Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  48 / 86 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 48 / 86 Next Page
Page Background

COMM

5G

48

- ELETTRONICA OGGI 443 - MARZO 2015

Tecnologie 5G

ai blocchi di partenza

L

a corsa alle tecnologie di comunica-

zione wireless appare irrefrenabile. I

fornitori di servizi stanno in questo

periodo preparando le infrastrutture per

implementare sui terminali mobili le comu-

nicazioni 4G che consentiranno una connet-

tività Internet molto più efficiente rispetto

alle attuali reti 3G. Per le connessioni 4G

Long Term Evolution (LTE) si parla, infatti,

di 300 Mbps in downlink e 150 Mbps in

uplink contro i 14,4 e 5,76 Mbps dei miglio-

ri 3G High Speed Packet Access (HSPA),

ossia venti volte meglio. Tuttavia, la

Federal

Communications Commission (FCC)

statuni-

tense registra dal 2009 al 2014 una crescita

della richiesta mondiale di banda di ben

35 volte da parte del traffico wireless e

ciò ha preoccupato gli esperti del settore e

indotto i laboratori ha spingere più in avanti

le ricerche sulla quinta generazione delle

comunicazioni mobili.

D’altro canto, le caratteristiche di qualsivo-

glia canale di comunicazione rispondono al

teorema di Shannon, che definisce la capacità di trasporto

dei segnali attraverso un mezzo trasmissivo, ossia il massimo

ritmo di trasmissione ottenibile come funzione proporzionale

al rapporto fra la banda del segnale e il rumore elettroma-

gnetico presente. Ciò significa che nelle comunicazioni mo-

bili per riempire ancor di più l’etere di informazioni bisogna

aumentare in proporzione la larghezza della banda, ovvero la

potenza di trasmissione. Fino alle tecnologie 4G i ricercatori

si sono focalizzati sui segnali con banda sotto i 6 GHz, perché

si è pensato che oltre non fosse conveniente e richiedesse

energie troppo elevate per una tecnologia con volumi di uti-

lizzo planetari.

La svolta è avvenuta dopo che Ted Rappaport, del centro

di ricerca

NYU Wireless

dell’Università di New York, ha di-

mostrato che nelle comunicazioni wireless

si possono utilizzare anche le microonde

di frequenza più elevate meglio note come

onde millimetriche (EHF, Extremely High

Frequency) perché hanno lunghezza d’onda

di una manciata di millimetri. Rappaport ha

sperimentato svariati collegamenti mmWa-

ve a 28, 38, 60, 71 e 76 GHz nei quali ha

ottenuto velocità di trasmissione da 2 fino

a ben 6 Gbit/s. Il passo avanti è dovuto al

fatto che con una banda e una velocità di

canale di questo livello è possibile perfezio-

nare le tecnologie di trasmissione Multiple-

Input Multiple-Output (MIMO) e aumentare

la banda istantanea disponibile per ogni

collegamento persino a 2 GHz, ossia cento

volte più larga rispetto agli attuali 20 MHz,

grazie al trasferimento sincrono di ben 128

segnali in parallelo. Ciò significa spalmare le

connessioni su più sottoportanti e moltipli-

care l’efficienza spettrale in termini di bit al

secondo per ogni Hertz di banda, ottenendo

una densità di bit per canale notevolmente

maggiore, proprio perché suddividendo i segnali complessi

in più componenti è possibile accrescere la capacità di Shan-

non disponibile nell’etere di parecchi ordini di grandezza.

Questo approccio consentirebbe di implementare collega-

menti Internet confrontabili con quelli terrestri e perciò si

capisce perché le comunicazioni 5G suscitino tanto interesse

sul mercato. Va detto che l’elevata frequenza può suscitare

dubbi sulla salubrità delle onde millimetriche utilizzate molto

vicino al cervello ma, secondo la normativa vigente, fino a

300 GHz si parla ancora di onde non ionizzanti, che non han-

no energia sufficiente per rompere i legami delle molecole

del DNA se non con esposizioni di forte intensità prolunga-

te nel tempo e perciò valgono le stesse precauzioni valide

per gli attuali telefonini, che consigliano di mantenere una

Lucio Pellizzari

Oltre le comunicazioni 4G si va sulle onde

millimetriche e National Instruments sta già

preparando le piattaforme di prototipazione per

le reti wireless 5G in via di sviluppo presso molti

laboratori

Fig. 1 – National Instruments ha già

pronta una piattaforma completa per

i test sulle comunicazioni 5G e propo-

ne il modulo NI 5791 per la prototipa-

zione delle Software Defined Radio

su LabVIEW