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EDA/SW/T&M

RADAR

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- ELETTRONICA OGGI 441 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2014

più tempo al ciclo di misura ma in ogni caso la complessità della

procedura consiglia nel radar l’utilizzo di circuiti allo stato dell’ar-

te e processori di segnali con buona potenza di calcolo.

La caratterizzazione del segnale radar

Gli ingegneri che lavorano allo sviluppo dei sensori radar basati

sui segnali LFMCW hanno un grosso problema perché qualsiasi

variazione dei segnali ricevuti rispetto alla forma ideale dei se-

gnali trasmessi può causare errori nella determinazione della ve-

locità e della distanza degli oggetti da rilevare e soprattutto nelle

applicazioni critiche per la sicurezza ciò si traduce in rischi che

possono avere conseguenze disastrose. Dunque è indispensabile

verificare sempre i parametri più importanti dei chirp come la

linearità della frequenza, la dimensione e la ripetitività all’interno

di una sequenza di chirp.

I segnali di questo tipo hanno rapide variazioni di frequenza e

grandi ampiezze di banda e perciò devono essere caratterizzati

con tecniche di analisi nel dominio nel tempo come la Transient

Analysis, o analisi dei transitori. L’analizzatore di spettro Rohde &

Schwarz R&S FSWè pensato proprio per questo impiego e incor-

pora un’opzione di analisi dei transitori ottimizzata proprio per le

applicazioni radar automotive. Lo strumento permette di rilevare

e analizzare automaticamente le sequenze lineari dei chirp FM,

estraendo e visualizzando in tabelle grafiche sul display i para-

metri più importanti come la quantità dei chirp, la loro dimensio-

ne e la rapidità con cui si susseguono in sequenza, senza bisogno

di analisi manuali né di funzioni specifiche sviluppate apposita-

mente a tal scopo. La tecnica di analisi sui dati è di tipo I/Q e

in genere aumentando l’ampiezza della banda considerata nelle

misure se ne riduce il tempo necessario per ottenere dei risultati

accurati. Inoltre, si possono tracciare e memorizzare i parametri

di frequenza, ampiezza di banda e tempo di misura utilizzati du-

rante l’intera analisi per poterne valutare in un secondo tempo

la completezza. Tutti i risultati possono essere visualizzati in un

formato grafico che ne semplifica l’interpretazione e rende il pro-

cesso di analisi più efficiente e affidabile. Nelle tabelle si legge

subito la quantità dei chirp analizzati in successione e si vedono

immediatamente le differenze in frequenza fra i valori misurati e i

valori ideali dei chirp. Si possono, inoltre, impostare delle finestre

sui tempi di misura allo scopo di tagliare tutti o alcuni dei transito-

ri che si verificano durante lemisurema non interessano i chirp e

poi si può eseguire la media in potenza dei chirp rilevati per defi-

nire di volta in volta il valore da considerare verosimilmente come

ideale. L’analisi dei segnali radar inizia già durante l’acquisizione

delle misure perché la registrazione dei dati I/Q è asincrona così

come la loro conseguente valutazione. Specialmente nel caso dei

segnali con un’ampiezza di banda piuttosto larga o anche quan-

do si imposta un tempo di misura particolarmente lungo, la du-

rata dell’analisi può essere accorciata proprio grazie all’imposta-

zione asincrona del ciclo di misura e analisi. Ci sono comunque

svariate opzioni che si possono regolare sullo strumento come lo

spettro a radiofrequenza e i parametri di modulazione nel tempo

in ampiezza, frequenza o fase dei segnali, visualizzando tutto sul

display. L’analizzatore di spettro permette anche di decidere quali

dati visualizzare fra tutti quelli in memoria definendo degli inter-

valli di selezione per i chirp.

La linearità FM è molto importante nella caratterizzazione dei

chirp FM perché influenza l’accuratezza delle misure sugli ogget-

ti rilevati dal radar. Si può vedere ciò specialmente nella modalità

“spettrogramma” dello strumento che evidenzia come e quanto

fluttua lo spettro dei segnali nel tempo. Precisamente, con la fre-

quenza nell’asse delle ascisse e il tempo sulle ordinate la potenza

del segnale viene raffigurata con una codifica a colori che con-

sente un’immediata interpretazione delle caratteristiche del se-

gnale e permette di assegnare correttamente le temporizzazioni

degli eventi in modo da risaltare anche quelli occasionali, per i

quali si può poi sempre ricorrere alle funzioni di analisi specifiche

disponibili. Il grafico dello spettro a radiofrequenza, per esempio,

offre una visione d’insieme delle caratteristiche di ogni segnale in

tutto lo spettro per ogni intervallo di tempo selezionato e mostra

anche tutte le eventuali correlazioni che quel segnale può avere

con gli altri segnali. Nel diagramma “Frequency Deviation Time

Domain” le deviazioni in frequenza di tutti i chirp sono individuate

e visualizzate singolarmente in modo tale da poter individuare

anche gli eventi di minima intensità usufruendo di opportuni filtri

e di adeguate estrapolazioni delle caratteristiche medie dei chirp

per abbattere qualunque tipo di rumore presente.

Accuratezza e affidabilità

Un importante parametro da considerare durante lo sviluppo dei

sensori radar è la deviazione dalle caratteristiche dei chirp dai

Fig. 3 – La distanza e la velocità degli oggetti possono essere determina-

te con una sola misura utilizzando le sequenze di chirp FM