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COMM

POWER

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- ELETTRONICA OGGI 455 - GIUGNO/LUGLIO 2016

L

e attuali linee Ethernet 10GbE da 10 Gbit al secondo uti-

lizzano front-end con clock di 10,31 GHz e parimenti le

40GbE impiegano lo stesso clock di 10,31 GHz perché

sono in pratica quattro linee da 10G multiplessate che insie-

me arrivano a 40 Gb/s così come i 100 GbE che si ottengono

con dieci linee da 10G. Tuttavia, oggi i SerDes che servono a

serializzare i Byte in bit per la loro trasmissione e viceversa

deserializzare i bit in Byte alla ricezione permettono già di spin-

gere i front-end al clock di 25,78 GHz ragion per cui la velocità

di trasferimento in un’unica linea può diventare di 25 Gb/s. Il

vantaggio di poter migliorare di 2,5 volte la velocità dei 10G è

fondamentale per avvicinare le prossime generazioni dei colle-

gamenti Ethernet oltre ai 100G senza creare problemi finanziari

ai provider. In effetti, attualmente esistono già sistemi di comu-

nicazione con velocità di centinaia di Gb/s e anche nell’ordi-

ne del Terabit/s ma sono usati per le dorsali con tratta molto

lunga e, com’è intuibile, sfruttano esclusivamente moduli ottici.

Certamente il passare dall’elettrico all’ottico sarebbe un’ottima

soluzione tecnologica dal punto di vista delle prestazioni ma si

scontra con l’enorme parco di cablaggi Ethernet già installato.

Se si volessero sostituire tutti i front-end Ethernet con analoghi

moduli ottici, si dovrebbero modificare anche le schede elet-

troniche che li ospitano e le infrastrutture che le connettono,

senza recuperarne gli investimenti effettuati e ciò costerebbe

caro. Ecco perché diventa strategico lo sviluppo delle linee

Ethernet 25G sugli attuali cablaggi elettrici, perché eviterebbe

questo tipo di rischi e consentirebbe anche di realizzare auto-

maticamente le linee Ethernet 50G, usandone due da 25G e le

100G usando quattro 25G, con un considerevole risparmio sui

cablaggi e sui costi delle linee.

D’altro canto, negli ultimi tempi la domanda di velocità è au-

mentata soprattutto sulle linee Ethernet che collegano i data

center e in modo particolare nel settore finanziario, dove le ri-

sorse disponibili consentirebbero già di iniziare a sostituire i

front-end da 10G con quelli da 25G. Gli analisti ne sono convinti

e Infonetics Research, oggi acquisita da

IHS

, pronostica nel suo

report “SAN and Converged Data Center Network Equipment”

una crescita continua del 9% all’anno per gli switch 25G fino al

2019 quando il valore globale del mercato Ethernet 25G avrà

raggiunto 25 miliardi di dollari. Per questi motivi l’anno scorso

si è formato il 25 Gigabit Ethernet Consortium e successiva-

mente anche la 2550100 Alliance (acronimo di 25G, 50G e 100G

Ethernet Alliance), mentre l’IEEE ha dato vita lo scorso autunno

agli standard 802.3ba e 8023bj per i 25G e sta ora sviluppando

il nuovo standard 802.3by per i 50G e i 100G composti da linee

25G in seno alla Ieee 802.3by 25 Gb/s Ethernet Task Force. Da

notare che il consorzio 25GE ha deciso di offrire le specifiche

per le connessioni Ethernet 25G e 50G in modalità open, royalty

free, affinché possano essere adattate a tutti i data center esi-

stenti e futuri da qualsiasi provider, assicurando l’interoperabi-

lità fra tutte le parti. Il gruppo di lavoro Ieee 802.3by sta anche

definendo le specifiche per le connessioni 25GBASE-T fino a

5 metri che serviranno per sostituire le attuali Base-T e, infine,

fornirà direttive che permetteranno di utilizzare nelle nuove in-

stallazioni anche i connettori e i cablaggi puramente ottici.

Pionieri sui test 25G/50G

Ixia

ha realizzato la soluzione di test Xcellon-Multis QSFP28

100GE/25GE, che consente di verificare le funzionalità di

Test e misure per

la prossima generazione

Ethernet 25G e 50G

Lucio Pellizzari

Ethernet a 25Gb/s ha le carte in regola per diventare

un’innovazione strategica per i provider e anche per

l’evoluzione delle reti di comunicazione locali

e metropolitane

Fig. 1 – La piattaforma Ixia Xcellon-Multis QSFP28 100GE/25GE per i test

sulle connessioni Ethernet da 25 e 100 Gb/s proposta con la possibilità

di scalare fino a 40 schede di test 100GE ovvero 160 porte da 25G