Table of Contents Table of Contents
Previous Page  44 / 102 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 44 / 102 Next Page
Page Background

DIGITAL

PSoC FOR IoT

44

- ELETTRONICA OGGI 464 - SETTEMBRE 2017

zati in una varietà di applicazioni che hanno sfruttato i vantaggi

derivati da:

Flessibilità dell’architettura programmabile, che semplifica la

modifica delle funzionalità del sistema in ogni fase del processo

di sviluppo senza richiedere il re-spin del layout della scheda.

Ampia scelta di funzioni e interfacce analogiche ad alte pre-

stazioni.

Con la serie PSoC 6, in ogni caso, Cypress ha voluto realizzare

dispositivi PSoC espressamente concepiti per le applicazioni IoT

con l’obiettivo di rendere disponibili agli utilizzatori di microcon-

trollori funzionalità e caratteristiche migliori rispetto a quelle di

qualsiasi altra soluzione al momento reperibile sul mercato.

La struttura di questi nuovi PSoC è stata completamente ripen-

sata a partire dalla tecnologia di processo: si tratta dei primi di-

spositivi della famiglia a essere realizzati con tecnologia da 40

nm, un nodo di processo che garantisce consumi estremamente

ridotti. Cypress ha anche introdotto un’importante innovazione a

livello architetturale: PSoC 6 è un dispositivo dual core che pre-

vede, come riportato in figura 1, un core ARM Cortex-M4 ad alte

prestazioni operante a una frequenza massima di 150 MHz e un

core ARM Cortex-M0 a basso consumo. La realizzazione in tec-

nologia da 40 nm di questi due core assicura l’ottimizzazione in

termini sia di prestazioni sia di consumi. PSoC 6 prevede anche

una modalità attiva a basso consumo in cui i core ARM Cortex-

M4 e ARM Cortex-M0+ assorbono solamente 22 μA/MHz e 15

μA/MHz rispettivamente. Altri controllori disponibili sul mercato,

anch’essi basati su un core ARM Cortex-M4, in modalità attiva

l’assorbimento di corrente è oltre tre volte più elevato. I vantaggi,

in termini di consumi, di questa architettura flessibile permet-

tono anche di ripartire in modo “intelligente” le funzionalità del

sistema. In un dispositivo come un sensore wireless, ad esempio,

le funzioni di rilevamento o di “sensor hub” (che contempla cioè

l’integrazione e l’elaborazione dei dati provenienti da più sen-

sori), che richiedono una ridotta potenza di calcolo ma devono

restare sempre attive, possono girare sul core ARM Cortex-M0

mentre l’altro core ARM Cortex-M4 rimane nello stato di “sleep”.

Quest’ultimo, dal canto suo, può “risvegliarsi” su base periodica

per eseguire in tempi brevi compiti che richiedono un’elevata

potenza di calcolo, come l’elaborazione di gruppi di dati rilevati

prima della trasmissione a un server cloud. I dispositivi PSoC

6 sono anche in grado di implementare la variazione (scaling)

dinamica della frequenza e della tensione inmodo da ottimizzare

consumi e throughput. La ripartizione delle funzioni permette di

abbinare in un unico chip elevata capacità di elaborazione, alte

prestazioni e consumi estremamente ridotti.

Memoria sicura on-chip

Le innovazioni apportate a livello architetturale assicurano dun-

que la combinazione tra prestazioni e consumi, richiesta inmolte

applicazioni in cui i nodi terminali IoT devono essere sempre at-

tivi (always-on). I dispositivi IoT, inoltre, devono integrare funzioni

di sicurezza per proteggere dati, privacy dell’utente, sistemi e reti.

Nei componenti PSoC 6 ciò è possibile grazie a TEE (Trusted Exe-

cution Environment) che mette a disposizione contemporanea-

mente più zone di memoria on-chip che ospitano applicazioni

Un tale insieme di requisiti non può essere supportato dalle

funzionalità offerte da processori e microcontrollori “legacy”

sviluppati prima dell’avvento dell’era IoT. Questi dispositivi “le-

gacy” solitamente sono stati ottimizzati in termini o di consumi

o di prestazioni e non per entrambi. Anche le funzioni di sicu-

rezza sono relativamente scarse, ragion per cui i progettisti di

dispositivi per applicazioni IoT devono integrare componenti

discreti per la sicurezza, come ad esempio circuiti integrati di

autenticazione e processori crittografici nei loro design insie-

me al controllore. Anche per la connettività, in generale, è ri-

chiesta l’aggiunta di componenti discreti. Per il progettista ciò

implica la necessità di utilizzare un gran numero di componenti,

per cui è necessario prevedere una scheda di dimensioni mag-

giori, e il dover accettare compromessi in termini di rapporto

tra prestazioni e consumi. A questo punto, è utile puntualizzare

che ciò non vuol dire che i controllori “legacy” siano dispositi-

vi scadenti; semplicemente sono cambiati i requisiti e questi

dispositivi non sono più adatti a soddisfare le nuove esigenze.

Grazie a una nuova famiglia di controllori, espressamente rea-

lizzata per le applicazioni IoT, è ora possibile superare le pro-

blematiche tipiche dei componenti “legacy”.

Architettura programmabile: il punto di partenza

La nuova architettura in questione è quella delle MCU PSoC6

di

Cypress Semiconductor.

I dispositivi PSoC6 sono basati

sui medesimi blocchi base programmabili degli altri membri

della famiglia PSoC: si tratta di periferiche analogiche e digitali

definite via software che l’utente può configurare, utilizzando

solitamente il tool di sviluppo PSoC Creator, per creare AFE

(Analog Front End) per i sensori. Le periferiche digitali possono

essere configurate come interfacce di comunicazione, oppure

come timer/contatori/PWM, o ancora per implementare logica

sparsa (glue logic).

Nell’architettura delle MCU PSoC 6, queste periferiche configu-

rabili sono supportate da risorse di sistema essenziali che sono

cablate all’interno del chip, come ad esempio:

memoria di sistema.

Un core processore ARM Cortex-M.

I/O e percorsi di istradamento e interconnessioni program-

mabili. Le periferiche più comuni, come l’interfaccia USB e i cir-

cuiti per il rilevamento capacitivo CapSense sono anch’esse già

integrate nei dispositivi PSoC. I precedenti prodotti della serie,

come i dispositivi PSoC 4 e PSoC 5 sono stati ampiamente utiliz-

Fig. 1 – Esempio dell’architettura della MCU di tipo dual-core