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58 • novembre • 2015
software
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senza slittamenti. EtherCat e, in forma analoga,
Sercos non fanno ricorso agli switch tradizionali.
Entrambi i protocolli esaminano sempre solo un
numero limitato di byte di un messaggio ether-
net mentre attraversa la connessione di interfac-
cia. Ricorrendo a un’espressione poco tecnica, ma
efficace, è corretto dire che i dati utente vengono
utilizzati e letti “al volo”.
Si apre a questo punto un ulteriore punto di di-
scussione. L’interfaccia tra il microcontrollore
e la connessione switch/interfaccia deve essere
molto più rapida della velocità teorica della rete.
Tuttavia, un messaggio ethernet può essere tra-
smesso solo a 100 mBit/s. D’altro canto, ogni pac-
chetto che viene ricevuto deve poter essere letto
dal microcontrollore alla sua velocità ottimale
per assicurare la regolare integrazione dei com-
ponenti hardware e software. A tale scopo è pos-
sibile utilizzare DMA o, per i pacchetti più brevi,
l’accesso diretto ottimizzato. L’implementazione
del microcontrollore può essere notevolmente
accelerata e semplificata grazie al multitasking
hardware, come dimostrato con successo dal si-
stema fido1100 (Fig. 1). Un percorso alternativo
verso l’obiettivo consiste nell’utilizzo di micro-
controllori multi-core.
Nel frattempo, è in corso un’opera di sviluppo co-
stante dei protocolli, mentre nuovi operatori con
nuovi requisiti continuano a fare la loro compar-
sa sul mercato. Ad esempio, Sercos pubblicizza
l’elegante integrazione di Sercos III ed EtherNet/
IP in una stessa rete con l’espressione “Blended
Networks”. In questi casi, una sola connessione
di interfaccia deve soddisfare entrambi i proto-
colli.
Fortunatamente, si tratta di un problema risol-
vibile. La situazione di eterogeneità è destinata
ad aumentare prima che possa aver luogo un’e-
ventuale unificazione. Il barlume di speranza
menzionato sopra è evidentemente destinato a
restare senza seguito (per adesso...?).
Bibliografia
Browne, H. W. (2011). Whitepaper: Real-Time Perfor-
mance of Industrial Ethernet in Field Devices. Albu-
querque, NM, USA.
IEC 61784. (2010). Digital data communications for
measurement and control. IEC.
Klasen, O. V. (2011). Industrial Communication. Ber-
lin: VDE Verlag.
Cosa si chiede all’architettura
dell’interfaccia futura?
Adattabilità ed espandibilità
Lo sviluppo delle soluzioni software e dei semi-
conduttori per i protocolli ethernet industriale è
un’opera particolarmente dispendiosa in termini
di tempo e denaro. Per essere economicamente
vantaggiosa, una soluzione deve essere flessibile
al punto da adattarsi agli sviluppi e miglioramenti
futuri.
Filtraggio
Per quanto riguarda in particolare i protocolli fles-
sibili EtherNet/IP e PROFINET, che coesistono
sullo stesso cavo con l’ethernet standard, è fon-
damentale che un dispositivo di campo venga ca-
ricato solo con i suoi specifici pacchetti ethernet.
Questo filtraggio deve essere eseguito a livello di
hardware.
Prioritizzazione dei messaggi
Un server Web nel dispositivo di campo può es-
sere opportuno, purché il suo funzionamento non
interferisca con l’elaborazione in tempo reale. In
altri termini, la connessione di interfaccia deve
prevedere metodi efficaci di prioritizzazione dei
messaggi. La prioritizzazione deve essere consi-
derata sia a livello hardware che software.
Supporto per protocolli eterogenei
Capita spesso di dover supportare simultanea-
mente protocolli diversi. Nel caso PROFINET, ad
esempio: per l’avvio del sistema, viene utilizzato
DCP per configurare la rete, quindi TCP, SNMP e
LLDP per identificare la topologia. La sincronizza-
zione dei clock basati su IEEE1588 richiede un ul-
teriore protocollo, seguito in definitiva dal traffico
in tempo reale. Una solida operatività deve essere
possibile in ogni fase.
Esistono anche protocolli, quali Sercos ed Ether-
Cat, che appaiono completamente diversi rispetto
agli approcci tradizionali (utilizzo di switch ether-
net di livello 2). Anche questi devono poter essere
supportati.
Supporto per il software
Anche l’hardware migliore si rivela inutile se il sof-
tware non è in grado di sfruttarne le prerogative.
Oltre ad essere facile da gestire, l’interfaccia tra
i componenti hardware e software deve mettere
a disposizione un’elevata ampiezza di banda. I van-
taggi di un hardware di qualità devono essere tra-
sferibili al software senza alcuna perdita.