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EMBEDDED
64 • MAGGIO • 2017
OPEN SOURCE |
HARDWARE
traprendere il modello di sviluppo open source, un
paradi
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do del software, e dei computer e server nei data
center, ma che sempre più, negli ultimi anni, sta
avendo successo anche nel dominio dell’hardware
e dell’elettronica embedded, grazie alla diffusione
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gi derivanti dalla
formazione di una
comunità di svi-
luppatori, e di un
ecosistema di for-
nitori hardware e
software impron-
tato al paradigma
open source, risie-
dono nella messa
a disposizione di
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facce di comuni-
cazione, referen-
ce design, e altri
componenti
ed
elementi di pro-
gettazione comuni, che possono essere riutilizzati,
supportati, e aggiornati nel tempo, da una colletti-
vità di soggetti, che nel settore lavorano in maniera
coordinata per un obiettivo condiviso. Un esempio
nel campo dell’hardware open, che abbiamo già ci-
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Project
MangOH
, annunciata nel 2015 e posizionata nel
settore come una nuova categoria di piattaforme
hardware open source. Queste ultime sono costi-
tuite da componenti di categoria ‘industrial-grade’,
per consentire con maggior facilità la conversione
dei prototipi in prodotti commerciali. In aggiunta,
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creare e personalizzare la propria applicazione IoT.
Aprire il codice per la IoT
Dalla prospettiva di chi fornisce la tecnologia, il
modello open source va di certo valutato caso per
caso nella sua convenienza, ma occorre anche con-
siderare che scegliendo, ad esempio, di rendere
disponibile sul mercato il proprio software – tutto
o in parte – attraverso una licenza open source, i
vendor di tecnologia hanno comunque la possibili-
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tori possono essere infatti interessati a pagare per
ottenere servizi di supporto tecnico, consulenza e
integrazione per l’applicazione che stanno realiz-
zando.
In aggiunta, il paradigma open source può esse-
re usato, come una sorta di grimaldello, o ‘cavallo
di Troia’, per far conoscere e apprezzare la pro-
pria tecnologia, penetrando in nuovi segmenti di
mercato, o espandendo la presenza commerciale
in un dato settore. Un buon esempio può essere
la collaborazione tra
Red Hat
ed
Eurotech
, che
nel 2016, nell’ambito della
Eclipse Foundation
,
hanno annunciato un progetto open source di
piattaforma cloud per soluzioni IoT ‘end-to-end’,
mirante a gestire i dispositivi IoT nell’intero ciclo
di vita, dalla connettività, alla gestione delle ap-
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sui progetti Eclipse Kapua ed Eclipse Kura, ap-
partenenti alla comunità di sviluppo open source
Eclipse IoT
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ne modulare per dispositivi IoT e sensori intelli-
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(operational technology) con quella IT (informa-
tion technology), e si concentra su una completa
gestione dei nodi IoT nella rete periferica (edge),
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ciclo di vita delle applicazioni.
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po reale dalla periferia, archiviarli o instradarli
verso sistemi e applicazioni IT aziendali. Eclipse
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taforma per costruire gateway IoT. Nell’ambito di
Kapua, lo scorso ottobre, Eurotech, in collaborazio-
ne con Red Hat, ha rilasciato il primo codice sor-
gente aperto della propria piattaforma Everyware
Cloud per applicazioni IoT, rilascio già peraltro
preceduto da quello di Everyware Software Fra-
mework (ESF), sotto il progetto Kura. Nella loro
collaborazione, Eurotech e Red Hat condividono
le attività di sviluppo, validazione, collaborazione
con altri player, e integrazione con altri progetti
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applicazioni IoT una piattaforma open source che
consenta loro di evitare i vincoli delle costose ap-
plicazioni proprietarie, attraverso l’uso e riuso di
componenti creati nell’ambito della comunità.
Danilo Maggi, marketing
manager di Red Hat Italia