EMBEDDED
61 • SETTEMBRE • 2016
18
IN TEMPO REALE
|
EXASCALE COMPUTING
dovrebbe prevedere sulla sua lista dei
vincoli progettuali tutti i seguenti ele-
menti e caratteristiche.
• Interoperabilità: permettere a di-
spositivi di calcolo e di interconnessio-
ne di diverse marche di operare insie-
me in un unico sistema.
• Integrazione: un minor numero di
componenti sulla scheda può ridurre i
ritardi nell’elaborazione dei dati (tem-
pi di latenza) e la quantità di potenza
richiesta.
• Accesso diretto a memoria remo-
ta (Remote Direct Memory Access,
G=5,(E
$ À
-
re i messaggi e la trasmissione di dati
in lettura/scrittura.
• Uno schema di instradamento che
supporta trasmissioni broadcast, mul-
ticast e percorsi multipli verso la stes-
sa destinazione, il tutto con la minima
latenza e con un basso consumo di potenza.
• ‘Goodput’ (throughput per banda lorda disponi-
bile): la larghezza di banda lorda (raw bandwidth)
deve essere la più vicina possibile alla capacità di
trasporto netta (goodput) raggiungibile.
• Tolleranza ai guasti: più grande è il sistema più
*
À
"
-
stare questo fenomeno, le interconnessioni devono
supportare più strategie di ridondanza e di tolle-
ranza ai guasti.
• Software: per avere interconnessioni di alta qua-
lità, il software deve supportare più topologie ed
essere in grado di operare su sistemi di diversi co-
struttori.
… e dei protocolli
Sul mercato esistono diversi importanti protocolli
che sostengono di poter offrire alcuni di questi ele-
menti utili (e in qualche caso, indispensabili) per la
realizzazione di un vero e proprio sistema di calcolo
di classe exascale, ma com’è possibile confrontarli?
PCI Express (PCIe) – Tra gli aspetti positivi, que-
sto standard garantisce l’interoperabilità ed è in-
tegrato nei componenti, con conseguente aumento
% À
consumi. Supporta inoltre funzioni semantiche
in lettura/scrittura e meccanismi di controllo dei
Á
una comunicazione orientata alla connessione, con
o senza l’uso di meccanismi di accesso diretto alla
memoria.
D’altro canto, PCIe non offre un buon supporto alla
messaggistica, pertanto la comunicazione senza
connessione tra processori “intelligenti” costituisce
un problema. Questo protocollo, inoltre, supporta
un numero limitato di topologie consentite, soprat-
tutto nel caso di topologie a ipercubo o toroidali in
3D. Inoltre PCIe non garantisce la “fault toleran-
ce”, non supporta le comunicazioni multicast in
scrittura e non può essere utilizzato per garantire
la coerenza della cache tra processori. Anche se il
goodput è elevato, non è il migliore possibile. Nel
complesso, il PCIe è una scelta “rischiosa” per i si-
stemi di calcolo ad alte prestazioni di grandi dimen-
sioni.
Ethernet
– La natura aperta di Ethernet e il fat-
to che costituisce la base di Internet, che è chiara-
mente la più grande interconnessione del mondo,
suggeriscono che questo standard potrebbe risul-
tare particolarmente idoneo per il calcolo ad alte
prestazioni. Essendo stata integrata in un conside-
revole numero di dispositivi, Ethernet permette di
sicuro a un progettista di realizzare sistemi etero-
genei. È inoltre facile da usare, presenta funzioni
di messaggistica estremamente tolleranti ai guasti
e supporta un ampio range di protocolli.
Tuttavia, basandosi su una tecnologia progettata
per il mercato di massa, Ethernet risulta più ido-