TECH-FOCUS
DOMOTICA
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- ELETTRONICA OGGI 464 - SETTEMBRE 2017
Lucio Pellizzari
Fra i tanti pretendenti che provano a trasformare IoT
in un mercato di massa, ZigBee sembra emergere nella sua
ultima versione 3.0 che candida il neonato dotdot come
linguaggio universale per questo tipo di applicazioni
ZIGBEE3.0EDOTDOT
ALLACONQUISTA
DELLADOMOTICA
nternet of Things sta gradualmente ma ine-
sorabilmente entrando nelle nostre case e
ciò può senza dubbio gio-
vare alle tante piccole e medie
imprese nazionali apprezzate
nel mondo per i prodotti dome-
stici e domotici, oggi meglio
classificabili come soluzioni per
le Smart Home. L’unica difficoltà
che può rallentare questo inevi-
tabile trend è la frammentazione
degli standard che gravitano sui
prodotti per IoT causata in egual
misura dai costruttori di sistemi
elettronici e dai produttori di elettrodomestici,
entrambi risoluti nel difendere le proprietà intel-
lettuali faticosamente consolidate dopo anni di
sviluppo. In effetti ci sono molti modi per realiz-
zare una buona rete domotica
ma è altresì noto che un digni-
toso livello di interoperabilità
può favorirne la proliferazione.
Inoltre, c’è da considerare l’im-
portante aspetto della protezio-
ne dati, che in casa diventa
protezione della privacy ed è
difficile proporre condizioni di
sicurezza standardizzate su reti
domotiche troppo eterogenee.
Attualmente le tecnologie di rete
più competitive per la conquista della domoti-
ca sono Bluetooth Low Energy (Ieee 802.15.1,
2,4 GHz, 260
kbps, 10 me-
tri),
Thread
(Ieee 802.15.4,
2,4 GHz, 256
kbps, 30 me-
tri), Z-Wave
( Z - W a v e
Alliance, 900
MHz, 100 kbps,
30 metri) e
ZigBee (Ieee
802.15.4, 2,4
GHz, 20-250
kbps, 100 me-
tri) che sem-
brano ormai
I
Fig. 1 – La ZigBee Alliance battezza il
linguaggio dotdot come application
layer comune per tutti i prodotti IoT,
compresi quelli domotici
Fig. 2 – Grazie a un’evoluzione della ZigBee Cluster Library il dotdot consente d’interpretare gli altri
protocolli di rete, a cominciare da Thread