EDA/SW/T&M
IoT
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- ELETTRONICA OGGI 450 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2015
Fare previsioni per i requisiti che cambiano grazie a
sistemi hardware scalabili
Oltre alla comunicazione device-to-device e all’analisi auto-
matizzata nel software, un altro aspetto cruciale per i sistemi
IIoT, già presente nelle applicazioni di test e misura odierne,
sono i sistemi hardware scalabili. Per
Qualcomm, leader delle
telecomunicazioni wireless, la presenza di diverse ed enormi
misure sugli strumenti tradizionali stava aumentando il costo
delle misure in un settore estremamente competitivo e sen-
sibile ai costi.
Passando da generatori e analizzatori di segnali RF alla piat-
taforma hardware modulare NI basata su PXI, Qualcomm ha
ridotto notevolmente lo spazio nel rack e il costo dei test. La
cosa ancor più importante è che, sfruttando la piattaforma
FPGA programmabile sul ricetrasmettitore di segnali vetto-
riale NI, Qualcomm ha diminuito il tempo del collaudo di un
fattore pari a 200.
Realizzare progetti su una piattaforma hardware flessibile,
che utilizza le più recenti tecnologie commerciali, come NI
PXI (Fig. 2), trasforma le esigenze future da una minaccia di
obsolescenza a un’opportunità di miglioramento. Piuttosto
che sostituire un intero strumento box per una nuova misu-
ra specifica, è possibile incorporare un nuovo modulo PXI
nel sistema di test esistente. Se la potenza di elaborazione è
insufficiente per una misura RF complessa, il controller PXI
può essere sostituito con il nuovo NI PXIe-8880, dotato di un
processore Intel Xeon avanzato e otto core. Questa flessibilità
apre ai sistemi di test le porte a nuovi interessanti supporti
tecnologici, come avanguardie in silicio, FPGA programmabi-
li dall’utente e innovazioni riguardanti la temporizzazione e la
sincronizzazione.
I sistemi IIoT sono in costante evoluzione, per includere sem-
pre più nodi con requisiti di I/O variabili. Per far fronte a que-
ste sfide, una piattaforma software deve supportare soluzioni
hardware flessibili e modulari.
Alla scoperta delle opportunità di lavoro
fornite dall’Industrial Internet of Things
Tutte queste aziende di successo si sono servite di una piat-
taforma hardware e software collaudata per implementare
l’IIoT.
Microsoft ha realizzato un’infrastruttura software in rete per
collegare i propri tester, ottenendo le informazioni necessa-
rie per duplicare l’efficienza dei test per stazione.
Raytheon ha implementato l’analisi automatizzata dei dati
per ridurre i tempi dei cicli di test del 95%.
Qualcomm ha ridefinito radicalmente la propria idea di co-
pertura di test, mediante un approccio modulare, basato su
strumenti definiti via software.
Anche se l’IIoT si è già manifestato nel settore delle misure e
dei test negli ultimi dieci anni, attraverso piattaforme softwa-
re come LabVIEW, oggi ai responsabili dei test si presentano
nuove e importanti occasioni per rendere i propri sistemi di
test ancor più intelligenti. Il web, il cloud e la tecnologia mobi-
le stanno ridefinendo i rapporti tra uomini e macchine, e tra
le macchine stesse. Per la prima volta, soluzioni end-to-end
di test, dall’analisi all’ adattamento, completamente automa-
tizzate, diventano possibilità reali e tangibili.
Per alcune aziende e responsabili del collaudo, potrebbe non
esserci possibilità di scelta. Mentre i budget per i test ven-
gono sempre più ridotti, i requisiti continuano a cambiare
rapidamente e le pressioni sul time-to-market aumentano. I
sistemi hardware frammentari, con software costruiti parten-
do da zero, diventeranno sempre più insostenibili.
Creare l’IIoT con una piattaforma
software per test e misure
LabVIEW e NI TestStand offrono la piattaforma software
necessaria agli ingegneri di test per utilizzare hardware di
test scalabili, come la piattaforma hardware NI PXI, e per
ottenere la comunicazione device-to-device e l’analisi au-
Fig. 2 – I sistemi hardware scalabili come NI PXI sono gli elementi costitutivi dell’IIoT