EDA/SW/T&M
SMALL CELL TEST
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- ELETTRONICA OGGI 457 - OTTOBRE 2016
il segnale deve percorrere permette la riduzione dell’o-
verhead dei segnali di riferimento della particolare UE
in downlink e uplink. Ciò va ad aggiungersi alla ridu-
zione della quantità di banda utilizzata per i messaggi
di controllo, alla riduzione delle interferenze attraverso
la commutazione on/off manuale o dinamica delle celle
e al bilanciamento o spostamento dinamico del carico.
Problemi di implementazione
Nel momento in cui è prevista l’installazione di small
cell, è probabile che il traffico possa variare in modo
significativo per due ragioni: in primo luogo, il nume-
ro di utenti per ogni nodo di small-cell è di solito re-
lativamente ridotto a causa della limitata copertura
mentre in secondo luogo il profilo di comunicazione è
fortemente asimmetrico (dal punto di vista dell’uplink e
del downlink), poiché la richiesta in downlink da parte
dell’utente è tipicamente più elevata. Una delle maggiori
preoccupazioni degli operatori di telefonia mobile è l’u-
tilizzo di uno spettro affollato, come nel caso della ban-
da a 5 GHz dove è alllocato il servizio WiFi (802.11a/n/
ac) – attualmente con l’aggiunta di LTE-U/LAA.
Le migliorie apportate alle small-cell hanno l’obbiettivo
di minimizzare gli effetti di carico della segnalazione
(causati ad esempio da mobilità, effetti “ping-pong” e
così via) sulla rete core oltre ad aumentare il traffico in
backhaul dovuto all’incremento del numero dei nodi di
small cell node e per soddisfare le esigenze di routing.
Collaudo delle small cell
Nei diversi stadi di sviluppo del sistema è necessa-
rio ricorrere a un gran numero di apparecchiature
di test. Tipicamente, gli emulatori di elementi di rete
o di terminali (UE) sono utilizzati durante lo stadio di
progettazione per verificare funzionalità, scalabilità e
prestazioni delle stazioni base. Inoltre, è richiesta l’ese-
cuzione di misure RF durante l’intero ciclo di sviluppo,
dai primissimi stadi di progettazione, dove l’attenzione
è focalizzata sui parametri di scattering (misurati con
uno strumento come il VNA ShockLine di Anritsu) fino
alle verifiche in fase di produzione dove il segnale tra-
smesso viene misurato e analizzato attraverso misure
spettrali e analisi della modulazione utilizzando stru-
menti multi-porta adatte per misure rapide come il wi-
reless test set universale MT8870A o la di analizzatori
di segnali MS2830A/MS269xA di Anritsu (Figg. 2 e 3).
Al fine di aiutare a risolvere e verificare le prestazio-
ni prima e dopo l’installazione nelle situazioni in cui
il percorso tra trasmettitore e ricevitore debba esse-
re equalizzato, è disponibile un’ampia gamma di pro-
dotti palmari, tra cui analizzatori di spettro, analizza-
tori di stazioni base e analizzatori per cavi/antenna.
I test effettuati includono demodulazione di segnale
2G/3G/4G per valutare la qualità di segnale, insieme
all’analisi delle prestazioni compresa l’analisi PIM
(Passive InterModulation).
Con il traffico dati mobile che cresce esponenzialmen-
te, e che non mostra segnali di rallentamento, gli ope-
ratori di reti mobile e i produttori di apparecchiature
di rete affrontano un immediata sfida per fornire solu-
zioni alternative per “alleggerire” il traffico sulla rete.
Le small cell o i sistemi wireless in-building si propon-
gono come una valida soluzione per il bilanciamento
del carico edesistono differenti alternative a seconda
dell’architettura scelta per la messa in servizio. Scala-
bilità, costi e capacità sono tre elementi fondamentali
che 3GPP e progettisti debbono valutare con comolta
attenzione. 3GPP ha già annunciato studi e proposte
per l’implementazione pratica di tutto ciò. La fase suc-
cessiva prevede l’aumento della capacità (di un fattore
fino a dieci), l’uso di bande spettrali più elevate (es.
onde millimetriche), gestione avanzata della mobilità
e una combinazione di small/femto cell e reti di tipo
“self-organising”.
Fig. 3 – Verifica RF LTE-FDD su small-cell mediante l’utilizzo dell’analizzatore di segnali MS2830A di Anritsu