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uest’anno il
premio Nobel per la fisicaè stato assegna-
to a tre ricercatori giapponesi,
Isamu Akasaki, Hiroshi Amano
e Shuji Nakamura, per il loro
contributo alla realizzazione del
LED a luce blu. La rilevanza
dell’invenzione consiste nell’a-
ver reso possibile la genera-
zione efficiente di luce bianca
per esigenze di illuminazione
diretta o nella retroilluminazio-
ne di schermi a cristalli liquidi,
in particolare quelli sottili e dai
consumi ridotti che si trovano
nei dispositivi portatili. I LED in
luce bianca sono tipicamente
LED blu che impiegano fosfori
gialli per convertire una parte
della luce emessa e dar luogo a
una sovrapposizione complessi-
vamente bianca. Un altro modo
per ottenere lo stesso risultato,
più costoso ma con la possibili-
tà di controllo diretto sulla com-
posizione spettrale della luce
prodotta, consiste nell’utilizzare
terne di LED nei tre colori pri-
mari (rosso, verde e blu).
I LED bianchi offrono un ottimo
rendimento di conversione ri-
spetto alle fonti di illuminazione
tradizionale (nel migliore dei
casi si parla di oltre 300 lumen
per watt di potenza elettrica,
contro 100 lm/W delle lampa-
de a fluorescenza e 16 lm/W di
quelle a incandescenza), hanno
un’elevata durata (stimabile in
100 mila ore) e occupano una
frazione dello spazio delle lam-
pade tradizionali. Le
fonti LED trovano
applicazione negli
smartphone,
nei
tablet, nei monitor e
negli schemi televi-
sivi, e più in genera-
le come sorgenti lu-
minose di ogni tipo,
dalle torce elettriche
alle strisce LED de-
corative, dai fanali per auto alle
lampade per illuminazione civile,
commerciale e industriale. La
ricerca premiata con il Nobel è
inoltre alla base dei LED in luce
ultravioletta, impiegati nei siste-
mi di sterilizzazione dell’acqua
potabile, e dei laser a semicon-
duttore in luce blu che si trovano
in ogni lettore Blu-Ray.
La tecnologia produttiva deve
ancora risolvere alcuni problemi
relativi al contenimento dei difet-
ti dei cristalli di nitruro di gallio
(GaN) e alla piena compren-
sione del fenomeno di ‘droop’
che limita il rendimento alle alte
potenze, ma questo Nobel arri-
va comunque in un momento in
cui i LED cominciano finalmente
a farsi strada tra le applicazioni
illuminotecniche.
Il mercato dei LED in luce bian-
ca rappresenta ancora una pic-
cola frazione dell’intero mercato
dell’illuminazione, ma il trend è
quello di una crescita inarresta-
bile. Nelle parole del comitato
della Reale Accademia delle
Scienze Svedese, “il XX secolo
è stato illuminato dalle lampade
a incandescenza, il XXI secolo
sarà illuminato dalle lampade
LED”. Secondo un recente stu-
dio di
NPD DisplaySearch ,la
domanda di LED per applica-
zioni di retroilluminazione è de-
stinata a contrarsi dopo il 2014
eppure, nonostante questo, le
vendite di chip LED sono desti-
nate a crescere, trascinate dalla
richiesta di illuminazione LED da
parte del settore consumer. Glo-
balmente, nel 2013 le vendite
di LED per illuminazione hanno
mosso un fatturato di 1,1 miliardi
dollari, una cifra destinata a rag-
giungere 3,4 miliardi di dollari nel
2017. Sempre secondo gli ana-
listi di DisplaySearch, nel 2012
la penetrazione dei LED nel
mercato dell’illuminazione era di
appena il 5% ma è destinata a
raggiungere il 26% entro il
2016.
Tra le motivazioni che han-
no portato all’assegnazione
del Nobel ha pesato anche
il risparmio di energia elet-
trica che il passaggio alle
ben più efficienti lampade a
LED porterà a livello mon-
diale. L’illuminazione è infatti
responsabile del 20-30%
del consumo globale di energia
elettrica: il più alto rendimento
dei LED può far contrarre que-
sta percentuale fino al 4%, con
grande risparmio in termini eco-
nomici e di riduzione nelle emis-
sioni di gas serra.
Non solo, ma le lampade a LED,
con il loro basso consumo, si
prestano naturalmente a essere
alimentate da semplici sistemi
costituiti da celle solari e batterie
ricaricabili, come se ne possono
trovare in tutte quelle zone dei
Paesi in via di sviluppo non rag-
giunte dalla rete elettrica.
Dato che ci sono circa 1,2 mi-
liardi di persone che non hanno
accesso ad alcuna forma di luce
elettrica, l’invenzione di Akasaki,
Amano e Nakamura è letteral-
mente in grado di portare la luce
alle masse. Alfred Nobel se ne
sarebbe compiaciuto.
EON
ews
n
.
580
-
novembre
2014
3
M
assimo
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iussani
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erza
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agina
Il Nobel per la fisica 2014 è andato agli inventori
del LED blu, componente essenziale nell’illumi-
nazione e nella retroilluminazione a LED
L’illuminazione
si tinge di blue
Fonte: Reale Acca-
demia Svedese delle
Scienze