e tec-

niche digitali. Al tempo stesso

spingiamo molto sullo sviluppo

attraverso una molteplicità di

strumenti e obiettivi concentran-

doci sempre sulla riduzione del-

lo skill shortage, sul processo

di gestione del cambiamento e

sulla collaborazione cross-fun-

zionale.

D:

Pur non avendo la sfera di

cristallo, quali sono le previ-

sioni sul lungo termine?

R:

I principali trend per il 2016

per la prima volta saranno rap-

presentati dell’evoluzione del

business e del comportamento

delle imprese e dei consuma-

tori.

Da cui scaturiscono diversi con-

cetti: l’azienda senza confini che

basa la forza lavoro sul concetto

di crowd source; il ruolo centrale

delle informazioni (data supply

chain) e dell’hardware nella sua

indispensabile scalabilità, por-

tabilità e modularità; l’importan-

za del software e delle applica-

zioni visti nell’ottica di un mondo

ormai digitale; la centralità della

resilienza architetturale (definita

come build to survive failure)

come perno per il non-stop bu-

siness e il disater recovery.

I quattro pilastri della trasfor-

mazione del business in digita-

le sono: lo sviluppo del mobile,

dei sistemi connessi e dei pa-

gamenti; lo sviluppo del social,

fino alla sharing economy; l’e-

voluzione del comportamento

del consumatore, sempre meno

fedele e sempre più attivo; l’af-

fermazione dell’IoT in tutti i

comparti. Evoluzioni importanti

si vedranno nel Cognitive Com-

puting e nella sua interazione

con la robotica; nell’intersezio-

ne tra IoT e sharing economy;

nel rafforzamento della supply

chain del dato. Altri trend che

guideranno l’evoluzione tecno-

logica del mercato IPC dei pros-

simi anni saranno rappresentati

da una miniaturizzazione più

spinta e dalla risposta alle nuo-

ve esigenze di sicurezza.

D:

Qual è la sua opinione ri-

guardo l’andamento del mer-

cato (rallentamento, crescita,

forte incremento…)?

R:

Il rapporto “Industrial PC

(IPC) Market: Trends & Op-

portunities (2015-2019)” di

Research and Markets ana-

lizza le opportunità potenziali

e le tendenze significative nel

settore IPC, fornendo un’ana-

lisi del dimensionamento del

mercato IPC e della sua futura

crescita basandosi sui risulta-

ti ottenuti nel periodo

2010-2014. Secondo

lo studio tale segmen-

to dovrebbe essere in

più rapida crescita per

i prossimi cinque anni,

grazie ai progressi tec-

nici ottenuti mediante

l’impiego di tecnologie

sempre più moderne.

Il rapporto mette in ri-

salto che nella produzione di

IPC il mercato EMEA dovreb-

be avere la maggiore quota di

mercato. Purtroppo lo scenario

italiano è ben diverso. Nel no-

stro Paese c’è oramai la con-

sapevolezza che per superare

la crisi creando nuova occupa-

zione sia necessario rilocaliz-

zare l’attività produttiva entro i

confini nazionali. Sicuramente

il deprezzamento dell’euro ri-

spetto al dollaro che si è stabi-

lizzato per tutto il 2015 contri-

buirà a stimolare l’esportazione

dei prodotti e sistemi Made in

Italy. Grazie a questo per tutto

il 2015 si è percepito un miglio-

ramento marginale dell’anda-

mento del mercato dando ad

aziende come la nostra mag-

giore fiducia per il 2016.

D:

Quali sono le principali

strategie adottate dalla vo-

stra società sul breve/medio

periodo per soddisfare al

meglio le richieste di questo

mercato?

R:

Intellisystem Technologies

da

sempre ha investito in maniera

rilevante, rispetto alla sua di-

mensione, in attività di R&S. Nel

breve/medio periodo ci si deve

focalizzare sempre più sul con-

cetto di ‘Open Source Automa-

tion’, ovvero l’automazione ba-

sata su software Open Source

e infrastrutture tecnologiche

‘Open Standard’ pun-

tando verso l’integra-

zione di queste nuove

tecniche con strumenti

di sviluppo software

standard al fine di ren-

derli sempre più flessi-

bili e soprattutto facili

da usare.

Bisogna anche sem-

pre porre maggiore at-

tenzione alle potenzialità offerte

dal digitale per innovare servizi,

prodotti e processi, attraverso il

ricorso al web, al cloud compu-

ting, all’IOT, ai big data e a tutte

le nuove applicazioni siano esse

in rete e in mobilità.

D:

In che modo state imple-

mentando queste strategie

(stipula di accordi/collabo-

razioni, nuove acquisizioni,

investimento in attività di ri-

cerca e sviluppo, in risorse

umane…)?

R:

Intellisystem Technologies,

come tutte le altre aziende ita-

liane, si trova di fronte a una

sfida importante: colmare il gap

digitale facendo leva sul pro-

prio team di ricerca e sviluppo

per portare sul mercato la vera

innovazione. Lo sforzo maggio-

re è quello di adottare diverse

strategie senza mai perdere di

EON

ews

n

.

594

-

febbraio

2016

23

P

arola

alle

aziende

CRISTIAN

RANDIERI

A

cura

della

redazione

Intellisystem Technologies

Intervista a Cristian Randieri

( randieri@intellisystem.it

– @C_Randieri,

https://www.linkedin.com/in/cristianrandieri

), PhD, presidente & Ceo

COMPUTER INDUSTRIALI