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COMPONENTS

PROTEZIONE CIRCUITALE

tendo così la protezione del circuito alimentato (Fig. 2).

Sul mercato sono reperibili dispositivi PTC realizzati utiliz-

zando materiali sia polimerici sia ceramici. Il problema a

questo punto è la scelta del dispositivo più idoneo. Nel pro-

cesso di selezione è necessario prendere in considerazione

numerosi fattori tra cui il mutamento delle caratteristiche del

dispositivo PTC provocate dalla saldatura a riflusso, l’affida-

bilità e il metodo utilizzato per la realizzazione meccanica.

Dei due materiali appena menzionati, quelli polimerici sono

senza dubbio più suscettibili alla variazione della resisten-

za del dispositivo PTC a causa della temperatura applicata.

In due operazioni di saldatura a riflusso è possibile osser-

vare una variazione di resistenza compresa tra il 100% e il

190% (max.). La tolleranza della resistenza di un materiale

polimerico è anch’essa molto ampia. Per contro, un materiale

ceramico è molto più stabile. La variazione della resistenza

è tipicamente compresa in una percentuale tra -1 a +0,5%

(max.) in due operazioni di saldatura a riflusso. Le caratte-

ristiche dei PTC ceramici li rendono pertanto più idonei alla

produzione in volumi.

L’affidabilità dei PTC ceramici è superiore rispetto a quella

degli analoghi dispositivi polimerici. Ciò è evidente osser-

vando la figura 3 che riporta i grafici dei risultati dei test di

carico intermittenti eseguiti a temperatura ambiente.

Comportamento in presenza di carichi anomali prolungati

Un’altra differenza significativa tra le due tipologie di dispo-

sitivi PTC è la variazione delle caratteristiche della resisten-

za in presenza di un carico anomalo che si prolunga nel tem-

po. La resistenza di un dispositivo PTC realizzato mediante

polimeri può presentare un incremento anche superiore al

100% nel caso una condizione di sovraccarico si prolunghi

Fig. 2 – Principio di funzionamento di un dispositivo PTC per la prote-

zione contro le sovra-correnti