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- ELETTRONICA OGGI 438 - LUGLIO/AGOSTO 2014
Il mercato dell’elettronica sembra avviato a un periodo di relativa tranquillità: un segno evi-
dente è il dato positivo sulla produzione elettronica e industriale per tutte le principali regioni
del globo – Cina, Taiwan, Giappone, Usa, Eu e Sud Corea. Per quanto concerne il comparto
elettronico, la Cina continua a marciare a un tasso di crescita del 10%, se non addirittura supe-
riore. L’elettronica taiwanese, dopo il declino sperimentato nei due anni precedenti, è tornata
a far registrare un buon +5% (il dato è relativo al mese di aprile). I chip del Sol Levante, una
volta superati terremoti e tsunami, sono in crescita dal novembre dello scorso anno a un ritmo
compreso tra il 4 e l’8%. Analogo trend per gli Stati Uniti, tornati in positivo all’inizio del 2014 a
un tasso stimato tra il 2 e il 4%. La produzione industriale in Europa è tornata a vedere il sole
dall’ottobre 2013, mentre due mesi dopo è toccato alla Corea del Sud.
Com’è noto, sono state due le categorie di prodotto che negli ultimi anni hanno trainato la cre-
scita del mondo dei semiconduttori e dell’elettronica in generale: tablet e smartphone. Negli
ultimi trimestri, comunque, il loro tasso di incremento annuo è diminuito in maniera abbastan-
za sensibile. Nonostante la frenata, per il 2014 le previsioni di crescita per questi due driver
sono decisamente interessanti: nel caso dei tablet si va dal +12% di Idc al +39% di Gartner,
mentre per gli smartphone le previsioni variano dal +19% di Idc al +24-34% di Gartner.
Come sempre succede nel mondo dell’elettronica, ora si cerca quello che viene comunemente
definita “the next big thing”. Difficile azzardare previsioni: probabilmente sarà un oggetto frutto
dell’evoluzione di computer e smartphone capace di gestire la maggior parte delle esigenze di
elaborazione e di comunicazione degli utenti. Ma un prodotto di questo tipo non si vede anco-
ra all’orizzonte e probabilmente ci vorranno anni prima che possa diventare un dispositivo di
diffusione di massa.
Sul breve-medio periodo vi sono però applicazioni interessanti che potrebbero stimolare la
crescita dei comparti dei semiconduttori e dell’elettronica. Uno è sicuramente l’automobile,
sempre più densa di sistemi di sicurezza, navigazione, comunicazione ed entertainment. I
dispositivi “indossabili”, utilizzati per monitorare la forma fisica e la salute stanno diventando
sempre più popolari. Si tratta di un mercato ancora piccolo, ma dalle potenzialità decisamente
interessanti. “Internet of Things” – ovvero connettere una pluralità di dispositivi a Internet che
possono essere monitorati in modo remoto attraverso Pc, tablet o smartphone - è sulla bocca
di tutti. Per il momento due applicazioni stanno emergendo, sicurezza domestica e gestione
dell’energia, ma in molti casi sembra ancora una tecnologia in cerca di applicazioni. Senza
dimenticare che per la costruzione di IoT bisogna superare due problemi di non poco conto:
interoperabilità e semplicità nello scambio dei dati. Quindi la parola d’ordine per IoT è stan-
dardizzazione, in termini di protocolli, connettività wireless e analisi dei dati. Uno scoglio che,
la storia dell’elettronica insegna, non è semplice da superare.
Filippo Fossati
IoT e wearable i nuovi driver
in attesa dalla “next big thing”
EDITORIAL
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