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MEDICAL 9 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2015

XII

Medical

con l’obbiettivo di definire standard industriali e linee

guida comuni per la progettazione (Fig. 3)

Per garantire la connessione di tutti gli elementi coin-

volti è necessario ricorrere alla comunicazione wireless.

La progettazione della connettività wireless è un com-

pito che può essere svolto da personale specializzato in

quanto richiede conoscenze approfondite dei metodi di

trasmissioni e di protocolli come Bluetooth e Wi-Fi, oltre

alla capacità di sviluppare un progetto discreto necessa-

rio per la certificazione di conformità con i numerosi

standard stilati dai vari Enti normatori operanti su scala

mondiale. Molti progettisti comunque preferiscono ri-

correre a un modulo già certificato per lo sviluppo dei

loro design grazie ai numerosi

vantaggi legati alla sua adozio-

ne: semplificazione del progetto,

minor impiego di risorse specia-

listiche e riduzione del time-to-

market.

Scelta del protocollo

Quando si sceglie un modulo, il

primo nodo da sciogliere riguar-

da il protocollo da utilizzare.

Oggigiorno sono disponibili nu-

merose tecnologie di comunica-

zioni tra cui le più diffuse sono

sicuramente Wi-Fi, Bluetooth

e ZigBee. Il progettista deve in

primo luogo valutare la quanti-

tà di dati da trasferire e il range

(ovvero il raggio d’azione) di tra-

smissione. In molte applicazioni è

sempre necessario ricorrere a un

compromesso tra range, velocità

di trasferimento dati e caso d’uso

(use case, in pratica lo scenario di

utilizzo). Il caso d’uso potrebbe a

sua volta evidenziare un certo nu-

mero di criteri come ad esempio

la frequenza con la quale i dati de-

vono essere trasmessi e il budget

di alimentazione disponibile, un

elemento critico quando si utiliz-

zano dispositivi alimentati a batte-

ria. Per esempio, per il controllo

di un dispositivo o per ricevere

dati da un sensore alcune volte al

giorno, il protocollo BLE (Blueto-

oth Low Energy) può essere una

soluzione interessante. Qualsiasi

smartphone è in grado di suppor-

tare questo tipo di comunicazione per cui le funzioni di

controllo o di elaborazione e memorizzazione dei dati

sono immediatamente disponibili. Nel caso si debba

trasmettere una mole di dati superiore, dell’ordine ad

esempio di alcuni Mbyte, il progettista dovrebbe pren-

dere in considerazione l’ipotesi di utilizzare Bluetooth

oppure Wi-Fi.

Nel caso delle applicazioni in campo sanitario, come evi-

denziato nelle figure 2 e 3, i dati dei sensori sono inviati a

uno smartphone a un gateway domestico per il successi-

ve trasferimento alle applicazioni di monitoraggio basate

su cloud. Ciò significa che le distanze di comunicazione

sono brevi e, in considerazione del fatto che molti di-

spositivi sono alimentati mediante

piccole batterie di ridotta capa-

cità, lo standard BLE si propone

come la soluzione ideale.

Un esempio concreto

Un esempio di componente wi-

reless adatta per applicazioni del

tipo descritto in questo articolo

è il modulo Type ZF Bluetooth

SMART di

Murata.

Di dimensio-

ni estremamente contenute, pari

a soli 5,4 x 4,4 x 1 mm, il modu-

lo integra un processore ARM

Cortex-M0 ed è caratterizzato da

una potenza di trasmissione di -1

dBm. Ridottissimi i consumi, con

assorbimenti di corrente di soli

0,6 uA in “sleep mode” e 4,8 mA

(max.) in fase di trasmissione.

Grazie al supporto degli ibeacon

(in pratica trasmettitori a basso

consumo) integrato e all’inclu-

sione di numerosi stack di proto-

collo, tra cui SMP, ATT e GATT,

Fig. 5 – Il kit di progettazione per il modulo

Type ZF di Murata

Fig. 4 – Lo stack software SmartSnippets