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ROBOT |

IN TEMPO REALE

EMBEDDED

60 • MAGGIO • 2016

zione è in grado di manipolare

sostanze pericolose, o svolgere

a lungo mansioni in ambienti

estremamente severi. Senza

considerare che certe attività

come la fabbricazione di circu-

iti integrati, che richiede rapi-

di processi di prototipazione

ed elevati gradi di precisione

su oggetti ultra miniaturizza-

ti, non si possono eseguire ma-

nualmente.

Un altro vantaggio è che la

programmabilità del robot che

opera su una determinata li-

nea di produzione consente di

riconfigurare velocemente il

sistema per svolgere differenti

operazioni e manipolazioni sui

prodotti. Nel manufacturing,

i sistemi robotizzati possono

comprendere varie tipologie di

attrezzature: dai robot di pal-

lettizzazione, a quelli di salda-

tura, a quelli per la gestione e

manipolazione di materiali.

Robot, possono

creare nuova occupazione

Dopo aver analizzato alcuni benefici chiave dei

robot negli ambienti di lavoro, e osservato la loro

insostituibilità in determinate applicazioni in-

dustriali, verrebbe spontaneo concludere, come

spesso si fa, che se i sistemi robotizzati continue-

ranno a rimpiazzare la forza lavoro umana in un

sempre maggior numero di mansioni, nel tempo

si creerà una crescente disoccupazione. Ma forse

non sempre è bene saltare subito alle conclusio-

ni: c’è infatti chi ritiene che i robot possano crea-

re nuova occupazione. Ad esempio, per conto del-

la

International Federation of Robotics (IFR) ,

la

società di analisi e consulenza di mercato

Metra Martech

ha svolto uno studio intitolato ’Positi-

ve Impact of Industrial Robots on Employment’.

Da tale ricerca emerge che, a livello mondiale,

le opportunità generate dall’applicazione della

robotica in alcuni particolari settori industriali

ad elevato grado d’innovazione potrebbero pro-

durre, tra il 2017 e il 2020, da uno a due milio-

ni di nuovi posti di lavoro. Fondamentalmente,

nei prossimi cinque anni, le nuove occupazioni si

creeranno soprattutto in quelle tipologie di setto-

ri il cui sviluppo diventerà sempre più critico in

questo secolo, e dove l’uso dei sistemi robotizzati

risulta indispensabile, per ottenere un’adeguata

precisione e una costante qualità dei prodotti:

queste aree spaziano, citando le più importanti,

dalla prossima generazione di attrezzature di

elettronica e di prodotti di elettronica di consu-

mo, ai sistemi e soluzioni ’green’ per l’energia rin-

novabile (impianti fotovoltaici, eolici), ai prodotti

farmaceutici, al mondo automotive, all’industria

alimentare.

Aggiungendo queste nuove occupazioni ai posti

di lavoro già creati dai sistemi robotizzati fino al

2008, e da tale periodo al 2016 (Fig. 2), la stima è

che, nel 2020, i robot potranno aver generato nel

mondo un numero di occupazioni variabile, dai

10 ai 14 milioni di posti di lavoro.

Fig. 4 – Un sistema robotizzato in campo automotive (Fonte: www.

siemens.com/press)