Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  22 / 84 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 22 / 84 Next Page
Page Background

EMBEDDED

57 • settembre • 2015

In tempo reale

|

OS HARDWARE

22

progetto e deve essere consentita la modifica e

la distribuzione di tali file.

Per quanto concerne i file sorgente, non sono

altro che la fonte che descrive come è stato rea-

lizzato un progetto: in alcuni casi può trattarsi

di file relativi alla scheda e allo schema circui-

tale, oppure di disegni realizzati tramite CAD

o ancora file STL. In altre parole, se qualcun

altro è in grado di ricreare l’hardware a partire

dai file forniti, allora si può dire che c’è una

condivisione della sorgente.

Dal punto di vista legale I file sorgente rien-

trano nell’ambito del copyright, per cui sarà

necessario un

copyleft (in altre parole l’antitesi del copyright) o una licenza GPL .

Anche CC0,

CC-BY e CC-BY-SA sono licenze open source.

La situazione attuale

Una domanda che ricorre con una certa fre-

quenza è la reale entità dell’”apertura”

dell’hardware open source.

Nella maggioranza dei casi non si può dire sia

molto aperto. I responsabili di

Hackidemia

(azienda che ha creato laboratori itineranti per

indegnare ai bambini l’arte del fare) ad esem-

pio, si sono trovati spesso a ordinare apparec-

chiature o schede “aperte” – come una stam-

pante 3D o un dispositivo per il taglio laser

– solo per scoprire che non solo era difficile re-

perire i progetti, ma anche la docu-

mentazione a corredo e i wiki (ovve-

ro i siti Web che permette ai propri

utenti di aggiungere, modificare o

cancellare contenuti attraverso un

browser) erano poco chiari e/o in-

coerenti. L’hardware open source è

quindi divenuto una sorta di mar-

chio, un’etichetta che fa tendenza a

seguito della continua crescita del

cosiddetto “Maker Movement” ma

sono solamente in pochi che rispet-

tano le linee guida relativamente a

condivisione e accessibilità.

La situazione attuale in realtà sta

deludendo molti appassionati dell’

OSHW.

Molti sono preoccupati circa even-

tuali abusi, come testimoniano le

centinaia di commenti su

github

re-

lativamente allo scandalo legato al “marchio”

Arduino o alle reazioni su

OSH forum .

L’ap-

propriazione indebita del termine “open” sugli

oggetti fisici non è limitato alle sole schede. A

causa della proliferazione del movimento dei

“maker” numerosi altri settori come ad esem-

pio quello automobilistico e del mobile sono

coinvolti nelle problematiche legate all’uso im-

proprio del termine.

Lo “scorciatoie” e gli utilizzi non corretti sono

in aumento a causa soprattutto dell’inadegua-

tezza del quadro giuridico e del fatto che il

mondo industriale e gli attuali modelli econo-

mici non sono in grado rispettare e accettare il

concetto di OSHW. A prima vista le problema-

tiche legali che interessano l’open hardware

e gli open data hanno molti punti in comuni

con le analoghe problematiche che interessa-

no l’open software. In ogni caso le modalità di

licenza del software open source sono regolate

da un quadro normativo oramai sperimentato

mentre per quanto concerne le licenze dell’O-

SHW siamo ancora alle fasi iniziali e c’è quindi

un ampio spazio per ulteriori sviluppi.

Migliorare la qualità della vita

Nonostante le problematiche appena esposte,

l’OSHW mantiene molte delle promesse ini-

ziali: non solo un concetto “accattivante”, ma

Fig. 2 – Arduino è una piattaforma per la prototipazione elet-

tronica di tipo open source basata su component hardware

e software flessibili e di semplice uso (Fonte: Mouser Elec-

tronics)