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OS HARDWARE |
In tempo reale
annunciava l’Open Hardware Specification
Project (OHSpec), Troy Benjegerdes rese pub-
blica la sua intenzione di dare vita a una nuo-
va avventura imprenditoriale per applicare i
principi del software open source al progetto
e allo sviluppo dell’hardware e Reinoud Lam-
berts lanciava Open Design Circuits, un sito
Web dedicato allo sviluppo collaborativo di cir-
cuiti “aperti” e a basso costo.
Un anno più tardi tre laureati, Sepehr Kiani,
Ryan Vallance e Samir Nayfeh unirono le loro
forze per applicare la filosofia dell’open source
al progetto di machine dando vita alla
Open Design Foundation(ODF), un’azienda no-pro-
fit e avviando nel contempo lo sviluppo dell’
Open Design Definition.
Anche oggigiorno, pur essendoci diverse forme
di OSHW, la definizione standard è la seguen-
te: “Hardware il cui progetto è pubblico in modo
tale che chiunque possa studiare, modificare,
distribuire, realizzare e vendere il progetto o
l’hardware basato basata su quel progetto”.
La
Open Source Hardware Association(OSHWA) fa poi notare che la “sorgente”
dell’hardware, ovvero il progetto dal
quale è realizzato, deve essere dispo-
nibile in un formato tale da consen-
tirne la modifica. Dal punto di vista
teorico, l’hardware open source deve
utilizzare componenti e materiali di
semplice reperibilità, processi stan-
dard, infrastrutture aperte, contenu-
ti non soggetti a restrizioni e tool di
progettazione di tipo open-source in
modo da garantire la possibilità agli
utenti di realizzare e utilizzare l’har-
dware senza problemi di sorta. L’har-
dware open source permette ai singo-
li di controllare la propria tecnologia,
aiuta la condivisione della conoscen-
za e incoraggia le relazioni di natura
commerciale attraverso uno scambio
aperto di progetti.
Nonostante questo iniziale fervore di
attività che si è manifestato verso la
fine degli anni ‘90 attorno all’emer-
gente concetto di
OSHW ,la maggior
parte delle iniziative menzionate in
precedenza avevano perso gran parte
dello slancio iniziale nel giro di uno o
due anni: solo verso la metà del 2000
il concetto di hardware open source è tornato
in auge grazie all’avvio di parecchi progetti le-
gati appunto all’hardware open source e alla
comparsa di numerose aziende – tra cui
Open- Cores,
Reprap , Arduino , Intel IoT on Instruc- tablese
Open Prothetics Project .Naturalmente, è ovvio che l›OSHW è differente
dall’OSS, in quando fa riferimento a prodotti
tangibili – macchine, dispositivi o altri oggetti
fisici. Per potersi definire realmente “aperti”,
tali oggetti dovranno essere rilasciati al pub-
blico in modo tale che chiunque li possa realiz-
zare, modificare, distribuire e utilizzare.
In accordo con le regole stabilite da OSHWA
tutti coloro che producono “oggetti” sulla base
di una licenza OSHW hanno l’obbligo di chia-
rire che tali “oggetti” “non sono realizzati, ven-
duti, coperti da garanzia, o comunque sanzio-
nati dal progettista originale” e che non utiliz-
zano qualsiasi marchio registrato detenuto dal
progettista originale.
L’hardware deve essere rilasciato con la rela-
tiva documentazione che comprende I file di
Fig. 1 – L’OSHW può portare numerosi benefici sia alla so-
cietà sia al mondo in generale grazie a contributi creativi
capaci di affrontare qualsiasi tipo di problematica (Fonte:
Mouser Electronics)
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57 • settembre • 2015