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ROBOTIC
to) e ne permette anche la replica in ulteriori copie che
vengono propagate per formare una rete distribuita di
robot biologici attivi. Viceversa, quando si spegne la chia-
ve in un nodo vengono disabilitate tutte le sue funzioni e
poi si disattiva per intero il robot e quelli a esso collegati
facendo propagare il comando di disattivazione agli altri
nodi della stessa rete. Viene pertanto reinterpretata la
selezione naturale in modo da poter osservare una rap-
presentazione dei fenomeni biologici adatta allo studio
e allo sviluppo di nuove tecnologie utili sia alla medicina
sia all’elettronica. Questo approccio è davvero innovati-
vo, perché sfrutta molte risorse salite alla ribalta solo gra-
zie al recente imponente sviluppo delle nanotecnologie e
perciò può considerarsi senza dubbio impensabile solo un
paio d’anni orsono. Con i BactoBots, i ViruBots e i GeRM
si possono impostare campagne di ricerca e sviluppo ri-
volte a un’ampia varietà di soluzioni tecnologiche basate
sulle stesse caratteristiche dei microorganismi e perciò
provare a realizzare dispositivi elettronici in grado di af-
fiancarsi e/o convivere insieme alle attività organiche per
scopi medicali o industriali. Queste soluzioni consentono,
ad esempio, di offrire un’azione terapeutica intelligente
localizzata perché preventivamente simulata in laborato-
rio e al tempo stesso possono essere utili per sviluppare
nuovi materiali adatti a sostituire parti dei nostri organi
oppure ricoprirli per proteggerli da forme mutevoli di in-
quinamento.
Soluzioni primordiali
Questa tecnologia è personalizzabile in base alle esigenze
di ricerca che si vogliono perseguire ma per il momento
Microbial Robotics rende già disponibili alcuni prodotti.
I tre progetti batterici e i relativi BactoBots hanno nome
Auricle Solutions con gli AuriBots che consentono di ri-
velare le lesioni nel cranio e in particolare i colesteato-
ma, Aureus Water con gli AuBots per la precipitazione
delle particelle d’oro nell’acqua a uso prevalentemente
industriale e DeNitro con i DeNitroBots che servono a
uccidere i batteri ricchi di nitrati nei fluidi fastidiosi sia
in medicina sia in agricoltura e acquacoltura. I tre pro-
getti virali con i VirusBots sono denominati AurēMed
con gli AurēBot che sono virus oncolitici riprogramma-
bili utili per terapie non chirurgiche contro il colestea-
toma, LightOwl Biomarkers con i virus tracciabili HSV-I
che consentono esami diagnostici precisi sulle condizioni
delle cellule tumorali e Pectus Oncolytics per le terapie
contro il cancro al polmone.
Trattandosi di ricerche in corso le informazioni pubblica-
mente disponibili sono poche ma ci si può rivolgere alla
sede della società a Cincinnati, nell’Ohio, oppure diretta-