Table of Contents Table of Contents
Previous Page  98 / 102 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 98 / 102 Next Page
Page Background

XXIV

Power

POWER 12 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

tensione di alimentazione del driver del motore è 9V.

Il riferimento per la velocità può essere costituito da qualsia-

si ingresso analogico. Il modulo ADC del microcontroller è

caratterizzato da una risoluzion a 10 bit e un massimo di otto

canali, caratteristiche che lo rendono idoneo per diversi tipi

di ingressi analogici. Questo viene utilizzato per dedurre il ri-

ferimento di velocità e il duty cycle inizle della modulazione

PWM, utilizzati per inizializzare la velocità del motore sulla

base della sorgente della velocità di riferimento.

Il duty cycle iniziale può essere incrementato, o ridotto

mediante il controllo PI (Proportional-Integral) e il nuo-

vo valore di duty cycle è caricati nel CCP, la cui uscita

PWM viene utilizzata come sorgente iniziale del generato-

re CWG per controllare la modulazione dei commutatori

“low side” del circuito di pilotaggio a ponte intero e quin-

di la velocità del motore.

Anello interno

Il loop di feedback più interno è responsabile del control-

lo della commutazione. L’uscita del generatore CWG, che

controlla l’eccitazione dell’avvolgimento dello statore, di-

pende dallo stato dell’uscita del sensore Hall, che viene

confrontato con un riferimento di tensione fisso (FVR)

dal comparatore. L’isteresi del comparatore è abilitata in

modo da poter trascurare il rumore in uscita dal sensore.

L’uscita del comparatore commuta tra le modalità diret-

ta e inversa del ponte intero per produrre una rotazione

oraria o antioraria. L’uscita del generatore CWG è inviata

all’ingresso dei commutatori del circuito full bridge.

Per produrre un ciclo elettrico deve essere eseguita una

combinazione diretta/inversa. Una rivoluzione meccani-

ca del motore richiede due cicli elettrici, quindi debbono

essere eseguiti due combinazioni diretta/inversa per com-

pletare una singola rotazione in senso orario del motore.

Circuito a ponte intero

Il circuito full-bridge di figura 3 è principalmente compo-

sto da due MOSFET a canale p, che operano come com-

mutatori high-side e due MOSFET a canale n, che ope-

rano come commutatori low-side. Il principale vantaggio

dei transistor a canale p è la semplicità delle tecniche di

pilotaggio del gate nella configurazione high-side switch,

il che si traduce in una riduzione dei costi. Anche se gli

switch high-side e low-side possono essere commutati sul-

lo stato di on allo stesso tempo – conduzione incrociata

– questo tipo di commutazione dovrebbe essere evitato: in

caso contrario questo creerà un fenomeno di shoot-throu-

gh che potrebbe danneggiare i componenti del driver. Per

evitare ciò, può essere implentato un ritardo nella banda

morta (dead-band) utilizzando i registri del contatore

di CWG. Ciò impedisce la sovrapposizione dei segnali di

uscita evitando in tal modo che i commutatori high- e low-

side possano essere nello stato di conduzione nello stesso

momento. Idealmente, i MOSFET a canale p e a canale n

dovrebbero avere le stesse RDSon e carica totale del gate

QG per ottenere prestazioni di commutazione otitmali.

Pertanto, si dovrebeb scegliere una coppia complementa-

re di MOSFET per soddisfare questa esigenza. In realtà ciò

è impossibile, a causa delle differenti modalità costruttive:

la dimensione del chip dei dispositivi a canale p deve esse-

re due o tre volte superiore rispetto a quella degli analo-

ghi dispositivi a canale n per garantire lo stesso valore di

RDSon. A una maggiore dimensione del chip corrisponde

un effetto di QG più marcato. Quindi, nella scelta dei MO-

SFET, è importante decidere se sarà RDSon o QG ad avere

l’impatto più grande sulle prestazioni di commutazione.

Fig. 2 – Schema di controllo del circuito di pilotagio del motore