DRIVING LED
ingresso a 230 V AC), ma i principi base restano gli stessi.
Le topologie DACD per i driver LED solitamente rientra-
no in una delle due configurazioni riportate in figura 1,
ciascuna delle quali ovviamente evidenzia pregi e difetti.
In entrambi i casi, questo approccio consente di imple-
mentare una soluzione su scheda singola, mentre una so-
luzione basata su SMPS richiede il ricorso a due schede. La
topologia DACD di tipo shunt prevede un unico integrato,
con conseguente riduzione del costo della BOM (Bill of
Material). Essa ha anche il vantaggio di essere scalabile con
semplicità, sebbene le prestazioni termiche risultino relati-
vamente modeste. La topologia di tipo bypass, per contro,
tende a utilizzare più chip, con conseguente incremento
del costo della BOM. Quest’ultimo approccio, comunque,
risulta più adatto in tutte quelle applicazioni che prevedo-
no più stringhe di LED. Sebbene la scalabilità sia limitata
rispetto all’altra topologia, le prestazioni sono migliori, con
una distorsione armonica totale (THD – Total Harmonic
Distortion) che risulta tipicamente inferiore al 10%, rispet-
to al 30% circa della topologia di tipo shunt. Anche se que-
ste topologie DACD rappresentano una significativa evolu-
zione rispetto all’approccio tradizionale basato su SMPS,
non sono ancora la soluzione ideale per l’alimentazione
delle moderne applicazioni che fanno ricorso ai LED. At-
tualmente è disponibile sul mercato un certo numero di so-
luzione DACD basate su circuiti integrati, anche se possono
essere migliorate in termini di regolazione di linea, presta-
zioni termiche, resistenza alle sovratensioni transitorie (sur-
ge), capacità di variazione della luminosità (dimming) e co-
sti. Nella figura 2 è riportata la modalità di funzionamento
base di una soluzione DACD. Nel momento in cui il valore
della tensione della linea AC si sposta lungo la semi-onda, i
commutatori all’interno del circuito integrato convogliano
le correnti (ILEDn) che illuminano ciascun LED. In ogni
caso, questo approccio lineare
alla commutazione evidenzia
uno svantaggio principale,
rappresentato dall’elevato va-
lore di THD.
Un’idea decisamente
“brillante”
Una delle più recenti solu-
zioni introdotta sul mercato
è rappresentata dall’inte-
grato NCL30170 di ON Se-
miconductor. Basato su una
topologia di tipo shunt, esso
assicura tutti i vantaggi di
questo approccio descritti in
precedenza, incluso il fatto
di essere una soluzione ba-
VII
LIGHTING 16 -
MARZO 2018
Fig. 2
– Principio di funzionamento di una soluzione DACD e relativo schema circuitale
Fig. 3
– L’integrato NCL30170 è una soluzione
DACD di tipo shunt a singola uscita in grado di
supportare più stringhe di LED