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EON

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.

580

-

novembre

2014

4

H

i

-

tech

&

finanza

O

ttantasette miliardi nel terzo

trimestre 2014. Con questo

giro d’affari l’industria dei se-

miconduttori mette a segno

una crescita del 5,7% rispet-

to al trimestre precedente e

dell’8 per cento rispetto allo

stesso periodo dello scor-

so anno. Secondo gli ultimi

dati diffusi dalla

Semicon- ductor Industry Association

,

l’influente

organizzazione

americana, il settore gode

insomma di ottima salute. In

particolare le vendite registra-

te nel solo mese di settembre

sono state pari a 29

miliardi (+8%) con-

tro 26,9 miliardi re-

gistrati nello stesso

periodo di un anno

prima. “Lungo tutto il

terzo trimestre 2014,

le vendite globali di

semiconduttori resta-

no forti” ha spiegato

Brian Toohey, presi-

dente e amministra-

tore delegato di Se-

miconductor Industry

Association, sugge-

rendo che c’è ottimismo sul

tasso annuale di crescita del

comparto. “L’industria è riu-

scita a inanellare sette mesi

consecutivi di crescita – ha

proseguito il top manager sta-

tunitense – rispetto allo scor-

so anno la crescita è stata

superiore in tutte le categorie

di prodotti dei semiconduttori

con le Dram e le Analog che

guidano la riscossa del com-

parto”. A livello geografico, su

base mensile le vendite han-

no segnato un forte recupero

dell’America con un tasso di

crescita del 2,8%. Bene anche

tutta la regione Asia-Pacifico,

mentre stentano a ripartire il

Vecchio Continente (-0,1%)

e il Giappone (-1,3%). Guar-

dando però il trend rispetto

allo scorso anno si possono

registrare ovunque segnali

positivi. Salvo che in Giappo-

ne dove il dato segnala un ral-

lentamento del 3,7 per cento.

Se infatti la regione

Asia-Pacifico cresce

del 12%, quella eu-

ropea segna un mi-

glioramento del 7,9

per cento e l’Ameri-

ca del 3,7 per cento.

L’ottimismo di SIA

non è tuttavia com-

pletamente condiviso

sui mercati finanziari.

In particolare, l’uffi-

cio studi della banca

d’affari

Nomura

se-

gnala che nel settore

della produzione di chip resta

“una combinazione di doman-

da debole e scorte elevate”

che secondo l’opinione degli

analisti potrebbe intaccare le

attese per il primo trimestre

del prossimo anno.

Non solo. Per gli esperti del-

la banca Nomura c’è anche

il rischio che l’incremento

del 10-15% atteso nel 2015

possa dover essere rivisto al

ribasso.

Le scorte elevate rischiano

in particolare di essere un

fardello per il comparto au-

tomotive, networking e più

in generale per l’insieme del

settore industriale. Non ci do-

vrebbero essere problemi in-

vece per il settore di pc, tablet

e smartphone che continuano

a essere in ottima forma.

Il fatturato di Nokia

riprende a crescere

Chip

alla riscossa

Per SIA, il comparto

cresce nel terzo

trimestre 2014 dell’8%

rispetto allo stesso

periodo di un anno

fa. Ma per gli analisti

di Nomura ci sono

ancora dei rischi legati

all’aumento delle

scorte

E

lena

K

irienko

F

ederico

F

ilocca

Nokia

torna a squillare, ma

senza il business dei telefo-

nini e smartphone, ceduto a

Microsoft

lo scorso aprile per

la cifra di 5,33 miliardi di euro.

Nel terzo trimestre del 2014, il

fatturato del colosso finlandese

ha finalmente ripreso a cresce-

re, cosa che non accadeva dal

lontano 2011, grazie al buon

andamento delle tre divisioni

rimaste: infrastrutture di rete

(Nokia Networks), mappe stra-

dali (Here) e ricerca e sviluppo

(Nokia Technologies). Ma le

buone notizie non si fermano

qui. Il gruppo guidato da Ra-

jeev Suri ha anche riagguanta-

to l’utile, dopo la perdita di 26

milioni del secondo trimestre

di quest’anno, e soprattutto ha

rivisto al rialzo le precedenti sti-

me sui conti dell’intero 2014. A

livello di risultato netto, bisogna

precisare che il terzo trimestre

dell’anno in corso è stato in-

fluenzato da due elementi stra-

ordinari di segno opposto. Uno

positivo da 2,1 miliardi relativo

ai benefici fiscali legati alle atti-

vità in Germania e in Finlandia.

L’altro negativo per complessivi

1,5 miliardi che si riferisce, in-

vece, alla svalutazione dell’av-

viamento della divisione map-

pe, ora valutata 2 miliardi, e agli

effetti fiscali connessi a questa

perdita di valore. Tornando, al

fatturato del periodo giugno-

settembre di quest’anno, un

contributo decisivo alla crescita

del 13% su base annua, è ar-

rivato dal business delle infra-

strutture di rete che pesa per

quasi il 90% sui ricavi totali di

Nokia. In particolare, questa di-

visione ha beneficiato del balzo

delle vendite negli Stati Uniti e

in Cina, in progresso rispetti-

vamente del 53 e del 38% su

base annua, ma anche della

crescita a doppia cifra delle

entrate in Europa, Africa e Me-

dio Oriente, guadagnando così

quote di mercato a spese della

svedese

Ericsson

e di

Huawei

.

Nel Nord America, il gruppo fin-

landese sta provvedendo a raf-

forzare la rete quarta genera-

zione, cioè il 4G, dell’operatore

di telefonia Sprint mentre nel

paese della Grande Muraglia è

stato recentemente firmato un

contratto con China Mobile del

valore di 970 milioni di dollari.

Contratto, che prevede la for-

nitura delle infrastrutture per la

rete 4G, ma anche i software

e i servizi connessi per tutto il

2015. Sul fronte borsistico, No-

kia ha guadagnato oltre il 20%

da inizio anno, nonostante le

recenti turbolenze sulle piaz-

ze finanziarie internazionali. E

mentre 14 dei 40 analisti inter-

rogati da Bloomberg ritengono

che le quotazioni del gruppo

guidato da Suri abbiano an-

cora ampi margini di crescita,

15 sono convinti che a questi

prezzi il titolo sia correttamen-

te valutato e 11 che sia giunto

il momento di vendere. Quello

che sembra ormai certo è che

il peggio è alle spalle, è che an-

che se con qualche difficoltà ed

enormi sacrifici Nokia sembra

riuscita a reinventare nuova-

mente se stessa.

Dal lontano 2011 il

gruppo guidato da Rajeev

Suri non registrava un

aumento dei ricavi che

sono stati trainati dalla

divisione reti. Il colosso

finlandese ha beneficiato

dei grossi investimenti

degli operatori di telefonia

mobile negli Stati Uniti e

in Cina. Da inizio anno,

le quotazioni del titolo in

Borsa sono aumentate di

oltre il 20%, a conferma

che il peggio è ormai alle

spalle

Rajeev Suri,

Ceo di Nokia

Brian Toohey,

presidente e

amministratore

delegato di

Semiconductor

Industry

Association