EMBEDDED
61 • SETTEMBRE • 2016
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HARDWARE
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tazione. In precedenza, una società avrebbe dovuto
fare una stima accurata dei costi complessivi re-
lativi al lancio di un nuovo prodotto sul mercato.
Essa poteva calcolare attentamente il costo delle
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calcolare in modo relativamente accurato i costi
NRE (Non-Recurrent Engineering). Con il model-
lo di progettazione attuale, queste ipotesi di costo
non sono più valide. L’implementazione costante
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sistema rende impossibile una stima accurata dei
costi NRE. Ad accentuare tale cambiamento è il fat-
to che si è ridotto il margine per recuperare questo
costo NRE vendendo volumi cospicui del prodotto.
Per impedire che i costi NRE vadano fuori control-
lo, i produttori hanno dovuto far ricorso a soluzioni
hardware già pronte, che potessero essere adattate
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che di progetto.
L’importanza dell’hardware standard
Una soluzione accolta con favore dai produttori è rap-
presentata dall’uso di hardware già disponibile come
ad esempio i Single-Board Computer (SBC). Sebbene
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nalizzati, gli SBC mettono a disposizione un modulo
base con un’ampia scelta di processori, periferiche e
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ma spesso è possibile aggiungere moduli plug-in per
implementare funzionalità personalizzate. La mag-
gior parte degli SBC assicura l’espandibilità delle
principali caratteristiche, come la memoria, permet-
tendo la personalizzazione della scheda in base alla
particolare applicazione considerata. L’uso di una
scheda pre-progettata permette di controllare i costi
NRE. Spesso le società che producono SBC si stan-
dardizzano su un processore, o su una serie di proces-
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momento in cui cambiano i requisiti hardware, con
tutti i vantaggi che ciò comporta in termini di porting
del codice. Digi International ha adottato questo ap-
proccio con la serie di MCU Rabbit.
L’adozione di un SBC per implementare la maggior
parte della sezione hardware del sistema ha un ri-
svolto negativo qualora la scelta degli SBC sia limi-
tata. Poiché non esiste una soluzione universale, il
produttore deve poter garantire una scelta che sia la
più ampia possibile per soddisfare al meglio le richie-
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ze future. Ad esempio, Digi-Key ha a stock quasi 600
modelli di SBC di 15 diversi fornitori, il che consente
ai clienti di soddisfare i requisiti hardware per quasi
qualsiasi tipo di applicazione. Il produttore deve an-
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luppo di applicazioni specialistiche, come ad esem-
pio schede con driver per motore destinate ai settori
dei controlli e della robotica. Oltre alle prestazioni,
alcuni SBC si distinguono per altre caratteristiche
come ad esempio la possibilità di operare su un in-
tervallo di temperatura esteso. La serie MicroSoM
di SolidRun, per esempio, opera su un intervallo di
temperatura compreso tra -40 e 105 oC.
Oltre all’ampiezza della scelta, un altro fattore im-
portante per i produttori è la disponibilità. La tesi
esposta dal Cluetrain Manifesto secondo la quale
il cliente non aspetta, è valida sia per il fornitore
che per il produttore. La disponibilità senza proble-
mi non si riferisce solamente a una singola scheda
o alcune unità, ma alla possibilità di avere scorte
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esempio, tiene a magazzino quantità di SBC pronti
da spedire per la produzione e ha stretto con i pro-
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produzione in volumi più elevati.
Il ciclo di progettazione ha subito un drastico muta-
mento per la maggior parte dei produttori di siste-
mi embedded. Le progettazioni di tipo custom non
sono in grado di soddisfare le esigenze dei produtto-
ri che in un contesto sempre più competitivo devo-
no sviluppare un numero sempre maggiore di nuovi
prodotti in tempi brevi.
L’approccio basato sugli SBC può rappresentare la
soluzione ideale, anche se per implementarlo con
esito positivo è necessario scegliere un fornitore af-
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quantità desiderata e nei tempi previsti.
Fig. 3 – SolidRun propone gli SBC della serie MicroSoM in grado
di garantire elevate prestazioni e operare in un intervallo esteso
di temperatura