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- ELETTRONICA OGGI 438 - LUGLIO/AGOSTO 2014
COVERSTORY
P
er trasformare un giorno la svolta
energetica in realtà e ricavare l’e-
lettricità da fonti energetiche rinnovabili
come sole o vento occorrono inverter
dalle alte prestazioni. Al loro interno gli
IGBT sono componenti chiave con un
ruolo essenziale, ma anche nell’elettronica
di potenza, come per esempio nel control-
lo dei motori elettrici, sono diventati nel
frattempo indispensabili.
Gli IGBT commutano in tal caso potenze
molto alte con tensioni spesso pari a di-
verse migliaia di Volt. Ciononostante, o
forse proprio per questo, per il controllo
sono necessari piccoli convertitori DC/
DC con eccezionali caratteristiche d’isola-
mento che garantiscano una lunga durata
e assicurino così l’”energia verde” anche
per la prossima generazione.
Come esempio di classica applicazione
IGBT si vuole osservare con maggiore pre-
cisione l’impianto fotovoltaico rappresentato
in figura1. Qui gli IGBT (Isolated Gate Bipolar
Transistor, transistor bipolari a gate isolato)
vengono impiegati due volte.
Da un lato le celle fotovoltaiche forniscono, a
seconda del periodo del giorno e della situazio-
ne atmosferica una tensione molto irregolare. È
perciò necessario un circuito intermedio. Per
ottenere una tensione stabile del circuito inter-
medio, in genere compresa fra 800 e 1000 VDC,
si impiega solo un convertitore boost IGBT, in
genere dotato di inseguimento MPP (Maximum
Power Point, punto di massima potenza). Ciò
permette di far funzionare ogni modulo foto-
voltaico con il rendimento ottimale indipenden-
temente dall’irraggiamento solare. Qui l’IGBT
funziona con una frequenza di commutazione
variabile, che può arrivare fino a 300 kHz. Ciò
significa però una pesante sollecitazione delle
componenti interessate.
Poiché la tensione del circuito intermedio però
non può essere chiaramente alimentata in rete,
I convertitori per IGBT asimmetrici consentono
procedure di commutazione
riducendo le sollecitazioni
Thomas Rechlin, Senior FAE per l’Europa
RECOM Engineering di Gmunden (A)
FINO AL LIMITE
DELLA RESISTENZA?