COMPONENTS
GAS SENSORS
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- ELETTRONICA OGGI 462 - MAGGIO 2017
• mal di testa, perdita di coordinazione e nausea;
• danni a fegato, reni e sistema nervoso centrale;
• alcune sostanze organiche possono essere causa di
• cancro negli animali; alcuni sono noti o sotto inchie-
sta perché causano tumori negli esseri umani.
Esempi come quello sopra riportato, di conseguenza,
stanno spingendo le case costruttrici (OEM) a valutare
l’uso di sensori MOX per COV a montaggio superficiale
nelle apparecchiature di monitoraggio della IAQ.
Il principio di funzionamento di un sensore di gas MOX
è illustrato nella figura 1.
I dispositivi MOX per i COV sono in grado di
rilevare un ampio spettro di COV e di fornire
i relativi dati in uscita in risposta alle varia-
zioni nella concentrazione dei COV. Quando
sono dotati di un processore interno, i senso-
ri possono anche calcolare i valori incremen-
tali equivalenti per una serie di COV. Questi
dispositivi, visto il fatto che operano come
dispositivi di uscita incrementali, non richie-
dono alcuna calibrazione.
Queste misurazioni sono effettuabili anche
separatamente, con una classe di sensori di
gas assoluti: sono la soluzione ideale e im-
prescindibile per le applicazioni di sicurez-
za, in cui un’eccessiva concentrazione di un
dato gas potrebbe rappresentare un rischio immedia-
to per la vita o per la salute. Questi dispositivi di uscita
assoluti sono in genere:
• relativamente costosi;
• in grado di rilevare solo uno specifico gas;
• da calibrare regolarmente per garantire la precisione
dei dati in uscita.
Questi fattori risultano decisamente ostici nelle appli-
cazioni di monitoraggio della IAQ. Il sensore per COV
risulta complementare a questi componenti importan-
ti, ma che hanno i loro limiti: un rilevatore del genere
può misurare un ampio spettro di COV, permettendo
quindi di rilevare le variazioni della qualità dell’aria
interna, che potrebbero essere causate da uno o più
composti in questione inalabili dalle persone all’inter-
no di un edificio.
Nel monitoraggio della IAQ, i sensori ad ampio spettro
come il CCS811 di ams (in un package LGA da 2,7 x 4
x 1,1 mm) o lo iAQ-CORE (un modulo sensore integrato
con un ingombro di 15 x 18 mm) non riportano valori
assoluti specifici in parti per milione per un determi-
nato gas, che comporta rischi per la sicurezza, bensì
forniscono un’indicazione della variazione incremen-
tale della concentrazione di una vasta gamma di COV
nell’ambiente, compresi, a titolo meramente indicativo,
tutti quelli elencati in figura 1.
In un’applicazione per il monitoraggio della IAQ, il sen-
sore MOX per i COV potrebbe essere utilizzato insieme
a un sensore assoluto per la CO
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, che potrebbe forni-
Fig. 1 – Funzionamento di un sensore di gas su chip MOX
Fig. 2 – Confronto tra le misurazioni di un sensore COV e un sensore di CO
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operanti
simultaneamente in una sala riunioni utilizzata da più persone per diverse ore