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- ELETTRONICA OGGI 457 - OTTOBRE 2016

COVERSTORY

Il rilevamento capacitivo è una tecnologia

flessibile che sta diventando sempre più

diffusa, specie per progetti che devono

funzionare in ambienti pericolosi

Rich Miron

Digi-Key Electronics

PER APPLICAZIONI NEI SETTORI

PROGETTO PER RILEVAMENTO

L’

Internet delle cose (IoT) richiede un nu-

mero enorme di sensori economici per

acquisire le informazioni sul mondo re-

ale e convertirle in forma digitale. Al momento

sono disponibili diverse tecnologie di rileva-

mento, ma non tutte sono idonee per appli-

cazioni industriali o impegnative dal punto di

vista ambientale dove potrebbero essere pre-

senti liquidi e gas corrosivi o esplosivi.

Per queste applicazioni è invece particolar-

mente idoneo il rilevamento di prossimità ca-

pacitivo. Trattandosi di una tecnologia di ri-

levamento senza contatto, i componenti attivi

possono essere a tenuta stagna e senza parti

mobili, il che elimina il rischio di esplosioni

causate da contatti che provocano scintille.

La base di un sensore capacitivo è elementare:

un condensatore semplice è formato da due

piastre parallele; il valore della sua capacità

elettrica C, in Farad, è dato dall’equazione:

Dove:

r

= la costante dielettrica del materiale tra le

piastre

0

= la costante dielettrica dello spazio libero

(8,85 x 10-12 F/m)

A = l’area tra le piastre (L x L)

d = la separazione tra le piastre in metri

0

è una costante, ma la modifica di una qualsi-

asi delle altre variabili influenzerà il valore di C.

Il sensore capacitivo più semplice può essere

formato realizzando una piastra sensore isola-

ta da un’area conduttiva su una scheda e ap-

plicando poi una carica. Quando un oggetto

conduttivo collegato a terra (ad esempio un

dito), o un qualsiasi oggetto con una costan-

te dielettrica diversa dall’aria, si avvicina alla

piastra sensore, si forma un condensatore. La

capacità elettrica aumenta man mano che l’og-

getto si avvicina al sensore. Anche se il cam-

biamento è piccolo e non lineare, è comunque

misurabile e, pertanto, costituisce la base di un

sensore di prossimità.

A seconda dell’obiettivo del progetto, è possi-

bile usare tre comuni (Fig. 1) per i sensori di

prossimità capacitivi. La figura 1(a) mostra lo

schema già ricordato. È presente una sola pia-

stra sensore e un dito funge da piastra di mes-

sa a terra. Man mano che il dito si avvicina alla

piastra sensore, la capacità elettrica misurata

aumenta finché non supera la soglia, attivando

un evento On/Off come la chiusura di un inter-

ruttore. È possibile usare più sensori indipen-

denti per interpretare i gesti per il rilevamento

su/giù e sinistra/destra. La capacità elettrica

di tutti e quattro i sensori cambia man mano

che un dito o un oggetto si sposta sopra l’area

target. Un rilevatore multicanale legge i quattro

valori e il software calcola poi la velocità e la

direzione in base alla differenza nelle letture.

Il metodo di misurazione indiretta illustrato

nella figura 1(b) è diffuso per il rilevamento

del livello dei liquidi. Il sensore e le piastre di

messa a terra sono adiacenti l’uno all’altro e

le linee del campo elettrico passano attraverso

il liquido. La capacità elettrica cambia con la

salita e la discesa del livello del liquido.

Il rilevamento diretto può essere usato anche

per misurare i liquidi; in questo caso, entram-

be le piastre sensore sono immerse nel liquido.

Entrambe le tecniche hanno degli svantaggi:

il metodo diretto non è in grado di misurare

i liquidi conduttivi, mentre il metodo indiretto

espone i sensori all’ambiente esterno.

Il rilevamento dei liquidi si basa sulla misura-

zione metrica del rapporto e in genere usa tre

sensori di capacità elettrica/piastre di messa