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la sfida concorrenziale si fa

quindi sempre più comples-

sa. Come affrontarla, lo rac-

contano tre EMS italiani.

EAS, Angelino Grendene,

responsabile Ufficio Ac-

quisti

EAS

è un’azienda di medie

dimensioni con circa 120

collaboratori diretti e con un

indotto di circa altrettanti. I

servizi che EAS può offrire

sono: la consulenza iniziale,

la progettazione, la fornitura

dei materiali, l’assemblag-

gio sia SMT che PTH, il col-

laudo sia in-circuit sia fun-

zionale su varie piattaforme

automatiche, il burn-in, ana-

lisi con X-Ray, la tropicaliz-

zazione, la gestione logisti-

ca e l’eventuale assistenza

post-vendita. A ciò si ag-

giungono l’assemblaggio e il

confezionamento di apparati

elettronici, elettromeccanici

ed elettropneumatici, così

da fornire un semilavorato

o un prodotto finito sempre

più completo,

finanche all’im-

b a l l a g g i o d i

cartone perso-

nalizzato per il

cliente e pronto

per essere spe-

dito direttamen-

te al grossista

piuttosto che all’

end-user del committente. I

settori su cui opera l’azien-

da sono svariati ma quelli

maggiormente interessanti

sono UPS (gruppi di con-

tinuità), welding machines,

condizionamento, domotica,

elettromedicale, ferrovia-

rio, fotovoltaico, beverage

distributor, controlli motori

e così via. Il grosso della

produzione viene realizzato

per aziende del centro nord

Italia e circa un 25% tra

Svizzera, Francia, Germa-

nia, Slovacchia e Polonia.

EONEWS:

A vostro pare-

re, in una situazione di

mercato molto frenato e

contrassegnato da una

concorrenza sempre più

aggressiva delle gran-

di aziende internazionali,

quali strategie possono

seguire gli EMS italiani ed

europei per non perdere

profittabilità

?

GRENDENE:

La recente ri-

valutazione del dollaro sta-

tunitense ha già

in parte contri-

buito a far per-

dere competiti-

vità alle grosse

aziende del far-

east, ma indub-

biamente i punti

di forza dei pla-

yer italiani di di-

M

entre nelle produzioni a

volume i fornitori EMS euro-

pei non possono avere voce

in capitolo rispetto ai grandi

produttori asiatici, il loro ruo-

lo resta importante in quan-

to fornitori di piccole/medie

quantità di prodotti di qualità

elevata e di servizi speciali-

stici come il design e lo svi-

luppo, i servizi after market

e il supporto alla catena di

fornitura. Uno studio di

Frost & Sullivan

sul mercato tede-

sco stimava che al 2020 il

supporto degli EMS alla ca-

tena di fornitura industriale

avrebbe raggiunto il 20% del

valore complessivo e che la

quota dei servizi di design

sul ricavo totale degli EMS

sarebbe cresciuta dal 5,5%

nel 2010 al 15% nel 2020,

mentre quella dei servizi af-

termarket avrebbe raggiunto

il 10%, sempre nel 2020.

Questi trend di lungo pe-

riodo sono piuttosto rassi-

curanti; tuttavia, nel breve,

gli andamenti congiunturali

dell’economia europea ral-

lentano anche il business

degli EMS. Secondo quan-

to diffuso da

Reportlinker

lo scorso gennaio, infatti, la

crescita dei fornitori di servi-

zi di elettronica in Europa è

stata molto limitata nel 2014

e l’effetto stagnazione conti-

nuerà anche nel 2015. Il fat-

turato totale a fine anno do-

vrebbe attestarsi sui 26,07

miliardi di euro, di cui 15,11

miliardi sono appannaggio

delle aziende dell’Europa

Centrale e Orientale (CEE)

insieme a Medio Oriente e

Nord Africa (MENA) e 10,95

miliardi sono prodotti dai Pa-

esi Occidentali.

Nei tre anni dal 2016 al

2018, la crescita dovreb-

be infine prendere un certo

slancio per cui, entro il ter-

mine del periodo si dovreb-

be giungere a 27,81 miliardi

di euro, con il gruppo di Pa-

esi CEE/MENA in crescita al

tasso medio annuo del 2,4%

nel periodo di osservazio-

ne 2013-2018, per un valo-

re finale di 16,27 miliardi, e

quelli occidentali in crescita

dell’1,4% medio annuo, per

un valore di 11,55 miliardi

nel 2018.

La concentrazione del bu-

siness, già piuttosto accen-

tuata, aumenterà ancora

per effetto della pressione

al ribasso dei prezzi. Si deve

ricordare che i tre colossi

mondiali

Foxconn

,

Flextro- nics

e

Jabil

nel 2013 dete-

nevano il 44% dei ricavi nei

paesi dell’Europa Centrale

e Orientale e che i primi 97

EMS europei (compresi i tre

global player) avevano l’80%

delle vendite; questi 97, inol-

tre, rappresentano solo il

10% del totale delle imprese

coinvolte nel business.

I settori più interessanti per

gli EMS dell’Europa Occi-

dentale sono controllo &

strumentazione, industriale,

medicale, difesa & aerospa-

zio, automotive e energia,

e in particolare le energie

rinnovabili. Nell’area centro-

orientale, invece, il focus re-

sta sulla capacità di attrarre

dai Paesi occidentali le pro-

duzioni di assemblaggi elet-

tronici high mix con volumi

medio-bassi.

Per i piccoli-medi produttori

R

eport

EMS in Italia

L’ottimizzazione dei costi

continua a spingere la

progressiva esternalizzazione

di varie parti dei processi di

progettazione e produzione

degli OEM a tutto vantaggio

dei fornitori di servizi di

elettronica, EMS

F

rancesca

P

randi

10

Oggi c’è

sempre più

sinergia

con il cliente

EON

ews

n

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-

settembre

2015