L
o scorso anno, il premio No-
bel per la fisica è stato asse-
gnato a tre ricercatori giappo-
nesi, Isamu Akasaki, Hiroshi
Amano e Shuji Nakamura, per
il loro contributo alla realizza-
zione dei LED ad alta lumino-
sità che stanno rivoluzionan-
do il mondo dell’illuminazione.
Nel corso della
‘Nobel Lecture ’che si tiene tradizionalmente
dopo la consegna del premio,
Shuji Nakamura ha ripercorso
i vari passi dell’evoluzione tec-
nologica che ha permesso di
innalzare i rendimenti dei LED
in luce bianca al punto tale
da renderli idonei all’impiego
in ambito illuminotecnico. Ad
essere oltremodo interessan-
te è stata l’ultima slide della
sua presentazione: “Il bianco
dei LED è ottimo, ma il bian-
co del laser è ancora meglio!”.
Nakamura ha brevemente ac-
cennato alle ricerche in atto
presso la
UCSB (University of California Santa Barbara)per produrre luce bianca per
mezzo di una striscia di fosfo-
ri illuminata da luce laser blu.
Con questa tecnologia, l’e-
quivalente di una lampada a
incandescenza da 60 W (che
richiederebbe 28 mm
2
in for-
ma di LED) occuperebbe solo
0.3 mm
2
sul die.
L’approccio adottato dai ricer-
catori in UCSB è un adatta-
mento dell’attuale tecnologia
LED: la luce blu generata dal
laser viene diretta su un’op-
portuna combinazione di fo-
sfori per essere convertita in
componenti a risultante bian-
ca (per l’occhio umano).
Ma questo non è l’unico modo
per produrre luce laser bian-
ca: già nel 2011, i ricercatori
dei
Sandia National Labsave-
vano ottenuto luce di elevata
qualità cromatica mescolan-
do fasci di diversa lunghezza
d’onda provenienti da quattro
diversi diodi laser. Una dimo-
strazione di principio, questa,
che ha permesso di verificare
che la luce prodotta dai laser
può essere impiegata nell’illu-
minazione di ambienti.
Quello che ancora mancava
era un dispositivo monoliti-
co in grado di produrre luce
bianca in maniera ‘nativa’,
ossia senza dover ricorrere
a sorgenti multiple o a una
conversione per mezzo di fo-
sfori. Si tratta di un problema
di non facile risoluzione per-
ché per generare le diverse
lunghezze d’onda necessa-
rie servono combinazioni di
materiali semiconduttori con
passi reticolari così diversi tra
loro da comportare un’ecces-
siva introduzione di difetti nel
reticolo cristallino.
Nell’articolo
“ A monolithic whi- te laser ”, pubblicato lo scorso
27 luglio su
Nature Nano- technology ,i ricercatori dell
’ A- rizona Statehanno illustrato
una promettente soluzione a
questo problema realizzando
un singolo dispositivo monoliti-
co a semiconduttore capace di
produrre luce laser in grado di
coprire l’intero spettro visibile.
A rendere possibile tutto ciò
è stata un’innovativa tecno-
logia di accrescimento dei
nanomateriali che permette
di controllare in maniera indi-
pendente la composizione, la
morfologia e, di conseguenza,
i gap interbanda di una lega
quaternaria di zinco, cadmio,
zolfo e selenio (ZnCdSSe). Il
cuore del dispositivo è costi-
tuito da uno strato nanome-
trico di tale lega, suddiviso in
segmenti dotati di diverse pro-
prietà ma comunque in grado
di coesistere tra loro senza
introdurre eccessivi difetti re-
ticolari. I segmenti con una
maggior percentuale di cad-
mio e selenio emettono luce
rossa, quelli con predomi-
nanza di cadmio e zolfo luce
verde, e quelli ricchi di zinco
e zolfo luce blu. Modulando
opportunamente l’emissione
di ciascun segmento diventa
possibile coprire circa il 90%
dello spettro visibile, ossia
oltre il 70% di colori in più
rispetto alle soluzioni di uso
tradizionale. L’intervallo di lun-
ghezze d’onda generabili è di
191 nm, ossia circa due terzi
della larghezza di banda dello
spettro visibile. Combinando
tra loro le diverse componenti
si produce infine luce bianca.
Il prototipo realizzato all’Uni-
versità dell’Arizona è comun-
que solo una prova di prin-
cipio, in quanto al momento
richiede una sorgente laser
esterna per l’illuminazione
della nanostriscia ZnCdSSe.
Rimane comunque il fatto
che è stata aperta una nuova
strada – quanto percorribile
sarà solo il tempo a stabilirlo
– verso una nuova concezio-
ne dell’illuminazione allo stato
solido.
EON
ews
n
.
589
-
settembre
2015
3
M
assimo
G
iussani
T
erza
P
agina
Realizzato il primo laser a semiconduttore
monolitico in grado di emettere luce bianca
Laser,
il futuro
dell’illuminazione
Fonte:
Arizona State
University