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EMBEDDED

62 • NOVEMBRE • 2016

SOM |

IN TEMPO REALE

zio SGET (Standardization Group for Embedded

>1 &

À

con la pubblicazione della revisione 2.1. Quest’ulti-

ma ha introdotto alcune migliorie, tra cui l’aggiun-

027 /

6*<9

(general-purpose input/output) e connettori Iriso,

nonché un’interfaccia SDIO (secure digital input/

output) che risparmia il numero di pin, portandoli

dai precedenti otto agli attuali quattro.

Sempre il consorzio SGET, a giugno, ha annuncia-

À 2( :4 2 ( > :4

-

1

À 2( :4

2( :4 À

computer SFF (82 mm x 50 mm e 82 mm x 80 mm)

indirizzato ad applicazioni che hanno requisiti di

basso consumo, costi ridotti e prestazioni elevate.

&

À

versione 2.0 (V2.0) è stata riconosciuta da tutte le

aziende partecipanti al gruppo di lavoro SDT.01, es-

sendo passati oltre tre anni dalla pubblicazione, nel

dicembre 2012, della versione 1.1 (V1.1). L’obiettivo

T !

À

insieme di funzionalità evolute, ma in grado di man-

tenere la compatibilità con il pinout della versione

1.1. Allo stesso tempo, i pin V1.1 sottoutilizzati sono

selezionati e riconvertiti per creare nuove interfacce.

5

À

2( :4

diverse nuove interfacce, tra cui un secondo canale

LVDS, una seconda porta Gigabit Ethernet, segna-

li trigger IEEE1588, una quarta linea PCI Express,

027 , . 027 D 027 /

-

cità), segnali di gestione alimentazione x86, eSPI and

DP++. Altre interfacce, invece, utilizzate raramente

o considerate superate, sono state rimosse dalla spe-

À * 4 <

* = >

Interface, PCI Express Presence and Clock Request

signals, Alternate Function Block, SPDIF, eMMC).

In sintesi, l’impatto di SMARC 2.0 si è tradotto nel-

la perdita di alcune interfacce ‘legacy’ e nella non

completa compatibilità con la revisione 1.1 della

À

3

-

menti portati da un maggior insieme di funzionali-

tà, come la presenza di una seconda porta Gigabit

Ethernet per servire le necessità delle applicazioni

IoT, o il ‘precision timing’ supportato dall’hardware

per l’uso con le applicazioni real-time.

Elaborazione periferica e locale per la IIoT:

due moduli congatec

Due ‘server-on-module’ in formato COM Express Basic sono stati introdotti da congatec lo scorso giugno, per

indirizzare soprattutto le applicazioni di elaborazione in real-time di video. Si tratta dei server-on-module conga-

TS170, basati sui processori Intel Xeon E3-1578L e E3-1558, e una loro caratteristica distintiva, dichiara

congatec, è l’integrazione della grafica Intel Iris Pro, accelerata attraverso 128 MB di eDRAM veloce, e con

il raddoppio (fino a 700 MHz) della frequenza di base dell’unità grafica, che permette di ottenere prestazioni

elevate a livello di trascodifica ed elaborazione video. Dal punto di vista software, i due dispositivi possono con-

tare sulla disponibilità di BSP (board support package) e driver, unitamente a schede carrier ‘application-ready’

e kit di valutazione volti a semplificare la configurazione di questi server embedded per applicazioni specifiche.

Il settore principe di utilizzo dei server-on-module conga-TS170 è nei sistemi IIoT (Industrial Interent of Things),

quindi nelle applicazioni IoT industriali dove occorre pre-elaborare e trascodificare ‘big data’ o controllare

processi locali. Tali server permettono di realizzare il networking, in stretta prossimità del campo, di senso-

ri intelligenti IIoT, attuatori, macchinari e attrezzature complessi. Le prestazioni elevate di elaborazione dei

contenuti video portano benefici, sottolinea congatec, in vari campi, come il controllo di droni, i veicoli a guida

autonoma, i sistemi robotici basati sulla visione, le macchine di ‘self-learning’ con complessi algoritmi di ‘deep

learning’, e le strutture di rete neuronali, che si avvantaggiano delle elevate performance di elaborazione dei

processori Xeon.

Altro ambito ugualmente importante sono i server ad elevato grado d’integrazione che costituiscono l’ossa-

tura delle reti CDN (content delivery network) gestite da carrier, fornitori di servizi o terze parti, e usate per

eseguire la trascodifica di video di alta qualità, al fine di migliorare la fruizione e l’esperienza d’uso dell’utente

finale. Si tratta di reti ‘carrier-grade’ implementate in sistemi di streaming multimediali commerciali e di video-

conferenza, usate da un’ampia tipologia di apparati di sicurezza e videosorveglianza, o da applicazioni di visione

virtuale, che servono per fornire manutenzione e assistenza in modalità remota.