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- ELETTRONICA OGGI 454 - MAGGIO 2016
Dopo due anni, 2013 e 2014, di crescita abbastanza solida (+8,3% e 6,4% rispet-
tivamente), lo scorso anno il mercato dei chip ha subito una battura d’arresto,
fermandosi a quota 347,3 miliardi di dollari. Nonostante questo dato, le più re-
centi proiezioni fornite da Ihs Semiconductors Sevices indicano che il tasso di
crescita su base annua del mercato dei chip si attesterà intorno al 2,1% nel perio-
do compreso tra il 2015 e il 2020. Alcuni indicatori presi in considerazione dagli
analisti di Ihs mostrerebbero che, sulla base delle attuale tendenze tecnologiche
e di mercato, tra il 2020 e il 2022 faranno la loro comparsa sul mercato prodotti
innovativi (finora non meglio specificati) grazie ai quali il fatturato delle aziende
che operano nel mondo del silicio dovrebbero far registrare confortanti aumenti.
Tornando al 2015, Intel si è riconfermata la numero uno anche se ha fatto regi-
strare un incremento di fatturato decisamente inferiore alla solita Samsung che
ora la tallona un po’ più da vicino. D’altra parte, secondo recenti “rumors”, Intel
si sta preparando a una profonda riorganizzazione a causa della persistente de-
bolezza del mercato dei Pc, che ha subito un declino del 10% (dati di Gartner e
International Data Corp.) nel primo trimestre di quest’anno rispetto all’analogo
periodo del 2015. Per contrastare questo fenomeno, Intel ha già messo in campo
alcune contromisure. La prima mossa, vendere più chip per applicazioni di mo-
bile computing (smartphone e tablet), ha avuto un discreto successo ma è stata
penalizzata in parte dal rallentamento di questi due comparti. Il completamento
dell’acquisizione di Altera ha consentito all’azienda di beneficiare del buon an-
damento del mercato degli Fpga (Field Programmable Gate Array) che dovrebbe
essere caratterizzato da un tasso di crescita medio del 8,1% dal 2014 al 2020
fino a raggiungere per quell’anno una cifra stimata in 8,5 miliardi di dollari (fonte
Marketsandmarkets).
Scorrendo la classifica delle top ten (il podio è completato da Qualcomm), salta
all’occhio il balzo di NXP, che si è piazzata la settimo posto, scalando rispetto al
2014 ben otto posizioni (era infatti quindicesima). Con l’acquisizione di Freescale,
NXP è divenuta l’azienda leader nel settore dei semiconduttori per automotive
(con una quota del 14%), superando Infineon (che detiene il 10%) e Renesas (al
terzo posto con il 9%).
Sempre osservando la classifica, si può notare che è rimasta una sola azienda
giapponese, Toshiba, all’ottavo posto. Si pensi che nel 1990 erano sei le aziende
giapponesi ai primi dieci posti, mentre Intel era in quarta posizione, dietro Nec,
Toshiba e Hitachi.
Nel 2015, complessivamente, le prime dieci aziende hanno fatto registrare vendi-
te per 187,7 miliardi di dollari, pari al 53% del totale mercato.
Filippo Fossati
Semiconduttori: il balzo di Nxp
EDITORIAL
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