EDA/SW/T&M
MSO
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- ELETTRONICA OGGI 450 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2015
protocolli. Nel centro della figura 3 si vede visualizzato un
comando di scrittura tipico dell’analisi logica dove il canale
digitale superiore mostra il segnale di clock e il canale digi-
tale inferiore mostra il bus dati. In questo caso il display con
codifica del colore agevola la visualizzazione delle informa-
zioni sul protocollo e sui comandi del bus I2C. I dati indirizzo
sono visualizzati in viola, i pacchetti dati in blu e le conferme
delle segnalazioni in verde (trasmissione corretta) o rosso
(trasmissione non corretta). Con quest’approccio l’utente
può facilmente visualizzare i contenuti trasmessi e valutare
i risultati di ciascuna trasmissione. Il display delle attività
(vedi D0..D15 in alto a destra nella stessa figura) mostra lo
stato corrente di tutti i canali logici (alto, basso, commutazio-
ne) in ogni momento e ciò consente di verificare rapidamen-
te il loro stato. Oltre ai segnali del bus I2C la figura 3 mostra in
giallo le uscite in tensione del driver LED in modo da rendere
possibile la valutazione congiunta delle trasmissioni sul bus
I2C nelle fasi di test e verificare la corretta attuazione dei
comandi come mostrato con la regolazione della tensione in
esempio. Questa misura mostra fra l’altro che il driver for-
nisce i comandi con un piccolo ritardo che serve per la re-
golazione dell’uscita nel driver che avviene immediatamente
dopo rispetto all’arrivo del comando.
La misura dei transitori
L’interazione continua fra i singoli elementi del circuito dipende
spesso dalla sincronia nel superamento delle soglie di commu-
tazione impostate e dalla stabilità di condizioni che questo fat-
tore può creare o, viceversa, ostacolare. Il tempo di reazione del
driver in esempio può essere facilmente misurato muovendo un
apposito cursore sul display e attivando la funzione QuickMeas
disponibile negli oscilloscopi R&S RTM si possono evidenziare
le caratteristiche della tensione d’uscita. Come si vede nella fi-
gura 4 basta un pulsante per misurare istantaneamente un tem-
po di salita di appena 43 µs.
La funzione QuickMeas degli oscilloscopi R&S RTM consente
anche di misurare i parametri più importanti dei segnali attivi
(Tab. 1) e visualizzarli utilizzando linee dedicate con marcatori
che vengono continuamente aggiornati. In questi oscilloscopi
ci sono anche altre funzioni automatiche come la misura della
tensione picco-picco o della frequenza del segnale con in più
l’analisi statistica delle variabili critiche del sistema in esame.
Valutazione sulle commutazioni on/off
Durante queste verifiche gli sviluppatori sono particolar-
mente interessati al comportamento dei sistemi nella fase di
accensione. La figura 5 mostra come la corrente d’ingresso
(verde) e la corrente d’uscita (arancione) possano essere più
dettagliatamente esaminate nel driver per LED in esempio.
Nel funzionamento normale il driver consuma 60 mA ma ogni
picco di potenza che supera 120 mA causa l’attivazione della
pompa di carica e viene chiaramente raffigurato insieme alle
conseguenze che generalmente provoca nella tensione d’u-
scita. Questi valori di picco hanno un impatto significativo sul
dimensionamento della corrente e della tensione di alimen-
tazione e perciò possono essere fattori decisivi nella messa
a punto delle caratteristiche e delle prestazioni dei sistemi
elettronici. I cursori verticali rendono semplice e veloce la
misura dei picchi di corrente, ma gli sviluppatori necessitano
anche di verificare il comportamento dei sistemi nella fase
di spegnimento, come viene illustrato nella figura 6. Durante
questa fase il comando del driver per LED termina automa-
ticamente dopo circa 15 cicli durante i quali non si verifichi
alcunché di significativo mentre dopo lo spegnimento il LED
rimane acceso per circa 250 ms.
Rivelazione rapida dei guasti con l’oscilloscopio R&S RTM
Accorgersi rapidamente dei difetti nei segnali è di fondamen-
tale importanza nella verifica dei sistemi elettronici. Le fun-
Fig. 6 – Caratteristiche di un sistema nella fase di spegnimento senza
anomalie evidenti
Fig. 7 – Mask Test: la definizione delle maschere sulla base di opportuni
segnali di riferimento