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MEDICAL 9 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2015

XVI

Medical

mente al centro ricerche principale di

Covington, nel Kentucky. In alternativa

si possono contattare gli esperti della

società spagnola

Bacmine

, con la quale

è stata decisa alla fine dell’anno scorso

un’alleanza strategica per lo sviluppo

di tecniche di sintesi batterica in grado

di creare microorganismi artificiali uti-

li sia per la medicina sia per molti altri

ambiti applicativi.

Ingegneria genetica Microsoft

L’ambito di ricerca ibrido fra biologia

ed elettronica è all’attenzione di mol-

ti blasonati laboratori e, in particolare,

presso

Microsoft

hanno avviato il pro-

gramma Genetic Engineering of Living

Cells che mira a realizzare dei modelli

di sistemi che abbiano un comporta-

mento esattamente uguale a quello

dei microorganismi. Ciò significa la re-

plica delle funzioni vitali dei batteri o

dei virus nella forma di algoritmi con

un’uguale struttura di istruzioni e sot-

toprogrammi.

La maggior difficoltà di queste ricer-

che è legata alla naturale imprevedibi-

lità di molti sistemi biologici che può

renderne meno precisa e anche meno

fedele la modellizzazione ma in questa

fase la ricerca si sta focalizzando su mi-

croorganismi molto semplici e perciò i

risultati appaiono incoraggianti al pun-

to che Microsoft intende potenziare il

proprio impegno in proposito.

L’approccio consiste nella creazione di

un linguaggio di programmazione ca-

pace di riprodurre le stesse interazioni

che avvengono fra le proteine e rag-

grupparle in sottoprogrammi modula-

ri che costituiscono i sottosistemi orga-

nici del microorganismo. Strutturando

il tutto con un processo di gestione

aperto a un’ampia varietà di collega-

menti fra i sottosistemi che compongo-

no il batterio o il virus, se ne ottiene

una replica software. In effetti, questo

linguaggio di programmazione può

essere perfezionato e diventare la base

primordiale per una rappresentazione

software di tutte le attività organiche e,

per esempio, anche dei comportamen-

ti delle molecole del DNA.

Nel GEC troviamo tutti i connotati tipici delle

attività molecolari con funzioni che comanda-

no la trascrizione delle sequenze dei nucleotidi

del DNA nell’RNA che presiede alla sintesi pro-

teica, istruzioni che modellizzano i ribosomi e

i cromosomi, sottoprogrammi che riconoscono

il tipo di proteina sintetizzata, istruzioni che ri-

producono le interazioni tipiche fra le proteine

e il loro comportamento nonché database che

immagazzinano le caratteristiche tipiche dei

gruppi di proteine e dei sottosistemi organici

che esse compongono.

Con il linguaggio GEC è possibile scrivere al-

goritmi con funzionalità biologiche e i primi

due scritti con questo approccio sono la sintesi

molecolare in concorso fra due o tre geni e la

lotta predatore-preda, naturalmente a livello di

microorganismi semplici come virus e batteri.

Fig. 4 – Il linguaggio di programmazione Microsoft GEC consen-

te di scrivere algoritmi che funzionano con le stesse regole che

la natura impone alle proteine e alle molecole del DNA

Fig. 2 – BactoBots e ViruBots pos-

sono rivelare i tumori e diagnosti-

care le condizioni dei tessuti tu-

morali senza bisogno di interventi

chirurgici

Fig. 3 – Le regole biologiche sono definite nelle chiavi GeRM che posso-

no tenere in vita o disabilitare i BactoBots e i ViruBots per consentire

o negare loro di sopravvivere o riprodursi diffondendosi laddove vi sia

la possibilità