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P

arola

alle

aziende

26

alla base del traliccio. Inizial-

mente, si utilizzava esclusi-

vamente strumentazione da

banco, costosa e pesante,

Anritsu, ha sviluppato la pri-

ma versione portatile nei primi

anni ‘90, chiamata Site Master

che è diventato per antonoma-

sia il nome dell’oggetto.

Questi sono stati i nostri due

principali contributi ai due

maggiori trend tecnologici del-

le telecomunicazioni

moderne, ovvero la

fibra e il radiomobile.

D:

Pur non avendo

la sfera di cristallo,

quali sono le previ-

sioni sul lungo ter-

mine?

R:

Noi siamo un’a-

zienda giapponese-america-

na e siamo sempre impegnati

nella ricerca di soluzioni in-

novative che addirittura anti-

cipino l’avvento delle nuove

tecnologie. Un trend impor-

tante che ora vediamo è la

virtualizzazione delle rete e

in particolare delle anten-

ne. Questo concetto archi-

tettonico rappresenta una

discontinuità tecnologica:

dopo trent’anni cambierà

notevolmente il panorama

tecnologico e di conse-

guenza le strategie di te-

sting in campo. In ogni ca-

so la richiesta di strumen-

tazione da campo rimarrà

sostenuta”.

D:

Quali sono i settori appli-

cativi più promettenti?

R:

Il 4G e il 5G sono già il

futuro, così come la fibra. Gli

operatori, i vendor di appa-

rati vogliono portare la fibra

in ogni casa e la rete radio-

mobile ad avere una banda

sufficientemente larga per

applicazioni di mobilità. Que-

sti sono e rimarranno i trend

tecnologici più importanti dei

prossimi anni.

Per quanto riguarda il 5G,

nonostante lo standard non

sia ancora stato definito, pos-

siamo già dire che vi saranno

molte più antenne installate e

molte più frequenze utilizza-

te, per supportare un numero

di dispositivi connessi molto

più elevato: non più solo es-

seri umani che comunicano,

ma anche “oggetti”, ovvero la

Internet of Things (IoT). Nel

2020 si prevedono dai 20 ai

60 miliardi di dispositivi con-

nessi (a seconda delle stime),

in confronto ai 5-6 di oggi.

Questo dà la percezione del-

la complessità che

bisognerà gestire e

della opportunità che

potranno nascere per

chi opera nel settore,

compresi i produttori

di Strumenti e Sistemi

di Misura.

Voglio citare un altro

ambito interessante

che è quello dei data center,

e l’enorme quantità di dati che

vengono gestiti. Il mercato più

importante per noi è quello

dello sviluppo di interfacce ad

altissima velocità , che sono

sempre più richieste in questi

centri. Si tratta di interfacce e

tecnologie diverse da quelle

utilizzate sulle dorsali di co-

municazione, anche se le ve-

locità di trasmissione sono le

stesse, in quanto qui si parla

di connessioni di pochi me-

tri o addirittura su bus o su

scheda. Alcune di queste tec-

nologie sono anche utilizzate

in versione più economica

anche nell’ambiente casa-

lingo (esempio connessioni

telefono-PC). Qui non si parla

di strumentazione portatile,

ma questo rappresenta sicu-

ramente un trend tecnologico

significativo nei prossimi anni.

Anritsu

Intervista a Riccardo Rossetti, EMEA direct sales director

D:

Qual è la sua opinione

riguardo all’andamento del

mercato (rallentamento,

crescita, forte incremen-

to…?)

R:

Il trend tecnologico è quel-

lo di rimpicciolire le dimen-

sioni degli strumenti (a parità

di funzionalità) e diminuirne

i consumi per poterli imple-

mentare all’interno di

form

factor

portatili alimentati a

batteria. Questa, in genera-

le, è sempre stata la richiesta

del mercato di chi lavora in

campo e non in laboratorio.

Operatori di rete e installatori

cercano di ridurre il numero

di strumenti che utilizzano,

magari inserendo funzionalità

accessorie nella rete, ma un

certo numero di test in cam-

po va comunque fatto, e la

strumentazione portatile ren-

de questo possibile e meno

gravoso.

Per i produttori, dunque, met-

tere a disposizione strumen-

tazione dalle dimensioni più

contenute è sicuramente un

must. Per tutte queste ragioni,

a mio avviso, il mercato del-

la strumentazione portatile è

stabile, con oscillazioni lega-

te ai picchi di installazione di

nuove tecnologie. Lo definirei

un mercato ‘flat’ sul medio ter-

mine, ma molto solido.

D:

In che modo state imple-

mentando queste strategie

(stipula di accordi/collabo-

razioni, nuove acquisizioni,

investimento in attività di ri-

cerca e sviluppo, in risorse

umane…)?

R:

Anritsu

ha fatto della porta-

bilità uno dei suoi

elementi strate-

gici. Negli ultimi

venticinque anni,

contenere le di-

mensioni e svilup-

pare prodotti inno-

vativi da utilizzare

sul campo è sem-

pre stato il nostro

focus. Per primi

abbiamo sviluppa-

to l’O.T.D.R. (op-

tical time-domain

reflectometer) in

versione “mini” (3 kg) e poi

“micro” (<1 kg), uno strumen-

to che permette di analizzare

una tratta in fibra ottica, ese-

guendo la misura da una sola

estremità dell’impianto. Que-

sto dispositivo, che una volta

era pesante e ingombrante

e utilizzato pricipalmente in

laboratorio, negli anni ‘90 è

diventato impellente poterlo

utilizzare sul campo a causa

della massiccia installazione

di fibra ottica, e Anritsu per

prima ne ha sviluppato la ver-

sione portatile.

Questa è la nostra anima

‘giapponese’. Ricordo che

Anritsu ha due anime, una

giapponese e una americana,

a seguito di un’acquisizione

avvenuta nel passato. Quella

americana ha fatto la stessa

operazione per quanto riguar-

da la tecnologia radiomobile,

con gli analizzatori di reti vet-

toriali (VNA – Vector Network

Analyzer) utilizzati per testare

e validare l’installazione del

cavo che collega l’antenna alla

vera e propria stazione posta

STRUMENTAZIONE PORTATILE

RICCARDO

ROSSETTI

EON

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-

febbraio

2016

Site Master MT8212E

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Mini OTDR

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