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COMM

WIRELESS CHARGING

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- ELETTRONICA OGGI 464 - SETTEMBRE 2017

L’

induzione magnetica sembra conquistare

consensi in tutte le sue possibilità applicative

e oltre che fra i fornelli da cucina si sta affer-

mando nella ricarica delle batterie agli ioni di litio degli

smartphone e delle automobili elettriche. Il principio di

funzionamento è molto semplicemente dovuto alla con-

versione di una corrente elettrica in un campo magneti-

co e viceversa. Applicando una corrente alternata a un

avvolgimento piatto grande qualche centimetro, montato

su una basetta plastica simile a un tappetino per mou-

se, si produce un flusso magnetico tempovariante che

si propaga in altezza al massimo per

mezzo centimetro. Sopra ci si può

appoggiare un telefonino dove sul

coperchio inferiore è installato un se-

condo avvolgimento più piccolo che

viene attraversato da quel campo

magnetico e di conseguenza genera

a sua volta una corrente alternata

che viene raddrizzata da un ponte di

diodi, filtrata con un condensatore

ceramico e quindi convertita in cor-

rente continua utile per ricaricare le

batterie. Somiglia un po’ a un trasfor-

matore privo del nucleo comune e a quanto pare riesce

a offrire un’efficienza di conversione superiore al 90%.

Il vantaggio di ricaricare senza fili permetterebbe ai co-

struttori di proporre sul mercato smartphone e prodotti

palmari completamente sigillati, nonché evitare il fasti-

dio della connessione dei cavetti di ricarica in condizioni

di rischio come ad esempio alla guida dell’automobile.

Un’opportunità che si crea con l’eliminazione dei cavetti

è la possibilità per i locali pubblici d’installare dei tap-

petini di ricarica sui tavolini o sui banconi in modo tale

da offrire gratuitamente ai propri ospiti la ricarica delle

batterie dei loro apparecchi portatili per il tempo in cui

s’intrattengono. Non è difficile immaginare che quando

questa tecnologia scenderà a prezzi ultra convenienti

potrà essere adottata per infiniti prodotti a batteria come

radiocomandi, piccoli elettrodomestici o apparecchi me-

dicali. L’unica precauzione da prendere nel caso non sia

possibile impedire che qualcuno appoggi la mano sopra

all’avvolgimento trasmettitore è l’uso di una frequenza

dell’ordine delle centinaia di kHz, sufficientemente bassa

per essere assolutamente innocua.

D’altro canto, sono stati fatti molti passi avanti nel trasferi-

mento dell’energia magnetica anche fra gli avvolgimenti

con potenza più elevata e ciò sta rendendo conveniente

la ricarica senza fili delle batterie delle autovetture elet-

triche. Attualmente la tecnologia di ricarica induttiva è già

a uno stadio piuttosto avanzato per le potenze attorno al

centinaio di Watt ma la semplicità del processo di conver-

sione energetica consente di andare

ben oltre il kW e ricaricare le batterie

di autobus e tram. In tal caso si parla

di accoppiamento induttivo risonan-

te perché si aggiungono due circuiti

risonanti capacitivi ad entrambi i lati

allo scopo di aumentare l’accoppia-

mento fra i due avvolgimenti e pari-

menti l’energia che viene trasferita,

a patto però di alzare la frequenza

nell’ordine delle decine di MHz e la

distanza raggiunta dal campo magne-

tico persino a un metro. Consideran-

do la potenza, la frequenza e la distanza si capisce che

questa tecnologia non va bene per gli smartphone ma è

senza dubbio più adatta per le batterie dei veicoli elettrici

o dei droni. Le due organizzazioni che se ne occupano

sono il Wireless Power Consortium che promuove lo stan-

dard Qi maggiormente votato alle applicazioni consumer

e la AirFuel Alliance che si è formata dall’unione delle

precedenti Alliance for Wireless Power (AW4P) e Power

Matters Alliance (PMA) e ora promuove lo standard Re-

zence rivolto alle soluzioni a più elevate prestazioni con

potenza fino a 50W trasferita a una distanza di 5 cm. Lo

standard Qi non fa altro che prescrivere un semplice pro-

tocollo che il modulo di trasmissione sul tappetino e il

modulo di ricezione sul terminale mobile devono rispet-

tare scambiandosi dei messaggi per dare avvio al tra-

sferimento d’energia e per interromperlo alla fine della

ricarica. Sono messaggi di 27 Byte più l’intestazione e il

Ricaricare in modalità wireless

Lucio Pellizzari

La tecnologia induttiva può far sparire per sempre i

cavetti di ricarica degli smartphone e il suo elevato

rendimento ne permette l’impiego anche per ricaricare

senza cavi le grandi batterie dei veicoli elettrici

Fig. 1 – Primove ha già messo in funzione

alcune linee di bus con batterie a ricarica

induttiva che si approvvigionano di energia

nelle soste ai capolinea